giovedì 31 luglio 2008

Vegnews

Negli States esiste un magazine veggie venduto per abbonamento ma che si trova anche nella maggior parte delle rivendite di giornali: VegNews. Ogni numero si presenta ricco di interviste, recensioni di libri o nuovi prodotti alimentari, ricette, eventi, moda, chiacchere sulle celebrità veg, etc.etc. A quando lo stesso in Italia?!

Per chi se la cava con la lingua inglese, non è male sfogliarlo e rendersi conto di come funzionano le cose laggiù, ameno da questo punto di vista. E' possibile ricevere la rivista per abbonamento anche in Italia. Il costo per un anno è di 40 dollari, ovvero circa 25 euro, ed esce ogni due mesi. Dai prossimi mesi sarà possibile anche abbonarsi allo stesso prezzo dei lettori statunitensi (circa 20 dollari) e ricevere la versione on line. Il che significa risparmio di carta e di trasporto, vantaggi nella puntualità nel ricevere il giornale nella propria casella di posta elettronica.
Ecco alcune recensioni sul magazine tratte dal loro sito:

I was just sitting here thinking about the progress I've made with my humane education endeavors and realized (for the 100th time at least!) that it would not have been possible without having had the opportunity to write for VegNews. Authoring "Dani's Diary" has given me a newfound confidence in my skills and goals and has represented the perfect professional networking resource for teachers, activists and other humane educators.
--Dani Dennenberg Founder of Seeds of Change Humane Education and VegNews Columnist

I just wanted to drop you a quick note applauding your great work with VegNews. I got the latest edition last week and read every single article. The ads are wonderful, too. Nothing like reading a newspaper GEARED for vegetarians and vegans. You're doing a magnificent job. Kudos!!
--Johanna McCloy Actress and founder of the Soy Happy Campaign

Keep up the great work; I read every issue from cover-to-cover, and they are disseminated to my students in all of my classes. I have even taken some of the leftover older issues and dropped them off at neighboring natural food stores.
--Mimi Clark Founder and owner of The Veggie Gourmet Culinary School

The movement at long last has its own monthly newspaper: VegNews. When they asked me to be on their Board of Advisors, I agreed with some reluctance, since I was afraid the paper would be an underfunded mediocrity. My fears could not have been more unfounded. It's a terrific paper, and each month is full of the best veggie news going. A vibrant veggie movement needs a vibrant newspaper, run by smart and idealistic people who really care. You'll love this newspaper.
--Erik Marcus Author of Vegan: The New Ethics of Eating

mercoledì 30 luglio 2008

Idee per un matrimonio 2


Rimanendo in tema di banchetti di nozze alternativi, ecco cosa ho trovato qui da noi, per l'esattezza in Umbria.
Villa Fiore si trova sulle colline di fronte alla cittadina medievale di Todi ed è un casale con piscina dove si possono organizzare vacanze ma soprattutto eventi come matrimoni, compleanni speciali, ricorrenze, etc. La loro particolarità è che organizzano anche banchetti "vegan".
Un loro esempio di menu:

Antipasti
Verdure fritte dal padellone
Peperoni al forno
Arancini di riso
Carciofi ripieni
Zucchine gratinate
Funghi ripieni
Melanzane alla griglia con nepitella
Pomodorini secchi sott'olio

Primi piatti
Penne di kamut ai broccoli
Risotto agli asparagi e funghi

Secondi piatti
Spezzatino di tofu con caponata
Seitan al limone e zenzero con misticanza di insalate di stagione

Dolci
Torta di budino di riso con frutti di bosco
Cascata di frutta

oltre alla classica torta nuziale ma in versione vegan!

L'argomento è trattato anche qui...

E per le fedi nuziali?! oro e diamanti etici...


Idee per un matrimonio

A chi di noi non è capitato di andare ad un matrimonio e digiunare o quasi mentre tutti gli altri ospiti si ingozzavano di carne e/o pesce?! già dagli antipasti fare lo slalom tra una portata e l'altra e alla fine ritrovarsi con un'insalata e poco più... E con gli altri invitati che ti guardano con aria di compatimento pensando e - ahimè - spesso dicendo "Beh, ma tu ci sei abituata a non mangiare, è così, essere veg(etari)ani è una continua privazione!"

E tu che vorresti ucciderli, nonostante il tuo interiorizzatissimo pacifismo, e pensi a quello che mangi a casa o nei ristoranti veg dove spesso di insalata scondita e verdura lessa non c'è traccia, e ci sono invece sformati, paste al forno, pizzaiole di seitan,spiedini di verdure alla griglia, torte al cioccolato, etc.etc.

