Ricomponetevi, girls, e guardatevi questo video. Non sono esclusi dalla visione anche gli uomini. Purtroppo gli argomenti toccati sono universali.
info, pensieri, ricerca per uno stile di vita cruelty-free
giovedì 31 dicembre 2009
Buon 2010, amiche veg!
Ricomponetevi, girls, e guardatevi questo video. Non sono esclusi dalla visione anche gli uomini. Purtroppo gli argomenti toccati sono universali.
mercoledì 30 dicembre 2009
Liberazione!
Vi riporto il suo racconto per intero:
Per la riuscita di questa liberazione ringrazio per il concreto sostegno del trasporto dell'animale Luca Delfine (LAV Bari) e Carmen Aiello presidente dell'Associazione Italiana Animals Asia che ha creduto nel nostro progetto "LIBERANIMALI". Un'iniziativa che potrà andare avanti grazie all'aiuto di chi vorrà sostenerla.
Grazie Samanta e tutti gli amici di "LIBERANIMALI", non abbiamo abbastanza parole per ringraziarvi. Invito tutti i miei lettori a fare anche una minima donazione, tanti piccoli sassolini fanno una montagna.
martedì 29 dicembre 2009
PETA e il papa
Il vice presidente di PETA, Bruce Friedrich, ha scritto la seguente nota al papa:
Come andrà a finire? Risponderà all'appello?
In passato questo papa si era già pronunciato a proposito degli allevamenti intensivi e delle crudeltà nei confronti degli animali. Ma deve essere più incisivo, così non è sufficiente.
fonte: http://www.ecorazzi.com/
venerdì 25 dicembre 2009
Mi fanno paura
E' difficile reggere a tutto quello che si vede e si ascolta in questo documentario, la rabbia sale e il senso di impotenza deprime ai massimi livelli. Sconsigliato agli spiriti semplici e delicati, consigliato ai cattolici che guardano a costoro come una guida spirituale.
Chi mi conosce sa che non sono in buoni rapporti con il clero. Suppongo che ci sia qualcuno in buona fede tra parroci, monaci, suore. Qualcuno che ci crede davvero, intendo. Ma tra le alte gerarchie ecclesiastiche non riesco proprio immaginare che ci sia qualche persona decente. Francamente mi fanno paura. Hanno coperto i nazisti, la banda della Magliana (Renatino è seppellito in una delle chiese gemelle di Piazza del popolo a Roma, lo sapete no?!), la Dittatura Militare argentina. Il Male, sono il Male fatto persona, anzi, organizzazione.
Tra le persone credenti poi qualche persona buona l'ho trovata negli anni, per carità, in fondo spesso sono quelli che prendono meno alla lettera i dettami dei loro leader e che mantegono una certa libertà di pensiero. Ma il clero, il clero no, non lo posso soffrire.
Se avessi figli avrei paura a lasciarli nelle loro mani. Uomini e donne con una sessualità repressa pronti ad esplodere, inaspriti dalla latenza e dalla innaturalità della loro condizione. Non è un caso che raramente si sentano notizie di preti protestanti sporcaccioni, quelli si sposano almeno e sfogano i loro basic istincts in maniera sana e regolata. Magari si fanno pure l'amante ma almeno non sono repressi.
Oggi poi vedo continuamente in tv (è accesa da qualche ora anche se nessuno la guarda, ma vuole il caso che ogni volta che ci passo davanti...) le immagini del papa e dei porporati a seguito che rovinano a terra a causa di quella matta infervorata che ha saltato l'ostacolo delle transenne e ha fatto strike.
Ora, figuriamoci se godo a sapere che un vecchietto si deve operare al femore e un altro (il papa appunto) ha sbattuto la faccia per terra, lo dico sul serio, ma purtroppo queste immagini mi hanno trovato fresca di documentario BBC e che vi devo dire, se esistesse una giustizia divina penserei che...
