mercoledì 29 aprile 2009

Occasioni da Nimli

I lettori, anzi le lettrici, più attenti/e avranno notato che in questo blog si parla sempre meno di moda, di scarpe in particolare. Il motivo è che ora c'è un blog apposito dove trovare tutte queste news, il nostro www.stilEtico.com, gestito da me e da due amiche (due segugi, oserei dire, per la loro abilità a scovare notizie in giro per il mondo!) .
Più che un blog, quasi uno shopping centre per chi vuole prodotti cruelty-free e che ha dimestichezza con gli acquisti on line. Chi non è pratico può comunque chiedere tutti i consigli e le dritte per districarsi in questo mondo. Siamo a disposizione.
Oggi però vi segnalo anche qui qualche occasione davvero imperdibile. Voglio essere buona, non voglio approfittarne da sola, mi sentirei in colpa...! Date uno sguardo e magari qualcosa di interessante lo troverete.



Presto, accorrete su www.nimli.com!
Nimli è un negozio on line americano dove trovare calzature, abbigliamento, accessori, prodotti di bellezza, e molto altro, secondo la filosofia del natural, organic & green lifestyle.

Al momento sono in corso dei saldi eccezionali e io stessa non ho resistito di fronte a questo paio di stivali in synthetic stretch leather di Neuaura, passati da 99 a 28 dollari e disponibili ancora in moltissime misure, sia in versione nera che marrone chiaro. Importante: ci sono anche i mezzi numeri, quindi minore rischio di sbagliare misura. Il bello è che se prima di andare su questo negozio on line passate prima da http://www.whiteapricot.com/, troverete dei vouchers con degli sconti da applicare a vari negozi on line di abbigliamento e calzature etici, tra cui proprio Nimli. Dunque, questi stivali, tra saldo del negozio, sconto tratto dal voucher su http://www.whiteapricot.com/ e spese postali, mi sono costati 47 dollari circa, ovvero più o meno 36 euro. Capirete come non fosse possibile per me resistere al canto delle sirene...

Ancora di Neuaura trovate in saldissimo anche queste ballerine in versione rossa o nera, passate da 89 a 25 dollari e ancora disponibili in moltissimi numeri.






E, sempre della stessa marca, anche queste Lolita a un prezzo ancora più basso (da 74 a 22 dollari), in tre varianti di colore: nero, grigio e marrone.




Per non parlare di queste, disponibili in viola e nero, che su altri siti on line sono ancora a prezzo pieno, mentre qui sono addirittura a 25 dollari (da 79 che erano). Classiche ma con un tocco di originalità. Immaginatele indossate con delle calze colorate o semplicemente nere per una versione più elegante!



Su Nimli sono in vendita anche altre marche molto note di calzature vegan ma al momento trovo personalmente che siano decisamente troppo care. Naturalmente, per chi può spendere, invito ad andare a fare un giro alla sezione Shoes perchè ce ne sono di stupende. Originalissime, mai viste di simili qui da noi. Insomma, chi si vuol fare un bel regalo anche solo una tantum... questo è il posto giusto! (sempre dopo essere passate da http://www.whiteapricot.com/ per vedere se sono sempre validi i voucher di sconto e copiando e incollando il codice nel form di acquisto di Nimli).
Quanto all'abbigliamento, al momento non ho visto niente che mi abbia particolarmente colpito, quanto a modelli e a prezzi, ma voi dateci uno sguardo, non si sa mai. In particolare, sono in vendita dei capi di abbigliamento e accessori per bambini veramente carini e forse in questa sezione qualche affare si riesce a mettere a tiro!

Se qualcosa non vi è chiaro sulla questione voucher e sconti, sono naturalmente a vostra disposizione.
Accorrete, donne, accorrete....



Per una guida agli acquisti cruelty-free:
www.stiletico.com

domenica 26 aprile 2009

Aberrazioni

Oggi do la parola ad un amico di blog che scrive sempre la cosa giusta al momento giusto. Per come la penso io, naturalmente. Questa volta si parla di agnelli e di terremoto. Da parte mia, non c'è bisogno di aggiungere nient'altro.


