mercoledì 31 agosto 2011

Why Vegan?

Lo conoscete già? Un altro video sul perché essere/diventare vegan...



domenica 28 agosto 2011

Death by protein

Anni fa lessi un romanzo di Achille Campanile, mai abbastanza popolare scrittore umoristico del secolo scorso, in cui si svolgeva una surreale e spassosissima scena la cui location erano le corsie di un ospedale. Suorine infermiere si affacendavano avanti e indietro per i corridoi cercando di ricordare quali fossero le due P che i medici avevano prescritto ai pazienti ricoverati. Qualcuno proponeva Pasta e Peperoni, e giù a portare teglie di siffatti alimenti  senza risultato apprezzabile alcuno sulla salute dei pazienti. Oppure, Pere e Pistacchi, Pasticcio e Patate, e così via. Finchè un illuminato, dopo che i ricoverati si erano rimpinzati di ogni ben di dio e delle più strampalate accoppiate di cibi, ricorda qual era il diktat dei medici da seguire per ripristinare la salute negli ammalati: Peace & Protein, tranquillità e tante proteine. Se solo ricordassi quale fosse il titolo di questo romanzo... risate assicurate in solitaria sotto l'ombrellone o, peggio, sull'autobus o in metropolitana.

Lo lessi d'altronde in tempi non sospetti. Ora la storia delle proteine mi solletica il sorriso ancor più di prima.
Come sa bene la mia deliziosa amica e compagna di quotidianità lavorativa, Francesca, novella vegan, una delle immagini che più spesso invoco - in risposta agli sguardi e alle istanze perplesse di chi ci dipinge come moriture in seguito alla nostra alimentazione plant-based - è quella di famigerati sotterranei dei nostrani ospedali ove sarebbero ricoverati, nella privacy più assoluta, fantomatici pazienti in carenza di proteine, gente che ha osato mangiare vegan per qualche tempo e che si è ritrovata con una flebo e pesanti infiltrazioni intra-cute di proteine salvavita.

Un'immagine che non manca ogni volta di farci ridere a crepapelle, dal momento che ben sappiamo che sono i reparti alti, non quelli sotterranei, ad essere stracolmi di ammalati a causa di un'alimentazione troppo ricca in proteine animali, grassi, etc. Le cosiddette malattie del progresso, di cui prima soffrivano solo i nobili, i ricchi, che di carni animali si sono sempre abboffati in quantità.
Perfino i crudisti (chi mangia solo cibi crudi e dunque non ingerisce legumi, notoriamente ricchi di proteine vegetali, se non in forma di germogli) non rilevano di norma carenze di proteine! A proposito, mentre sarete tutti al corrente circa le proprietà nutritive di frutta secca e semi, conoscete invece le virtù dell'avocado? io ne sono a parte da poco, e un guacamole non me lo faccio mai mancare almeno una volta a settimana, sebbene confesso lo faccia più per gola che per salutismo...

Per tutto quanto sopra detto, stamattina non potevo non sorridere alla lettura di un nuovo articolo di Robert Cohen che si intitola - guarda caso - Death by Protein.

Il mio amico d'oltreoceano è sempre puntuale nel giustificare le sue convinzioni con studi medici ben documentati e io mi pascio del tradurre sovente i suoi scritti, a beneficio di chi non lo conosce ancora o di chi non se la cava bene con la lingua inglese. Ecco dunque ciò che ci racconta Robert, alias Mr. NoMilk:

L'ossessione americana per le proteine iniziò quando genitori ignari stigmatizzavano continuamente nel cervello dei loro bambini  il mito delle proteine con commenti - ora sappiamo, idioti - tipo: Finisci il fegato che hai nel piatto! Ci sono bambini che stanno morendo di fame in Africa! [..] Poi si va a scuola, e gli insegnanti non fanno che rafforzare quel  mito​​, mostrando foto reali di bambini reali in situazioni di guerra in nazioni africane, che non hanno  cibo da mangiare, e così i bambini "benestanti" tornano a casa per finire ogni boccone di fegato, milza, pancreas, e tutta  la carne nei loro piatti. Proteine, proteine, proteine. Un bambino in crescita non sente altro. Le proteine sono una cosa buona. Devi mangiare tante proteine per crescere [N.di A. E per proteine si intende sempre "proteine animali", naturalmente]. Mangiare carne, bere tanto latte. E l'ossessione si espanse in tutti i paesi occidentali...