Quei preti disgustosi, quei vescovi e il papa che li hanno coperti e protetti dalla giustizia del mondo civile, devono saper bene che un dio non esiste, altrimenti non avrebbero avuto il coraggio di fare ciò che hanno fatto. Perchè - se esistesse un dio ed esistesse un inferno oltre la vita - avrebbero avuto la certezza di finirci dentro con tutte le loro calzette color porpora. Invece loro l'inferno per quei bambini hanno preferito ricrearlo qui, su questa terra.
Faccio poi un salto su La Repubblica on line di oggi e leggo che altri due vescovi in Irlanda si dimettono. Ve riporto alcuni passi:
Come il vescovo Moriarty, Walsh e Field hanno dichiarato che il rapporto rivela la loro innocenza. "La nostra speranza è che questo atto contribuisca a riportare la pace e la riconciliazione di Gesù Cristo alle vittime degli abusi sessuali. Chiediamo di nuovo scusa a tutti loro", hanno scritto in un comunicato i due vescovi annunciando le dimissioni al Pontefice.
Alla luce di quanto detto sopra, non suona tutto così ipocrita, così vergognoso, così aberrante? L'esortazione a fare giustizia... Chiediamo scusa... Il male procurato...
giovedì 24 dicembre 2009
lunedì 21 dicembre 2009
Spreconi incoscienti
Molto di quel cibo va poi sprecato, viene buttato, va a male o semplicemente non va più. E questo riguarda anche i non obesi, sebbene in genere siano più morigerati nel nutrirsi e nel caricare i carrelli della spesa della più svariata paccottiglia alimentare (inutile).
In seguito sono stati consultati i dati trasmessi durante lo stesso periodo dal governo USA alla FAO sulla quantità di cibo a disposizione della popolazione: la differenza fra calorie disponibili e calorie consumate è il cibo sprecato. Uno dei ricercatori afferma: «Nel 2003 ogni giorno ciascun americano aveva a disposizione 3750 calorie; 2300 sono state effettivamente ingerite, per cui 1450 sono andate perse». Ovvero il 40% degli alimenti sono finiti nell'immondizia.
Secondo i ricercatori, il 20% delle perdite di cibo è causata dalla produzione, un altro 20% dalla distribuzione, infine ben il 60% è da imputare ai consumatori che comprano troppo, fanno scadere i cibi, cucinano troppo e buttano via. Nel 1974 veniva sprecato il 30% delle calorie disponibili contro il 40% di oggi.
Tutto questo negli Stati Uniti. Ma già ora l'Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) sostiene che in Italia ogni anno si buttano 6 milioni di tonnellate di alimenti ancora buoni. Ognuno di noi spreca 27 chili di alimenti commestibili: il 5% del pane, il 18% della carne, il 12% di frutta e verdura (per un totale di 584 euro buttati in discarica ogni anno).
Pur non essendo in alcun modo religiosa, credo che il cibo debba essere in qualche modo benedetto, laicamente ma benedetto. Non so da dove mi venga questa idea, credo che però abbia influito la frequentazione e la permanenza per certi periodi in monasteri buddisti sia in Italia che all'estero. Lì il momento del pasto è un (ulteriore) momento di raccoglimento, di meditazione. Si porta attenzione a ciò che si ha nel piatto, ai sapori, al masticare, senza che intorno nessuno berci e strilli a squarciagola, senza televisioni che sparano stupidaggini, senza distrazioni. Anzi si impara, anche in situazioni non tranquille, a rimanere concentrati, affinchè si stia nel "momento presente". Si tratta di un insegnamento sempre presente nella filosofia buddista, ma la sua applicazione all'atto del mangiare mi ha sempre colpito ancor di più. Forse perchè nel mondo là fuori si mangia come forsennati, a casa davanti alla tv o al telefono o chissà come, in pizzerie dove regna un certo fracasso, in mense di uffici dove i rumori di fondo diventano infernali e le chiacchere alzano il tono per poter essere udite. Quasi non ci si accorge di cosa si sta buttando giù.
domenica 20 dicembre 2009
Meat Free Monday
E a proposito di Inghilterra, sempre il nostro Paul McCartney è ultimamente impegnato nella promozione del Meat Free Monday (lunedì vegetariano), una campagna che mira a far crescere la consapevolezza nella gente circa l'impatto che il consumo di carne opera su animali, ambiente, salute.