La pasqua è passata da un po’, quindi mi è possibile affrontare dalla giusta distanza un tema che ha a che vedere con i festeggiamenti pasquali. E con il terremoto in Abruzzo. La pasqua dei terremotati in Abruzzo, insomma.
A molti sarà sicuramente sfuggita una notizia aberrante: per il pranzo pasquale degli sfollati sono stati sgozzati cinquecento agnelli, forniti dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo.
Questo evento mi ha fatto riflettere per l’ennesima volta sulla funesta ed eterna piaga dell’antropocentrismo.
L’essere umano non solo è convinto di essere il legittimo dominatore del pianeta Terra (quando non anche del resto del cosmo), ma crede anche di avere il monopolio del dolore.
Pensavo alle migliaia di terremotati, ognuno dei quali ha perso un parente od un amico, ha patito e sta patendo in prima persona, è stato costretto a fare i conti con la morte ingiusta e violenta. Ebbene, per risollevarsi un po’ il morale, quelle vittime innocenti del terremoto hanno visto bene di accanirsi su altre vite innocenti quanto loro.
Padri e madri che hanno perso figli hanno strappato i figli di altri individui non umani, trucidandoli per sollazzo, nel nome di gusto e tradizione.
Ho pensato che se neppure le tragedie immani ed epocali insegnano all’uomo ad avere rispetto per la sofferenza altrui, allora siamo una specie davvero senza speranza.
Il guaio è che gli sfollati probabilmente non si rendevano neppure conto che stavano stroncando vite come le loro, degne di stare al mondo quanto loro. L’animale visto come merce, reificazione della vita senziente, il gesto del carnefice compiuto con vacuo automatismo.
Ma gli agnelli mandati a morte per un’insensata abitudine non erano, non sono, diversi dalle persone morte sotto le macerie: in entrambi i casi si trattava, e si tratta, di vita che voleva vivere, di volontà stroncate, di libertà schiacciate.
Non siamo gli unici su questo grande sasso a soffrire. Il nostro cervello più sviluppato ed il nostro pollice opponibile ci rendono meno diversi da tutti gli altri animali di quanto ci illudiamo di essere.
Trecento morti umani per il sisma, cinquecento agnelli ammazzati. A ben vedere, è andata peggio alle pecore.
Agli ovini il terremoto non era arrivato. Ci abbiamo pensato noi a portarglielo.



fonte: http://sdrammaturgo.wordpress.com

venerdì 24 aprile 2009

Altro che machos...

Un amico di blog, Francesco, mi ha segnalato questa notizia, consapevole di sicuro - a forza di leggermi - quanto io sia ghiotta di questo genere di chicche. Si tratta sempre di ulteriori conferme di dati che in gran parte conosciamo già, il fatto che si moltiplichino le ricerche in questo senso non fa che confortare i risultati. Soprattutto quando si tratta di studi non di parte, non commissionati insomma da organizzazioni sostenitrici del veganesimo.

Ecco la news, che vi riporto così com'è:
Carni e formaggio abbattono la fertilità maschile?
di Stefano Massarelli

Gli uomini che mangiano molta frutta e verdura sembrano avere una migliore qualità dello sperma rispetto agli uomini che consumano elevate quantità di carne lavorata e formaggi grassi. Questo è quanto emerge da uno studio spagnolo pubblicato sulla rivista Fertility and Sterility.

“In aggiunta ai numerosi benefici per la salute, una dieta bilanciata e ricca di frutta e verdura sembra avere anche effetti positivi sulla fertilità maschile”, afferma l'autore della ricerca Jaime Mendiola, dell'Instituto Bernabeu di Alicante. Analizzando la qualità dello sperma in un campione di 61 soggetti di media età, il team di ricerca del professor Mendiola ha verificato che coloro che consumavano elevate quantità di frutta e verdura avevano una conta spermatica migliore rispetto a chi mangiava molta carne lavorata e molto formaggio.