Beh, qui in Italia sarà così ancora per un pezzo, questa è la cattiva notizia, a giudicare dalla facce sgomente o dalle risatine con cui viene accolta la notizia che mangiamo "etico". Invece, negli U.S.A. le cose sono un po' cambiate negli ultimi anni. Se solo fino a dieci anni fa la situazione lì era molto simile a quella italiana, ora non è poi così bizzarro organizzare un menu interamente vegan per il banchetto di nozze.
Il catering vegan è diventato così sofisticato da essere appetibile e molto gradito anche al parentado non vegan: Avocado-Mango Spring Rolls con aceto balsamico, Piccata di seitan con salsa al vino bianco e capperi, fino alla Chocolate Devil Cake (torta al cioccolato del...diavolo!) con crema alla vaniglia e ancora...
E spesso gli organizzatori di questi catering offrono un servizio completo di piatti biodegradabili, candele di soia, vestiti in "finta" seta, fiori organici per le decorazioni!

Nessun animale viene sacrificato per questi banchetti, e... vissero davvero tutti felici e contenti!

Ecco un paio di menu completi:

1° menu

Aperitivo
Variety of Spring Rolls
Variety of Bruschetta
Tower of Fresh Vegetables with Dip
Fresh Fruit and Dip

Antipasti
Mixed Greens Salad with Vinaigrette

Cena
Seitan Parmesan with garlic bread
Portabella Lasagna
Seasonal Steamed Vegetables tossed with Italian Herbs, Roasted Garlic and Olive Oil

Torta nuziale
Carrot Cake with “Buttercream” Frosting
Chocolate Cake with Chocolate Frosting


2° menu

Aperitivo
Roasted Corn Fritters
Hearts of Palm Canapés
Wild Mushroom Risotto Cakes
Patty Pan Squash
Vietnamese Snow Rolls
Greek Style Dolmades
Sugar Snap Pea and Mint Chilled Soups
Cucumber, Watermelon and Jicama Gazpacho
Grilled Seitan Chimichurri
Crispy Dumplings
French Fries served in individual cones
Black Bean and Roasted Corn Empanadas
Vegetable Samosas

Antipasti
Stacked Bamboo Steamers with Dim Sum
Pyramid of Assorted Sushi
Spicy Papaya Salad
Grilled Crostini and Bruschetta
Crisp Pizzettes
Crudités

Cena
Salad of Field Greens in Oriental Noodle Basket
Potato Gnocchi with leeks, wild mushrooms and roasted tomato with Cashew Cheese Sauce
Seitan Piccata with White Wine Caper Sauce with Steamed Vegetable Bundle and Whipped Potatoes

Torta nuziale
Chocolate Devil Food Cake with Vanilla “Buttercream”


a quando dei catering qui da noi come questo?
o questo? o quest'altro??

L'argomento prosegue qui...

lunedì 28 luglio 2008

The Guardian directory

The Guardian ha da poco lanciato la nuova directory interattiva di "moda etica". Dalla directory si può scegliere tra link relativi a commercio solidale, prodotti organici e/o sostenibili, materiali riciclati e vegan. Insomma un elenco se non esaustivo comunque piuttosto vasto, c'è da perderci un po' di tempo a curiosare da un link all'altro!

Purtroppo però è la solita storia, sono tutti negozi anglosassoni (U.K. e U.S.A)... per fortuna molti di loro vendono on line e trattative e spedizione sono velocissime!

Form and Fauna

Ma perchè in Italia non esistono produttori "etici" come Form and Fauna ????

Forse perchè siamo tanto famosi (famigerati?!) per le scarpe in pelle made in italy???


Sarà...comunque questi hanno dei modelli splendidi, e tutti cruelty free!




Per una guida agli acquisti cruelty-free:
www.stiletico.com

Perchè Vegan?

Molti medici e nutrizionisti sono concordi nel sostenere che lo stile alimentare veg(etari)ano è quello che arreca più benefici alla salute.
Una dieta che non comporti l'assunzione di carne e latticini è preventiva contro malattie come infarto, obesità, asma, osteoporosi e diabete (le più diffuse nel mondo "occidentale", non solo compromettono seriamente la salute ma anche la qualità della vita).

I vegetariani hanno un sistema immunitario più forte dei non vegetariani.
Tra i vegetariani, esiste il 50% di possibilità in meno di sviluppare una malattia coronarica, infarto, cancro.
I veg(etari)ani sono obesi nove volte di meno degli "onnivori".
Il Q.I. dei bambini vegani è più alto di quello dei loro compagni di classe onnivori.

La maggior parte delle persone che vivono secondo uno stile di vita vegan o vegetariano tende ad essere più magro e in forma dei non vegetariani.

Ma a dirla tutta, non sono questi i motivi che mi hanno spinto ad essere vegetariana prima e vegan in seguito (ci ho messo troppo tempo a fare il secondo passo, e me ne vergogno).