Ora c'è anche un sito che supporta questa campagna informativa, se vi va buttateci un occhio, potete lasciare un messaggio di stima per McCartney e le sue figlie, entrambe al suo fianco in questa battaglia.
Il buon vecchio Paul ha scritto anche una canzoncina, Meat Free Monday song, che troverete proprio sul suo sito web, e incoraggia i visitatori a mandargli la propria versione del brano...
Quest'uomo diventa ogni giorno più interessante e degno di stima. E pensare che un tempo lui era il principe del disimpegno, solo un cantore d'amore, uno... così:
giovedì 17 dicembre 2009
Gli alternativi onnivori
*Mia madre ci tiene che il nostro cibo sia locale, biologico e assolutamente fresco
fonte: http://bizarrocomic.blogspot.com/
lunedì 14 dicembre 2009
E questo sarebbe mangiare?!
Intanto, PERCHE' non puoi pensare a tutto quello che mangi?!? Ma come, magari le stesse persone si lavano 10 volte le mani per paura dell'influenza suina e poi portano alla bocca qualunque cosa?
Ancora, è "tanto buono"? Si vede che non hanno mai affinato il loro palato con una gastronomia 100% cruelty free. Gli amici che seguono questo blog sanno bene come mi nutro, non sono certo tipo da papponi insipidi o panne (sia pur vegan) schiaffate a vanvera nei piatti. E quando ti abitui ai sapori autentici, al gusto intenso dei cibi, alle sfumature delle erbe e delle spezie, certi alimenti grezzi, dal gusto volgare e dalla provenienza infame, beh, non ce la farestii proprio più a ingerirli, neanche nell'ipotetico e remotissimo caso in cui si tornasse ad essere mangiamorti.
I supposti palati fini degli onnivori mi fanno proprio ridere. Papille gustative bruciate, che non sanno (più?) assaporare. L'altro giorno una collega mi dice: "Ma quando volete farvi una bella magnata che fate?". Tesoro mio, io la bella magnata me la faccio tutti i giorni, non ho bisogno di aspettare domenica o natale. A casa mia si mangia bene tutti i santi giorni, non esistono quattrosaltiinpadella, uovaaltegamino, pasteasciutte anonime, o altri piatti dal sapore ordinario.
Questi sarebbero i buongustai? Non mi si toglie dalla testa l'idea che davvero il loro gusto si sia talmente involgarito dai loro cibi quotidiani che non sappiano distinguere il buono dal pessimo, lo speciale dall'ordinario.
Dunque, tornando alla questione di cui mi premeva parlarvi, sotto le feste si intensificano gli acquisti di macabri alimenti. Uno tra questi, tra i peggiori in assoluto, è il patè di fegato d'oca. A parte che già solo il nome provocava in me ribrezzo anche quando, prima dei 18 anni, ero ancora tristemente onnivora. Non c'è bisogno di essere vegetariani per trovare un simile intruglio una ignominia.