“Gli antiossidanti presenti nella frutta e nei vegetali potrebbero avere un effetto protettivo sugli spermatozoi salvaguardandoli da eventuali danneggiamenti”, sostiene Mendiola. Il professore punta inoltre il dito contro l'effetto nocivo prodotto nell'organismo dagli xenobiotici, sostanze chimiche estranee ai sistemi biologici ma che potrebbero essere presenti nelle carni e nei formaggi a causa dell'esposizione del bestiame a trattamenti farmacologici come gli antibiotici. Gli xenobiotici mimano gli effetti degli estrogeni nell'organismo e potrebbero avere un impatto cruciale sulla fertilità maschile, conclude Mendiola.

Fonte: Mendiola J et al. Food intake and its relationship with semen quality: a case-control study. Fertility and Sterility 2009; 91(3):812-8.


Ora, la questione è: tanti uomini veg sono presi in giro da amici e colleghi perché si nutrirebbero - secondo costoro - in maniera "poco virile". Come se mangiare animali sia segno di radicata mascolinità. Beh, io non voglio - come si suol dire - sparare sulla croce rossa o pugnalare un uomo morto... Ma i fatti parlano chiaro.
Questi uomini dalle arterie intasate, dalla circolazione sanguigna pericolante, dagli estrogeni in corpo trasmessi tramite bistecca... con che coraggio proferiscono verbo?!


fonte: http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=25133

mercoledì 22 aprile 2009

Manifestazione virtuale: partecipate!

Parte oggi 22 aprile una importante iniziativa europea: la manifestazione virtuale "Rendiamo la sperimentazione animale storia passata".

Importantissimo partecipare in tanti, è la nostra ultima possbilità per farci sentire dai parlamentari europei, che stanno discutendo e voteranno a maggio la revisione della Direttiva 86/609 sulla sperimentazione animale.

Nonostante i recenti sondaggi che mostrano un'opposizione alla vivisezione da parte della maggioranza dei cittadini europei, le Commissioni europee che hanno finora esaminato le proposte di revisione della direttiva hanno ascoltato più la lobby dell'industria chimico-farmaceutica e della ricerca di base su animali piuttosto che il volere dei cittadini e le opinioni delle associazioni antivivisezioniste. Facciamo adesso sentire la nostra voce partecipando alla manifestazione virtuale "Rendiamo la sperimentazione animale storia passata"!

Andando alla pagina:
http://www.makeanimaltestinghistory.org/the-march.php?lang=it
potremo creare un "personaggio virtuale" con le caratteristiche che vogliamo, e farlo partecipare alla manifestazione, assieme a migliaia e migliaia di altri manifestanti virtuali di tutta Europa. Insieme, chiederemo al Parlamento di ascoltare noi, non la lobby della vivisezione e modificare la Direttiva in modo da far diminuire sempre di più la vivisezione.

La Direttiva verrà votata a maggio in Prima Lettura dal Parlamento Europeo, poi passerà al Consiglio dei Ministri, e poi di nuovo al Parlamento in Seconda Lettura. L'intero procedimento durerà fino al 2010. In questo tempo, possiamo far aumentare sempre di più i partecipanti alla manifestazione virtuale.

Per partecipare, basta andare alla pagina sopra citata:
http://www.makeanimaltestinghistory.org/the-march.php?lang=it
e inserire il proprio nome, cognome, email e nazione, e cliccare su quadratino che indica "Sostengo la dichiarazione Rendiamo la sperimentazione animale storia passata" e infine cliccare sul bottone "Invia".

A questo punto riceveremo una mail che conterra' un link: cliccando sul link andremo a una pagina che permettera' di creare il nostro "personaggio virtuale". Potremo scegliere la faccia, il colore della pelle, i capelli, il vestito. Quando avremo finito di selezionare le varie opzioni, bastera' premere sul tasto verde per dare l'ok, e il nostro personaggio inizierà a marciare nel corteo antivivisezionista!


fonte: http://www.agireora.org

lunedì 20 aprile 2009

Metti una sera a cena

Questo post è a beneficio dei demoralizzati, di quelli che dicono tra sè e sè, basta, giuro che è l'ultima volta che vado a cena da amici. No, ragazzi, c'è speranza. E c'è educazione e cortesia, soprattutto.