Questi bambini, una volta adulti, vanno poi all'università o entrano nel mondo lavorativo o nell'esercito, dove ne sentiranno altre di sciocchezze sulle proteine, e poi insegneranno ai propri figli ciò che hanno appreso da piccoli e anche da adulti, generazione dopo generazione di bambini che ora si ritrovano con malattie cardiache e obesità già a 7-8 anni.
Se visitate un qualsiasi ospedale americano [N.d.A. Ma anche italiano, aggiungo io...] e chiedete:
"Quanti pazienti sono ricoverati qui a causa di una deficienza di proteine?" la risposta sarà "Zero". Gli ospedali sono zeppi di persone che hanno mangiato troppe proteine attraverso la loro dieta. E' praticamente impossibile vivere nel mondo occidentale e non soddisfare il proprio bisogno di proteine.


Un americano ingerisce mediamente il 175% in più delle proteine raccomandate giornalmente. Una donna il 144%. (Surgeon General's Report on Nutrition and Health, 1988)


L'osteoporosi è causata da una serie di problemi, uno dei più cruciali è la sovrabbondanza di proteine animali (Science 1986; 233 (4763))


Paesi con il più alto tasso di osteoporosi come USA, Regno Unito e Svezia sono i maggiori consumatori di latticini. Cina e Giappone, la cui alimentazione  tradizionalmente non li contempla, hanno il minor tasso di incidenza di questa patologia (Nutrition Action Healthletter, June 1993) 


Aumentare l'introito di proteine nella propria dieta del 100% può causare una perdita doppia di calcio (Journal of Nutrition, 1981, 111-3)


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E non vi riporto tutti gli altri stralci di riviste scientifiche portate a supporto delle tesi, ma solo per non annoiarvi. Dunque, la prossima volta che vedrete volti preoccupati al vostro cospetto e vi verrà rivolta la fatidica domanda con toni angosciati: Ma dove le prendi le proteine (sempre intendendo per il generico "proteine"  le proteine "migliori", ovvero quelle animali)? potreste anche  rispondere  con un'altra domanda: Ma tu, sei sicuro di non prenderne troppe?


libera traduzione da: http://www.notmilk.com

sabato 27 agosto 2011

Ben ritrovati! e un video....

Ben ritrovati amici lettori! Ricominciamo a colloquiare e a trovarci su queste pagine, e quale miglior modo per iniziare che non presentarvi questo video, che alcuni di voi avranno già avuto modo di vedere, che pare essere - almeno fino ad ora - uno dei più obiettivi e realistici sui vegan, su quello che mangiamo, su come siamo... Il locale in cui viene effettuato parte del servizio televisivo è il Rewild di Roma. Chi passa da queste parti, non può mancare di farci un salto!
Godetevelo e ...ci risentiamo nei prossimi giorni!



sabato 13 agosto 2011

Fatti di giorni di mezza estate

Cari amici lettori, interrompo il silenzio estivo perchè mi sembra giusto informarvi di alcuni accadimenti in atto in questi giorni che mi riguardano personalmente. Vi riporto direttamente al comunicato ufficiale sul sito di AgireOra, così chi non conosce ancora questo sito potrà apprezzarne le virtù di coerenza e serietà.
Non commento i fatti ma vi lascio alla lettura affinchè possiate trarre le vostre conclusioni.



Comunicato stampa di Società Vegetariana
Comunicato stampa del Consiglio Direttivo di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana
Solidarietà da parte del Presidente dei Verdi della Toscana Lorenzo Lombardi
Comunicato stampa di AnimalFreedom
Solidarietà da parte dell'Associazione Onlus LaCincia
Solidarietà da parte dell'Associazione Le Sfigatte
Solidarietà da parte di CrueltyFreeWebRadio 
Sostegno di Animalisti Fiuli Venezia-Giulia

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Primo esito della vicenda giudiziaria

venerdì 5 agosto 2011

Buone vacanze

Cari amici,
il blog chiude i battenti per un paio di settimane. Auguro a tutti voi serene vacanze. Sono sicura che tutti voi che mi leggete avrete provveduto a sistemare i vostri cani, gatti & altri animaletti domestici nel migliore dei modi. Se potete, portate almeno i vostri cagnoloni con voi, le vere vacanze sono quelle passate con loro e finalmente godersi la loro compagnia 24 ore su 24, non come durante l'anno, quando siamo sempre di corsa e abbiamo poco tempo da dedicare a tutti i nostri cari, bipedi e quadrupedi che siano. Se avete gatti, preoccupatevi di trovare persone molto fidate che possano curarsi di loro mentre voi siete fuori: i mici si stressano un po' a viaggiare, l'ideale per loro sarebbe rimanere a casa con cibo e coccole a volontà, ma questo voi lo saprete già di certo.

Confido in voi.

Ariel