mercoledì 18 novembre 2009

La fame

Leggiamo in questi giorni sui quotidiani on line che Paul McCartney il mese prossimo illustrerà la sua campagna contro il consumo di carne a Bruxelles al Parlamento Europeo, invitato da Edward McMillan-Scott, vicepresidente proprio del Parlamento Europeo, eurodeputato e... vegetariano.
Tutto questo avverrà nel corso di una conferenza intitolata "Global warming and food policy: less meat = less heat" (trad.: "Riscaldamento globale e politica alimentare: meno carne = meno calore").
Tutti noi veg sappiamo che mangiando meno animali, o meglio non mangiandoli affatto, ne' loro ne' i prodotti da loro derivati, gli effetti del riscaldamento globale sarebbero decisamente meno onerosi per il pianeta. Alla conferenza parteciperà anche Rajendra Pachauri, responsabile ONU della commissione sui cambiamenti climatici e premio Nobel per la Pace 2007, anch'egli vegetariano.

Ma fossero solo problemi di inquinamento e gas serra!
L’utilizzo di terre la cui produzione di cibo è destinata agli animali degli allevamenti intensivi contribuisce alla tragedia della povertà in aumento nel mondo. Non mi dite che non lo sapevate, bisogna avere occhi e orecchie sigillati per non sapere, ormai. Ogni giorno muoiono di fame circa 17 mila bambini, sono giorni che lo leggo e lo sento in tv (perchè la guardo poco, ma spesso è accesa e la sento mentre faccio altro, come scrivere su questo blog).
Intanto, Jacques Diouf, il direttore della FAO a Roma, ha fatto uno sciopero della fame di 24 ore per "sensibilizzare l' opinione pubblica sul problema dell'insicurezza alimentare" in vista del forum della società civile per la sovranità alimentare dei popoli riunito alla Città dell'altra economia di Roma.
Ci si è messo perfino Papa Benedetto XVI a tuonare contro le cattive strategie utilizzate nell'economia agricola e dichiara: La Terra può nutrire tutti i suoi abitanti. Per quanto valga (il suo tuonare).

Si, vabbè, tutto questo lo sappiamo. Almeno, noi veg lo sappiamo. E agiamo di conseguenza. Gli altri ascoltano, si deprimono, si scandalizzano, ma davanti al tg, proprio in quel momento, mentre ascoltano queste notizie, inforchettano la loro fettina ai ferri, spalmano il loro philadelphia, tagliano i loro prosciutti. Ma è così difficile prendersi le proprie responsabilità? Perchè il cervello non si collega alle azioni ma rimane pensiero astratto? Perchè non si inizia dalla propria casa, dal proprio piatto, dai propri figli? Questo amor materno tanto sbandierato dalle donne riguarda solo i bambini di casa propria? Gli altri schiattino?
Io non ci sto.


2 commenti:

Noel ha detto...

L'ipocrisia del genere umano non ha limiti. Il Papa poi non conosce vergogna eh con una banca che fa miliardi di utili all'anno senza sottostare a nessuna regola di trasparenza

Ariel ha detto...

vogliamo parlare anche degli investimenti vaticani nelle fabbriche d'armi comprese mine antiuomo?
egli tuona, essi tuonano, ma c'è una volontà precisa che le cose rimangano come sono