Sabato sera sono stata invitata a cena da una amica. Ha festeggiato a casa sua il suo compleanno insieme ad un'altra amica comune. Con queste amiche non ho mai parlato diffusamente delle mie scelte alimentari, lo sanno ma così, en passant, non si è mai discusso approfonditamente della cosa, non ci conosciamo ancora da tantissimo tempo.
Eppure... Raramente ho trovato una tale squisita gentilezza. Il buffet che avevano preparato era in gran parte vegetariano e vegan. Chi mi legge ed è vegan sa cosa intendo dire... Non è affatto scontato. Anzi. Le carissime amiche avevano preso vassoi di pizza rossa e bianca, preparato squisite insalate di riso esclusivamente con verdure e insalate fantasmagoriche con ananas, mele & co. e torte rustiche perfettamente mangiabili anche da me, per non parlare delle fragole al limone e - attenzione attenzione - due crostate di frutta con crema ma fatta con latte di soia!

Scusate lo scomposto entusiasmo ma l'ultima volta che ero stata a cena da amici mi ero ritrovata con un bicchiere di vino e un pezzo di pane (per tamponare il vino), mentre gli altri mangiavano a quattro ganasce. A metà cena mi sono state proposte delle olive ma ho gentilmente declinato. Mi sarebbe parso di abusare di tanta cortesia. Non pretendo nulla, questo va da sè, ma mi sarebbe anche sembrato normale tirar fuori dei sottolio, dei sottaceti, fare una bruschetta o un'insalata per tutti (non solo per me), tanto per riempire il piatto e non dare nell'occhio, non costringendomi a fare la parte della anoressica (io, che mangio di gusto e di continuo). Ma forse è normale così.

Tant'è che le amiche di sabato sono state stupefacenti. Ah, dimenticavo. Per una volta, Dio ce ne liberi, nessuno mi ha chiesto "E perchè mangi così?", "E perchè la carne no?", "E le uova? e il latte?" e tutto il trito repertorio di prammatica. No, si mangiava e si chiaccherava tutti tranquilli, io ero l'unica veg, ma praticamente non se ne è quasi accorto nessuno, come dovrebbe essere, non essendo una condizione patologica.

Antonella e Nidia, siete fantastiche, non sapete com'è il mondo là fuori.

sabato 18 aprile 2009

E bravo Torge...

Wow! E' l'Agenzia Federale per l'Ambiente tedesca che parla, rispondete! E indovinate cosa dice codesta Agenzia? Che bisogna drasticamente diminuire il consumo di carne per contrastare l'effetto serra. A gennaio di quest'anno il Berliner Zeitung ha pubblicato un articolo dal titolo "L'Agenzia Federale per l'Ambiente consiglia: l'arrosto soltanto di domenica", con sottotitolo "I cittadini devono rinunciare alla carne a causa dei cambiamenti climatici".

Ecco, questi sono i momenti in cui penso, no, qui no, non sarà possibile che succeda qualcosa del genere nel nostro Paese. E mi demoralizzo. Lassù, invece, il presidente dell'Agenzia Federale per l'Ambiente, Andreas Torge, ha proprio voluto dichiarare pubblicamente che la produzione di carne ha effetti devastanti sull'effetto serra. Dati che molti di noi conoscono bene, ovvero che gli allevamenti intensivi sono responsabili del 18% dell'effetto serra totale, con valori simili a quelli dell'industria e molto maggiori di quella del complesso del settore dei trasporti (13,5%).

Finalmente qualcuno, qualcuno di "ufficiale", di "governativo", si è espresso chiaramente su quale può essere una delle soluzioni più efficaci ed incisive all'inquinamento terrestre. In genere, si fa finta di niente, e anche gli ambientalisti più attivi, di fronte al bisteccone, tacciono, appagati e rassegnati, come se stessero compiendo un'azione inevitabile.

Per ottenere 1 kg di carne devono essere coltivati in media 15 kg di vegetali da utilizzare come mangime per gli animali. Vogliamo parlare anche dello spreco di risorse idriche a questo proposito? E i comuni cittadini, questo è il messaggio, possono fare qualcosa per questo, tutti i giorni.

Troge ha esortato produttori e consumatori a comportarsi in modo più consapevole e questo significa secondo lui anche diminuire la produzione e il consumo di carne. Ha detto il capo dell'Agenzia: "Dovremmo riconsiderare il nostro elevato consumo di carne. Consiglio un ritorno all'arrosto solo la domenica e di orientarsi verso abitudini alimentari mediterranee. E ciò non significa affatto rinunciare alla qualità della vita".