E allora siamo qui per sostenere la campagna per abolire il pate' de foie gras. Intanto, a beneficio vostro che ancora siete ignari, fate un giretto qui, dove troverete tutto ciò che c'è da sapere:
Nello stesso sito c'è una sezione "Cosa puoi fare tu" e ve la raccomando caldamente:
Firmate anche il manifesto della protesta, più siamo meglio è:
Vi riporto anche uno stralcio dell'appello:
Naturalmente, i riccastri se ne ciberanno più di una - due volte l'anno, va da sè. Più che augurare loro le sette piaghe d'Egitto (erano sette?) e un minimo di dignità acquisita, non possiamo fare altro che informare, informare, informare. In fondo io ho preso molto sul serio quello che considero uno dei miei motti preferiti: I think. Therefore I'm vegan. Una sorta di Cogito ergo sum che ci si addice. Se ragioni, se vai oltre l'apparenza delle cose, non puoi che essere vegan.
P.S. La foto del mangiatore qui sopra è stata elaborata sull'originale dalla sagace amica Sara Cargnello.
venerdì 11 dicembre 2009
La festa dei Mangiamorte
Perchè vi parlo così, hic et nunc? Perchè stimolata dalla lettura di un articolo sulla manifestazione del 13 dicembre a Campagnola Emilia (RE): "Il Cicciolo d'oro". Allora, è più forte di me pensare che gli avventori di questa festicciola di paese siano degli idioti, delle persone vuote come cucuzze, dei mentecatti e quant'altro. Per non parlare di chi organizza e di chi da il suo benestare. Voi obietterete che è pieno di brave persone anche tra i mangiatori di ciccioli. Un po' il concetto del "buon selvaggio" (concetto superato ormai da tempo, peraltro), quello che fa la brava gente va tutto bene, lo fa in buona fede. Ci saranno dei nonnetti, dei nipotini, magari con delle belle giacchette bordate di pelo di animale squartato, regalo della zia ipersensibile, insomma sì, della gente comune.
Beh, a me questa brava gente sta pesantemente sulle scatole, non condono l'ignoranza e la protervia dell'ignoranza. E non è questione di ceti sociali, perchè questo genere di atteggiamento primitivo è in auge tra ricchi, poveri, e tutta la scala sociale al gran completo.
Ma vediamo più da vicino di cosa si tratta. La sagra prevede lo scannamento dei maiali per l'occasione per farli diventare ciccioli. Il programma vede poi una garrula riunione di norcini con 100 paioli in piazza sullo sfondo che cominciano a ribollire, con circa 8 quintali di grasso di maiale dentro. La festa inizierà naturalmente con l'Inno al Cicciolo eseguito dalla Banda locale.
Nel pomeriggio, per i compagni di merenda, ancora assaggi gratuiti dei ciccioli prodotti dai norcini presenti e santificazione del Supercicciolo da Guinness (100 kg di ciccioli in un'unica forma offerti a tutti).
Allora, mettiamola in questo modo. A me questo genere di sagra provoca ribrezzo. Non voglio neanche pensare alle budella non tanto del maiale quanto a quelle dei partecipanti (dai nonnetti ai nipotini e a tutta la spensierata involuta brigata), in avanzato stato di putrefazione. Spero che fidanzati partecipanti alla sagra operino lavande gastriche prima di consumare baci appassionati, anche se - oddio - tra necrofagi non è che si vada tanto per il sottile, sta a guardare il cicciolo tra i denti adesso, anzi, magari ci si scambia la putrefatio come in una corrispondenza di amorosi sensi.
Com'è e come non è, se avete voglia di protestare contro questo genere di divertissement, potreste scrivere agli organizzatori, ma senza ingiurie, altrimenti cornuti e mazziati, vi possono pure denunciare. Oltre che dovervi sorbire notizie simili finire pure in gattabuia, mi pare francamente troppo.
Le mail degli Illuminati sono queste:
ilcicciolodoro@libero.it, sindaco@comune.campagnola-
a.produttive@comune.
mercoledì 9 dicembre 2009
Maclura
Francesco Vaccaro ha ritratto tra gli altri: Dacia Maraini, Piera Degli Esposti, Nicola Acocella, Andrea Occhipinti, Elisa Montessori, Roberto Herlitzka.