Per me sono state sufficienti alcune letture, qualche foto, qualche video, come quelli che potete trovare qui:
http://www.saicosamangi.info/mostra.html

o qui:
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=562

e sono solo alcuni...

Per me è più che sufficiente. Non sono il tipo che condona questo genere di cose. Pardon. Not in my name.

domenica 27 luglio 2008

Non siamo struzzi

Tolstoj scrisse un'opera contro la macelleria, Il primo passo. Il vegetarianesimo come primo passo verso un autocontrollo a cui tutti gli uomini dovrebbero tendere. Tolstoj fece descrizioni molto dettagliate delle sue visite ai mattatoi ed ecco ciò scrisse, tra le altre cose, al riguardo:

"Non possiamo fingere di non sapere. Non siamo struzzi e non possiamo credere che se ci rifiutiamo di guardare ciò che non desideriamo vedere, questo non esisterà".

Bernard de Mandeville

Bernard de Mandeville (1670-1733) è un precursore di Peter Singer (per chi non lo sapesse, il filosofo della liberazione animale) e come lui sottolinea il ruolo rappresentato dall'abitudine...
Leggete cosa scriveva a quei tempi:

"Ho spesso pensato che se non fosse per questa tirannia che il costume usurpa su di noi, gli uomini minimamente di buon cuore non potrebbero mai accettare l'uccisione di tanti animali per la loro alimentazione quotidiana, finchè la terra generosa fornisce con tanta abbondanza una varietà di leccornie vegetali"

Vegan Freak

Per chi conosce bene l'inglese, anzi l'"americano"... sintonizzatevi su
molte interviste, chiacchere e tanta musica post-punk!

Sul sito di riferimento di questa radio viene pubblicizzata The Definitive Guide to Going Vegan & Staying Vegan, ovvero:

About Vegan Freak: Being Vegan in a Non-Vegan World

Questa la presentazione di questo prezioso manuale:

All of us who are vegan have at some time or another just felt like absolute outsiders in the places that we’re supposed to be the most comfortable… our homes, our jobs, and with our friends and families. Though most vegans are likely not any “freakier” than your average person, the simple and compassionate act of denying animal products for ethical reasons can literally make you into the weirdo at the dinner table, or in other social and personal contexts.”

Sometimes being vegan is harder than it should be. Our book helps you to live well as a vegan, whether you’re a new vegan or you’ve been vegan for years. Often, being true to your ethics is actually the easiest part of veganism. What’s hard is dealing with the rest of the world, which is inherently set up to cater to the needs of omnivores.

In writing this book, we’ve worked hard to give you plenty of real-world examples and advice for dealing with the rest of the world. Our book helps you to cope with the changes in your life that come with living as a vegan.

On top of all of that, you’ll know how to respond to people when they ask you where you’re going to get your protein, or why you don’t care about “plant rights.”


La pubblicazione esplora tutti i possibili aspetti di un vegan lifestyle, quindi non solo alimentazione, non solo una sezione sui diritti degli animali o consigli su come relazionarsi con parenti e amici o sui migliori ristoranti vegan, ma si spinge dove nessuna altra guida vegan si è mai addentrata (parole degli autori): il capitolo su sex toys, pleather e altri "giocattoli" per adulti aiuta a districarsi in un campo ancora poco conosciuto. Fare sesso senza tradire la propria etica, questa è davvero una novità per noi.... (a proposito, il capitolo si chiama Don’t Read This Section if You’re Under 18)


Vegan a go-go

Il sito di Sarah Kramer è delizioso. Sarah adora lo stile vintage anni '50, vive a Victoria, BC (U.S.A.) con il marito tatuato come lei (tra le altre cose hanno un tattoo shop) e Fergus, il loro cane.
I suoi libri sono diventati dei best-sellers e non solo in ambiente "vegano": How it All Vegan, The Garden of Vegan, La Dolce Vegan (il titolo è proprio in italiano!) e l'ultimo in uscita "Vegan a Go-Go".Sarah, che è anche attivista di Peta, va in tour a predicare quello che lei chiama il "vegan gospel" a chi ha voglia di ascoltarla.
Beh, vale la pena di fare un salto sul suo sito e sul blog di ricette....!

venerdì 25 luglio 2008

La cena di Pitagora

Ho comprato il libro "La cena di Pitagora. Storia del vegetarianismo dall'antica Grecia a Internet" di Erica Joy Mannucci. Stasera inizio a leggerlo e ne riparleremo.


Ecco cosa si legge nella presentazione, sembra interessante:

Oggi i vegetariani volontari sono milioni in Occidente e la loro forza numerica è un fenomeno moderno che si manifesta con mezzi altrettanto moderni, come Internet, dando luogo anche a una robusta dimensione produttiva e commerciale.