Lo sappiamo bene noi, buongustai e amanti dei piaceri della tavola. Della tavola etica, senza sangue.


fonte:AgireOra

martedì 14 aprile 2009

W il Ce(ce)

Uno studio pubblicato qualche settimana fa sugli Annals of Nutrition and Metabolism ci fa sapere che il folato contenuti nei ceci abbassa notevolmente i livelli di colesterolo cattivo (Ldl) nel sangue.

La ricerca è stata diretta da Madeleine J. Ball della School of Human Life Sciences, University of Tasmania (Australia). Hanno preso parte allo studio 47 persone adulte a cui sono state assegnate due diete differenti sa seguire per circa 5 settimane, di cui solo una includeva i ceci. Alla fine del periodo di sperimentazione, solo i volontari che mangiavano ceci hanno visto scendere i livelli di colesterolo totale del 3,9% e di quello Ldl del 4,6%.

Non sono solo le fibre ad arrecare benefici alla salute, ma soprattutto il folato e il magnesio contenuti nei ceci. Il folato, in particolare, contribuisce ad abbassare i livelli di omocisteina, un amminoacido che, se presente in quantità eccessiva nel sangue, può costituire un fattore di rischio di infarto e ictus. Un piatto di ceci fornisce circa il 70% della dose giornaliera consigliata di folato!

Riguardo al magnesio, la ricerca ha dimostrato che la presenza di un giusto apporto di magnesio nell'organismo migliora la circolazione sanguigna e il flusso di ossigeno, mentre una carenza di questo minerale è associata a infarto.

Beh, fatevi delle belle scorpacciate di pasta e ceci, hummus, panelle e farinata (o cecina, che dir si voglia). Un motivo in più.

Fonte: Agi Salute

venerdì 10 aprile 2009

Style, naturally

La modella e attivista Summer Rayne Oakes, pioniera della moda ecosostenibile, ha recentemente aggiunto un altro "titolo" alla lista delle sue attività, come autrice del suo primo libro: Style, Naturally, una guida alla moda etica e alla bellezza al naturale in 350 pagine e 500 splendide immagini a colori. Le fashion victims potranno toccare con mano quanto può essere divertente avere a che fare con moda e prodotti di bellezza etici!
La presentazione del libro è avvenuta qualche settimana fa a N.Y. nel negozio di Stella McCartney nel corso di un evento moooolto mondano. Naturalmente la pubblicazione è stampata su carta riciclata con inchiostri a base vegetale, questo va da sè.

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Alla presentazione erano presenti anche rappresentanti di marche come L’Oréal, Donna Karan, Ann Taylor, H&M, Gucci... Sembra che comincino ad essere interessati anche loro e noi ce lo auguriamo vivamente.



Per una guida agli acquisti cruelty-free:
www.stiletico.com

mercoledì 8 aprile 2009

Next generation

Qualcuno di voi si ricorda i telefilm della serie Star Trek?! Io li adoro, ho una raccolta in dvd da cui ogni tanto traggo qualche episodio e me lo vedo nelle fredde e piovose serate d'inverno.
Perchè poi non è solo divertente ma anche istruttivo, ed etico. In futuro, ci raccontano, la razza umana si evolverà e diventerà migliore.
Ad esempio, chi si ricorda dell'episodio 108 ("Justice") in cui si narra che all'epoca delle esplorazioni della nave spaziale non esiste più la pena di morte?!

LIATOR: Do you execute criminals?

PICARD: No... not any longer, that is.

RIVAN: You did once?

PICARD: ...Yes, some people then felt it was necessary. But we've learned how to detect the seeds of criminal behavior... Capital punishment is no longer justified in our world as a deterrent.
E l'episodio 107 ("Lonely Among Us")? Quando gli uomini della nave raccontano che la carne che mangiano non proviene più da mucche e maiali?

RIKER: ...Lieutenant Yar was... confused. We no longer enslave animals for food purposes.

BADAR N'D'D: But we have seen humans eat meat!