Io farò il possibile per esserci all'inaugurazione romana che avrà luogo giovedì 10 dicembre, ore 18.30 - 21.30, all'AOCF58, Via Flaminia 58 (Mappa).
martedì 8 dicembre 2009
Non vorrei morire di fame in ospedale...
Mi scuso per il ritardo, avrei dovuto pubblicare prima questo post. L'8 dicembre siete ancora in tempo per andare a firmare, fatelo, anche se non siete ora vegetariani potreste diventarlo in futuro e potreste trovarvi in ospedale, i vostri figli in una scuola o in un asilo e non poter mangiare altro che patate e carote lesse e poco più. Noi invece vogliamo mangiare come a casa nostra, un menu completo, come quello degli onnivori, oltretutto parecchio più salutare (per noi e per tutto l'ecosistema). Per questo, occorre mettere la propria firma e supportare l'iniziativa della LAV:
Sabato 5, domenica 6 e martedì 8 dicembre, nelle piazze delle principali città italiane, la LAV presenterà la campagna “Cambiamenu” dedicata alla scelta alimentare vegetariana. I cittadini saranno invitati a firmare la petizione per chiedere ai Sindaci e ai Presidenti di Province e Giunte Regionali di garantire l’opzione vegetariana nelle mense, nel rispetto del diritto di scegliere di consumare alimenti realizzati senza arrecare sofferenze agli animali.
Clicca qui per vedere l'elenco delle piazze dove sarà possibile firmare la Petizione.
domenica 6 dicembre 2009
Ristoranti molto volgari
giovedì 3 dicembre 2009
Kaleidoscope eyes
With tangerine trees and marmalade skies
Somebody calls you, you answer quite slowly,
A cow with kaleidoscope eyes."
(Lennon & McCartney)
Ma torniamo ai giorni nostri. I produttori statunitensi di latte & latticini hanno patito quest'anno a causa di condizioni metereologiche inusuali e senza precedenti Per molti operatori agricoli la stagione del raccolto si è spostata di tre settimane più tardi rispetto a quella usuale. Molti coltivatori di mais e cereali vari hanno avuto a che fare con gelate anticipate e hanno perso gran parte della loro produzione. Le gelate hanno provocato tra l'altro la produzione di quel genere di muffe di cui abbiamo parlato prima. E qui viene il problema.
Alcune di queste muffe e e di questi funghi possono essere tossici sia per il bestiame che per gli umani che ne bevono il latte o mangiano formaggi ricavati da quel latte, dal momento che quel bestiame ha ingerito le tossine in questione....
Beh, che vi devo dire, io intanto me la canto: Picture yourself in a boat on a river, With tangerine trees and marmalade skies, Somebody calls you, you answer quite slowly, A cow with kaleidoscope eyeeeeeeeeeeeeeeeeeeesssssss
fonte: nomilk.com
martedì 1 dicembre 2009
Vegan del mese: Samanta
Oggi ospite graditissima della rubrica Vegan del Mese è Samanta e ve la presento con grande piacere. L'ho incontrata in occasione di un salvataggio di mucche e caprette da una situazione drammatica, la sua passione e la sua carica positiva traboccavano dalle mail anche senza conoscerla di persona. Tanto ha fatto che c'è riuscita. Mucche e caprette sono state liberate e ora vivono in pace la loro vita. Lascio la parola a lei.
Ciao Samanta, vuoi presentarti ai nostri lettori?
Quali sono i motivi di questa scelta?
Il futuro dovrà essere quello di aprire nuovi orizzonti ad una visione della vita che abbracci tutti gli esseri viventi attraverso il principio del rispetto e dell'uguaglianza dal punto di vista del trattamento morale, perché tutti hanno il diritto alla felicità a prescindere da qualsiasi forma si abbia.
Ci sono stati degli eventi particolari che ti hanno spinto a cambiare stile di vita, come letture, incontri o...?