Gli argomenti dei vegetariani, tuttavia, hanno radici antiche e hanno mantenuto una notevole continuità nel corso della storia, evolvendo, insieme alla riflessione e al profondo scontro culturale di lunga durata sul rapporto uomo-animale, nel contesto delle tematiche e dei fenomeni distintivi di ciascuna epoca.

Questo libro, non senza sfatare alcuni miti e stereotipi, ricostruisce la storia delle idee e del movimento vegetariani, le motivazioni plurali, i legami col pensiero critico ed eretico di tutti i tempi, dall’orfismo a Leonardo, dalle Rivoluzioni inglese e francese e dai medici illuministi alle femministe abolizioniste dell’Ottocento americano, fino agli sviluppi solo in parte più noti del Novecento.

Ancora saldi!

Anche molti negozi on line in questo periodo fanno i saldi. Dopo quelli che vi ho segnalato di www.bboheme.com, ecco quelli di Mooshoes, negozio reale e virtuale di New York

Mooshoes vende scarpe e accessori di molte marche "etiche" cruelty-free di scarpe, borse, portafogli, t-shirt, libri, accessori vari.

Il negozio - situato in 78 Orchard Street, Lower East Side, Manhattan - esiste dal 2001 ed è stato fondato dalle sorelle Erica and Sara Kubersky. Tra le sue attività, MooShoes sostiene rifugi locali per animali abbandonati.

Oggi ho ordinato - per soli 66 euro comprese le spese di spedizione tutte e due le paia di scarpe! - un paio di sandali per tutti i giorni, molto simili ad un paio di Brian Cress che ho avuto per anni e che ormai sono arrivate al capo linea:




e un paio di scarpe semi-chiuse per l'autunno, da 95$ sono passati a 40$, molto originali....
Vi farò sapere quanto tempo ci metteranno ad arrivare e se la qualità è buona come promesso! Ah, la marca di queste due paia di scarpe è Novacas.



Per una guida agli acquisti cruelty-free:
www.stiletico.com

giovedì 24 luglio 2008

Belle e in forma!

leggo su www.promiseland.it:

Esce in libreria "La Dieta Skinny Bitch", una guida per essere belle e in forma scritta da due esponenti del mondo della moda statunitensi.

Da poche settimane è disponibile in libreria l'edizione italiana di "La dieta Skinny Bitch", curata da Luciana Baroni, nutrizionista esperta in alimentazione vegetariana e Presidente in carica della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.


Scritto da Rory Freedman (ex agente per l'Agenzia Ford Models, da oltre dieci anni si occupa di salute, benessere e alimentazione) e Kim Barnouin (ex modella, con un Master in Nutrizione olistica), entrambe consulenti per l'alimentazione di modelle, atleti, gente di spettacolo, "La dieta Skinny Bitch" non è l'ennesimo libro che promette miracoli dimagranti.

Con argomentazioni shock e veri e propri "pugni nello stomaco", questa guida irriverente, grintosa e provocatoria offre a donne determinate, intelligenti e soprattutto informate, un metodo infallibile per dimagrire e restare in forma per sempre: mangiare solo cibi vegetali.

Le due autrici, che hanno scelto di non mangiare più cibi animali per motivazioni etiche, propongono in questo manuale non solamente gli aspetti salutistici della loro scelta, ma aprono un largo spiraglio su quello che è l'orrore, la violenza, la sofferenza degli animali negli allevamenti e macelli.

Questo libro, che si basa sulle più recenti acquisizioni nel campo della nutrizione, demolisce senza pietà opinioni consolidate, ma scientificamente errate, sul cibo e promuove un programma nutrizionale che, nel rispetto dell'ambiente e degli animali, permette di sentirsi cariche di energie e diventare irresistibilmente belle.

Il libro può essere acquistato in libreria oppure ordinato on-line sul sito di AgireOra Edizioni. In questo secondo caso il ricavato andrà a sostenere le attività di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Per ordinarlo:
http://www.agireoraedizioni.org/prodotto.php?id=224

Il valore etico...

"Il valore etico di questa scelta è altissimo e trae origine da un atteggiamento di fondo che va al di là della questione animale: rappresenta una scelta di giustizia che significa, in primo luogo, lotta alla disuguaglianza e alla sofferenza dei più deboli, tra questi il vegetariano include, gli animali"

...bellissima frase tratta dal libro "La fabbrica degli animali" riportata da Daria nel forum di www.promiseland.it

lunedì 21 luglio 2008

Saldi saldi!

A proposito, da alcuni giorni il sito www.bboheme.com sta facendo i saldi! quasi tutte le scarpe costano intorno al 40% in meno, vale la pena di approfittare, in fondo anche con le spese di spedizione convengono sempre...




Per una guida agli acquisti cruelty-free:
www.stiletico.com