RIKER: You've seen something as fresh and tasty as living meat, but inorganically materialized out of patterns used by our transporters.

Magari fosse così, chissà se sarà così...

lunedì 6 aprile 2009

Solo due righe

Non posso non scrivere due righe su quello che è successo stanotte in Abruzzo e quello che ancora sta succedendo: persone che scavano tra le macerie, ritrovamento di morti e feriti, paesi rasi al suolo, ospedali che crollano, gente che ha perso tutto.
Una tragedia che forse si poteva evitare? Sono troppo rabbiosa ora, non voglio aggiungere altro.
Solo questo: poteva esserci chiunque di noi, là sotto. Il lutto ora è di tutti.

Applausi alla Benetton

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Una new-entry tra le aziende di abbigliamento e gli stilisti che produrranno capi fur-free, ovvero che non utilizzeranno più pelliccie di animali nelle loro collezioni: l'italica Benetton! Questa presa di posizione (finalmente!) pone la Benetton nel gruppo sempre più nutrito di giganti della moda che comprende Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Gap Inc., etc.etc. Un bel club a cui appartenere.

Un potente mesaggio dato da un marchio influente per dire che nella moda la crudeltà non deve avere nessun posto, che si può evitare, che si può essere trendy senza avere nessuno sulla coscienza. Dalla collezione primavera-estate 2010 le collezioni saranno tutte fur-free. Bravi, sceglieremo voi per i nostri acquisti.

sabato 4 aprile 2009

Ancora conferme

Cattive notizie dagli States. Nuove prove scientifiche ci dicono che mangiare carne rossa fa male. Bella novità, direte voi. Ma guardatevi intorno. Forse siete i soli ad esserne consapevoli, ad esservi letti le ricerche mediche degli ultimi dieci anni, a scorrere le pagine di scienzavegetariana.it. Siete i soli, a giudicare dalle facce rubizze e contente dei frequentatori di macellerie, salumerie e bisteccherie. Siete i soli, a giudicare dalle facce sgomente dei vostri cari alla notizia che voi, basta, quella roba non la volete mangiare più (questa la dedico a Daniele, un mio nuovo amico che sta... prendendo delle decisioni!). Ma gli altri? Boh, mistero.

Lo studio è stato pubblicato recentemente in Archives of Internal Medicine e ha preso in esame 500.000 persone. Sono i ricercatori del National Cancer Institute ad avere appurato che chi ha una dieta con un'alta proporzione di carne rossa o lavorata ha un piu' alto rischio di morte, rischiando in particolare patologie come cancro e malattie cardiache. Al primo posto si trovano quelli che mangiano 160 grammi di carne rossa o lavorata ogni giorno, giù fino a quelli che ne prendono appena 25 grammi (l'equivalente di una fettina di pancetta).

Gli scienziati affermano che ben l'11% dei decessi tra gli uomini e il 16% tra le donne si potrebbero evitare (quanto meno rimandare ad età più avanzata) se le persone riducessero il consumo di carne ai livelli inferiori. In particolare, e' l'alta temperatura richiesta dalla cottura della carne a provocare lo sviluppo del cancro. Ad esempio, la cottura delle carni al barbecue sprigiona molti composti cancerogeni che finiscono inevitabilmente nello stomaco. Più in generale la carne rossa è ricca di grassi saturi che da tempo sono associati al cancro al colon e al seno, all’ipercolesterolemia e all’ipertensione, i due maggiori fattori di rischio cardiaco.

Insomma, niente di nuovo, ma ancora conferme. E poi scrivono frasi minacciose sui pacchetti di sigarette (e fanno bene)... Ma non è un po' ipocrita?!