E' stato un passaggio difficile? Ti è "pesato" rinunciare alle vecchie abitudini?
Sono cambiati e e in che modo i tuoi rapporti con famiglia e amici? Come ti poni nei loro confronti?
Per chi volesse contribuire a salvare un animale d'allevamento può fare una donazione alla LAV di Chieti. Il codice IBAN è:
Ad ogni modo l'importante è agire e concretizzare seriamente per aiutare gli animali, i loghi non contano, ma solo quello che si riesce a fare.
Hai un sogno che ti piacerebbe vedere realizzato?
Fare qualcosa di grande per gli animali.
domenica 29 novembre 2009
Chi è più depresso?
Si parla di depressione e degli effetti dell'alimentazione su questa patologia. Vediamo cosa dice il primo articolo (i grassetti sono miei), che risale al 2 novembre di quest'anno:
La ricerca è stata condotta su 3486 partecipanti di mezz'età, divisi in due gruppi: ai membri del primo è stata assegnata una dieta basata su alimenti integrali, frutta, pesce e contorni vegetali, mentre ai secondi un regime alimentare che prevedeva cibi più "complessi" come dessert zuccherati, fritture, carne elaborata, cereali raffinati e formaggi ad alto contenuto di grassi. Tutto questo per un periodo di cinque anni, trascorsi i quali gli studiosi hanno rilevato che chi aveva seguito un'alimentazione a base di cibi elaborati correva un rischio del 58% più elevato di sviluppare la depressione.
Ok, abbiamo afferrato il concetto. Però, qualche settimana dopo, il 25 novembre per l'esattezza, ecco che leggiamo il seguente titolo sul sito di una delle più autorevoli agenzia stampa:
Ma c'è una bella differenza con un pasto da McDonald o con uno spuntino a base di fiestasnack o spuntì. Se permettete, le mie leccornie sono a colesterolo 0, in gran parte a base di alimenti biologici, naturalmente con nessun prodotto di origine animale. Niente putrescina e cadaverina, niente pus, niente grassi saturi. E sono - soprattutto - tanto tanto buone, non hanno il gusto artificiale dei prodotti industriali. Quelli sì, che mi deprimono.
Non c'è niente che mi intristisca come i sapori dei biscotti Saiwa o altra marca simile a vostra scelta, dei Quattrosaltiinpadella (quando ci ho provato a mangiarli mi sono rimasti sullo stomaco per due giorni, e chi c'è abituato a tutti quei conservanti e "aromi naturali"?!), delle merendine fetteallatte, dei bifidiregularis, dei piattiprontiamadori, e così via.
Niente mi corrobora e mi mette di buon umore, invece, come una fetta di pane casereccio con un filo d'olio d'oliva di quello buono, pomodoro e sale. Se possibile accompagnata da un bicchiere di vino novello.
giovedì 26 novembre 2009
martedì 24 novembre 2009
Bravo, Roger Moore!
Va da sé che chiunque riesca a nutrirsi di un simile disgustoso preparato ha una sensibilità degna di un orco mangiabambini, non ci sono storie. Solo l'idea mi ha sempre disgustato e quelle poche volte che mi sono trovata al cospetto di una simile nefandezza, anche da piccola, mi sono sempre stupita di come esseri umani che sembrano persone a modo riescano a inghiottire cotanto orrore.
Il foie gras, letteralmente fegato grasso, viene infatti ottenuto inducendo nelle oche o nelle anatre la steatosi epatica, un fenomeno dovuto all'ingrossamento abnorme che registra il fegato a seguito dell'ingestione di grosse quantità di mais e altri mangimi. Un risultato, questo, che viene ottenuto infilando nel becco e nel collo degli animali un lungo tubo di metallo attraverso cui viene fatto passare il cibo compresso senza che il povero volatile abbia la possibilità di opporvisi. La produzione di foie gras è illegale in molti paesi, in quasi tutti quelli dell'Ue, anche se proprio nel cuore dell'Europa, in Francia e in Belgio, il foie gras è considerato uno dei fiori all'occhiello della cucina regionale. In Italia la produzione è illegale dal marzo 2007.
Questi sono gli uomini che piacciono a me.
lunedì 23 novembre 2009
Un bel bicchiere di MAP e via!
Tornando allo studio appena pubblicato, gli scienziati hanno investigato la presenza del MAP in campioni di latte prelevati da mucche e capre e i risultati sono stati i seguenti: "Il DNA dei MAP è stato rilevato nel 100% dei campioni di latte sia di mucca che di capra".
La loro conclusione sarebbe che l'ingestione di latte "crudo" rappresenta un potenziale rischio di infezione da MAP. Ma si sbagliano a sostenere che sia solo l'assunzione di latte crudo a costituire un rischio per la salute. Infatti già diversi studi avevano dimostrato che il MAP sopravvive alla pastorizzazione. Date uno sguardo alla pagina del mio amico (virtuale) NoMilk: http://www.notmilk.
fonte: http://www.notmilk.com/
venerdì 20 novembre 2009
mercoledì 18 novembre 2009
La fame
Tutti noi veg sappiamo che mangiando meno animali, o meglio non mangiandoli affatto, ne' loro ne' i prodotti da loro derivati, gli effetti del riscaldamento globale sarebbero decisamente meno onerosi per il pianeta. Alla conferenza parteciperà anche Rajendra Pachauri, responsabile ONU della commissione sui cambiamenti climatici e premio Nobel per la Pace 2007, anch'egli vegetariano.
L’utilizzo di terre la cui produzione di cibo è destinata agli animali degli allevamenti intensivi contribuisce alla tragedia della povertà in aumento nel mondo. Non mi dite che non lo sapevate, bisogna avere occhi e orecchie sigillati per non sapere, ormai. Ogni giorno muoiono di fame circa 17 mila bambini, sono giorni che lo leggo e lo sento in tv (perchè la guardo poco, ma spesso è accesa e la sento mentre faccio altro, come scrivere su questo blog).
Si, vabbè, tutto questo lo sappiamo. Almeno, noi veg lo sappiamo. E agiamo di conseguenza. Gli altri ascoltano, si deprimono, si scandalizzano, ma davanti al tg, proprio in quel momento, mentre ascoltano queste notizie, inforchettano la loro fettina ai ferri, spalmano il loro philadelphia, tagliano i loro prosciutti. Ma è così difficile prendersi le proprie responsabilità? Perchè il cervello non si collega alle azioni ma rimane pensiero astratto? Perchè non si inizia dalla propria casa, dal proprio piatto, dai propri figli? Questo amor materno tanto sbandierato dalle donne riguarda solo i bambini di casa propria? Gli altri schiattino?
Io non ci sto.
lunedì 16 novembre 2009
Con StilEtico spendi di meno!
Non starò qui a ripetermi, chi vuol saperne di più basta che faccia un giro tra i post sull'argomento.
Quello che mi premeva ricordarvi qui è che Stiletico è diventato in pochi mesi un vero punto di riferimento, non solo per chi come noi deve acquistare ma anche per i produttori. E per questo sono cominciate ad arrivare proposte di collaborazione, come ad esempio quelle dei negozi on line che trovate sulla sidebar di sinistra, i negozi amici di Stiletico che propongono sconti sui loro prodotti.
Troverete cosmetici, calzature, prodotti alimentari e shop on line come IVegan, NeonCollective, Mineralia, Charmonè, JingaShop, FeelGood. Altri se ne aggiungeranno, ci auguriamo.
Ricordo anzi in questa sede che siamo aperti a collaborazioni da parte di produttori e rivenditori di prodotti cruelty-free per iniziative di questo genere o tutte da inventare!