fonte: Agi Salute

mercoledì 1 aprile 2009

Vegan del mese: Sara

Fino a qualche tempo fa, quando sentivo parlare di crudismo, non sapevo davvero cosa pensare di preciso. L'unica immagine che si configurava ai miei occhi era quella di una persona con un sedano o una carota in mano e una fame praticamente perenne. Ma non avevo mai conosciuto nessun crudista ed ero, come la maggior parte delle persone comuni, completamente ignorante anche riguardo alle ricette crudiste che non fossero il carpaccio di carne o di pesce o il sushi che escludevo a priori dalla mia alimentazione vegetariana. Poi, un giorno, ho trovato sulla rete delle ricette incredibili "crude" e delle persone che si nutrono di cibi crudi e che inventano queste ricette. Nessuno di loro è triste ed affamato, anzi. Così ho iniziato ad approfondire l'argomento e soprattutto a sperimentare quelle ricette e a rimanerne sbalordita. Una di queste persone incontrate sulla rete è Sara alias MissVanilla, una delle maggiori esperte della materia e autrice del primo libro dedicato interamente al crudismo vegan in Italia: Solo Crudo.


Sara è nata 35 anni fa dalle parti di Treviso, ma ha vissuto principalmente a Mestre (Venezia). Vegetariana da quando a 16 anni quando, dopo aver letto in un volantino della LAV la realtá degli allevamenti intensivi, ha deciso di non volerne più essere responsabile e ha smesso di mangiare animali la sera stessa. Si è sempre interessata di alimentazione naturale e biologica, sperimentando in cucina e leggendo libri su libri. Ora, dopo la laurea ed un corso triennale in Nutrizione Olistica, lavora in un negozio di alimenti biologici e dedica il resto del suo tempo a progetti di educazione ambientale nelle scuole elementari. Si occupa della diffusione dello stile di vita crudista, curando un sito e come moderatrice in un forum dedicato sul portale di promiseland. I suoi piatti si possono assaggiare anche partecipando ai diversi corsi di cucina che propone in primavera ed estate, perchè il crudismo non è fatto solamente di ricche insalate e macedonie, ma anche di piatti elaborati e particolarmente saporiti (provateli e non avrete rimpianti!). Tant'è, lei stessa è l'immagine della salute...
Ora lascio parlare Sara perchè nessuno meglio di lei può raccontare questa che non è solo una avventura alimentare ma anche la ricerca di uno stile di vita più naturale.

La dieta vegetariana abbracciata da adolescente ha iniziato a starmi stretta dopo alcuni anni. Ero sempre stata convinta di stare benone e di avere uno stile di vita piuttosto sano, eppure ad un certo punto mi sono accorta che evidentemente tutto questo non era sufficiente, ed in fondo stavo un po’ mentendo a me stessa. La mia dieta non era poi così perfetta, ricca di troppi alimenti raffinati e latticini, anche se da coltivazione biologica, e l’attività fisica del tutto insufficiente. I miei chili di troppo, che crescevano di anno in anno, lo dimostravano pienamente.
Ho pian piano iniziato a comprendere che il vegetarianesimo non era piu` sufficiente nemmeno da un punto di vista etico: nutrendomi di latticini e altri derivati animali ero comunque responsabile del loro sfruttamento. Non volevo piu` sentirmi sempre a disagio e depressa per i miei chili di troppo, dovevo fare qualcosa che mi facesse di nuovo sentire felice, e quindi era tempo di affrontare la situazione e di smetterla di piangermi addosso. Dopo aver fatto la doverosa scelta vegana (con un lungo addio al mio amato formaggio), ho cominciato ad aumentare le porzioni di frutta e verdura, e a ridurre contemporaneamente i cereali.

Ho scoperto il crudismo quasi 7 anni fa, in un momento di crisi profonda riguardo a me stessa e alle cose che stavo facendo. E' successo per caso: navigando in rete ho scoperto che esistevano persone che si nutrivano di cibi semplici e conducevano una vita essenziale, affermando di essere molto felici. Questa scoperta mi ha incuriosita moltissimo e ho deciso di saperne di più, leggendo per lo piú testi e siti internet americani per via della mancanza di informazioni in Italia. Ho voluto fare una sperimentazione su me stessa e quindi ho iniziato a mangiare crudo sempre più spesso, anche se non al 100%. Gradualmente la mia alimentazione e` diventata sempre meno legata ad alimenti cotti, anche se occasionalmente mi capita di assaggiare qualche piatto non crudista (ma sempre vegan!).