Io e le mie socie di StilEtico, ricordo anche questo, non guadagniamo nulla con questo sito. Abbiamo scelto di farci pagare la pubblicità tramite banner con sconti dedicati ai lettori, nient'altro. Tanto che i negozi, soprattutto quelli anglosassoni, si sono a volte stupiti di questo. Ma tant'è. Siamo idealiste, che ci possiamo fare.
Non disdegneremo in futuro di guadagnare, perchè no, e devolvere quanto ricavato alla causa animalista. Ma ora vogliamo farci conoscere dalle aziende e ci stiamo riuscendo. Questo è l'importante.
Quindi, niente più scuse, l'alternativa è possibile e con StilEtico ve lo dimostriamo ogni giorno!
P.S. Non solo noi del team di Stiletico non ci guadagniamo, ma anzi, a forza di scoprire nuovi negozi e nuovi prodotti siamo continuamente sottoposte a tentazione. E ogni tanto cadiamo nella nostra stessa rete. Non sempre è possibile resistere, soprattutto alle promozioni... Ci ritroveremo povere ma piene di scarpe, ombretti, biscotti alla canapa?!
domenica 15 novembre 2009
venerdì 13 novembre 2009
Status Symbol per mentecatti
Come di consueto ve lo riporto per intero (e i grassetti sono miei):
BORSE, scarpe, stivali, cinture: mai più di coccodrillo. Al massimo resisterà il cinturino dell'orologio. Non è una vittoria degli animalisti ma il risultato della crisi. Il mercato del lusso boccheggia (non dappertutto però) e a risentirne sono gli oggetti in alligatore, status symbol per eccellenza. E anche un vero schiaffo alla miseria, a sbirciare il cartellino del prezzo, nella gara a esibire potere e denaro.
Intanto. la notizia non è nuova, avevamo parlato di Hermes anche qui diversi mesi fa. Poi, che pensare delle donnette per le quali pellicce e accessori in coccodrillo sono degli status symbol? già sento le risposte di alcuni dei miei lettori, irripetibili. E questi di Hermes? E Carla Bruni che ha annunciato che lei non indosserà pellicce e poi si fa dedicare una borsa in "purissimo coccodrillo naturale"? E il mondo della moda? Così futile, così superficiale, così vacuo, così idiota? Così pieno di imbecilli vanesi e pronti a tutto per denaro? E i miliardari che se la ridono della crisi e della sofferenza di altri esseri viventi (tra cui gli umani, non si diventa miliardari senza rubare, evadere le tasse, sfruttare i propri dipendenti, etc.etc.)?
giovedì 12 novembre 2009
Store Wars
martedì 10 novembre 2009
Mai più senza
Ecco la presentazione, così come l'ho letta (i grassetti sono miei):
Da sabato 21 novembre, ore 21.00
Dunque, c'è gente che si gusta anche lo spettacolo in tv e addirittura in differita su un altro canale. Chissà cosa fanno costoro sui loro divani... quando l'animale viene colpito esulteranno come quando la loro squadra di calcio fa gol? Chissà.
C'è la possibilità che i due del reality si ammazzino tra di loro? Si sa, tra cacciatori si sa, spesso non si tratta di errore o incidente quando un colpo raggiunge un altro cacciatore nello stesso terreno. Quale modo più sicuro di far fuori uno che ci sta sulle balle che non sparacchiargli contro in una battuta di caccia? E' pur sempre gente che deambula con un'arma da fuoco sul groppone e non spicca certo per capacità di empatia, suvvia, non scherziamo. Il televoto può servire anche a questo? Chissà.
Sono disgustata. In Italia ci sono circa 700 mila cacciatori ed esistono ben due canali Sky per loro. In Italia ci sono circa altrettanti vegan e non c'è alcun canale tv. Quanto potenti sono le lobbies dei fabbricanti d'armi? Quanto potenti sono quelle delle industrie del tofu, dei fagioli in scatola, del latte d'avena?