I risultati che ho ottenuto inizialmente sono stati sorprendenti. I miei chili si sono sciolti letteralmente come la neve al sole, grazie ad una profonda disintossicazione,ed in pratica ho eliminato tutta la mia cellulite e la ritenzione idrica. All`inizio del percorso crudista, la mia alimentazione era sostanzialmente una dieta molto ricca di insalate e frutta, le mie colazioni erano esclusivamente a base di macedonia con aggiunta di mandorle e frutta secca, pur continuando a mangiare in quantita` limitate alimenti quali pane, pasta e patate, fiocchi di cereali e latte di soia o di riso, tofu (formaggio di soia), caffé (la mia droga) e la cioccolata (questa molto di rado). In pratica i miei 20 chili di troppo sono spariti semplicemente mangiando in modo piu` salutare.

Gradualmente la necessita` di alimenti crudi e freschi e` aumentata in modo del tutto naturale perchè il mio organismo ha semplicemente iniziato a richiedere cibi piu` semplici. Oggi inizio generalmente la giornata con alcuni frutti freschi (anche la macedonia che consumavo un tempo e` diventata troppo elaborata). Cerco di non farmi mai mancare una bella manciata di germogli, che mi coltivo personalmente con un germogliatore. La cena invece e` a base di frutta, 4 o 5 frutti a seconda della grandezza. I miei spuntini durante il giorno sono a base di frutta fresca, e magari un po’ di frutta oleosa e secca quando ho voglia di coccolarmi con qualcosina di dolce e sostanzioso. Di tanto in tanto, grazie all'aiuto della “tecnologia”, amo fare interi pasti a base di centrifugati oppure quando mi sento creativa metto al lavoro il mio essiccatore per creare piatti più sofisticati, come polpette, crackers, pane esseno oppure addirittura la mia versione della pizza :) Una volta al giorno, di solito a pranzo, mangio una grande insalata di verdure miste, arricchita da avocado o olive.

Perchè è importante assumere cibi prevalentemente crudi? Il tutto parte da molto lontano cioè dalle nostre origini e dalla alimentazione dei nostri progenitori di circa 3.5 milioni di anni fa. Alimentazione, secondo gli studiosi, molto varia e sicuramente vegetale con qualche apporto ulteriore di proteine costituito da piccoli insetti. Il tutto rigorosamente crudo. Infatti secondo gli ultimi ritrovamenti archeologici bisognerebbe far risalire la scoperta del fuoco a non più di 100.000 anni orsono, una minima parte della storia degli esseri umani. E' quindi rimasta traccia nel nostro metabolismo di queste abitudini, che alcune popolazioni cosiddette primitive ancora conservano. E' noto che la cottura dei cibi produce un impoverimento di tutte le componenti fondamentali per una buona e corretta nutrizione (vitamine e sali minerali).

Tutti i processi biologici che si svolgono in natura avvengono entro un range di temperatura che permette a cellule e tessuti di svolgere le loro attività vitali. Una elevata temperatura impedisce lo svolgersi delle naturali attività "biotiche" dell'alimento, distruggendo sostanze termolabili indispensabili alla vita. Se ci fermiamo a riflettere un istante, ci renderemo conto che l'uomo è l'unico animale sulla terra che ha bisogno di cuocere i propri alimenti, trasformandoli in maniera innaturale. Il crudismo porta i seguenti vantaggi: dà vitamine e minerali, stimola la digestione, pulisce l'intestino e disintossica, fa dimagrire, idrata, non forma acido urico, è ipoproteico, è economico, è veloce e soprattutto è fortemente alcalinizzante. L’equilibrio acido/alcalino del corpo è molto importante: livelli elevati di acidi possono compromettere il buon funzionamento del nostro organismo. L’alimentazione è sicuramente fondamentale nel mantenere il corpo in uno stato alcalino, ma spesso lo stress, le malattie o i pensieri negativi possono contribuire all’aumento della nostra acidità. Il corpo umano, però, è stato progettato alcalino, e tale dovrebbe essere mantenuto a tutti i costi.

Non potevo tagliare le parole di Sara, è un'occasione troppo preziosa per saperne qualcosa di più. Voglio solo aggiungere... Provate in particolare questa e quest'altra sua ricetta, tanto per cominciare. Io ne sono rimasta stregata. Buon appetito!