venerdì 26 settembre 2008

Carità o croccantini?

Notizia di oggi. Un prete veneto si è peritato di andarsi a rileggere la Bibbia e si è reso conto che nell'imponente tomo su un tot di citazioni trovate, la stragande maggioranza sono di disprezzo verso gli animali.
Ah beh. Non è che sia una gran nota di merito. Altro che Cantico delle creature, san Francesco gli fa un baffo. Chisseneimporta delle creature create dal Creatore. Del resto, la Bibbia parla anche di lapidazione di donne, di vendita di figlie, etc. etc. e nessuno ne mena vanto.

Don Marco Scattolon, questo è il nome dell'anaffettivo parroco, si è manifestato nell'editoriale del bollettino della parrocchia di Spinea (Venezia).
Il prete se la prende in particolare con i negozi che abbinano veterinari al parrucchiere per cani, con quelli che sperperano denaro per croccantini e pappe varie, con tutti quelli che spendono «più per il proprio cane che per la carità cristiana, che fa più carezze al cane che agli esseri umani».

Don Scattolon, come dicevamo, ricorda che nella Bibbia 32 citazioni su 36 sono di disprezzo e che solo un certo Tobia ne ha parlato bene. «Si troveranno prima i soldi per un canile che per una casa per i fratelli del terzo mondo?» si chiede il don. In caso di risposta affermativa, ci dice: «Suonerò le campane a morto perchè sarà morta la fraternità cristiana».

Allora, a parte il fatto che io non porto i miei tre cani dal parruchiere perchè siamo gente di campagna e perchè Indio, il mio dogo argentino, si mangerebbe il coiffeur. A parte il fatto che i cani stanno bene così come sono, senza la sfumatura alta. A parte tutto ciò, per il resto, non vedo come comprare cibo per cani e accarezzarli sia in contrasto con la carità (cristiana).

Non mi pare inoltre che per i canili si spenda più che per gli umani, forse il signore in questione è poco informato. I canili sono in una situazione disperata nella maggior parte dei casi, gestiti da personaggi che si prendono finanziamenti e li usano per altri fini (non caritatevoli).
A parte, ancora, il fatto che questa gente che "accarezza di più gli animali che gli umani" mi pare il classico luogo comune come "non esistono più le mezze stagioni" e simili. Chi sarebbero questi accarezzatori folli che tengono in spregio il genere umano? Mi viene in mente solo Hitler, ma è un caso clinico, non facciamone teoria, non facciamo sillogismi inutili, please.

Forse - ma è solo un esempio - avrebbe fatto bene don Scattolon ad invitare a non mangiare più bistecche e salsicce e bresaole e spiegare ciò che questo implica, relativamente al problema di un terzo mondo affamato da un primo mondo consumista, sfruttatore, inquinante e compagnia bella. Questo è vero senso della compassione. Mangiare meno e diverso per mangiare tutti.
Avrebbe dovuto sottolineare piuttosto: Consumate di meno, comprate meno cose inutili, pensate a chi non ha niente e riducete i vostri optionals: più che meno croccantini per cani e gatti, forse sarebbe meglio dire meno playstations, meno merendine, meno cellulari ultimo modello, meno vestiti alla moda, meno trash food in genere....
Ma sottolineare un disprezzo per gli animali certificato dalle Sacre Scritture in un mondo di cani abbandonati per strada, di maltrattamenti dilaganti, di canili crudeli, di allevamenti e mattatoi infami, di vivisezione evitabile... ecco, da una persona che proclama la carità cristiana magari non me lo sarei aspettato. Se la poteva risparmiare.

Io la vedo così.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ed io che credevo che i preti non si interessassero degli animali, ma solo dei bambini...

Ariel ha detto...

Purtroppo...

Anonimo ha detto...

naaa...in una buona parte dei casi nn si interessano nemmeno dei bambini....
ma questo è un discorso a parte...

ma dico io, l'omuncolo in questione nn aveva davvero nulla di meglio da fare???
che ne so?magari occuparsi della sua parrocchia o dei meno fortunati???

nn c'è più religione!!!

ila

Anonimo ha detto...

mi sa che stefano intendeva un altro tipo di interesse, Ila...

Anonimo ha detto...

...e poi si chiedono perchè la gente non va più in chiesa, bell' esempio che dà il prete di carità cristiana! impieghi meglio il suo tempo

Inquietologo ha detto...

Se io affermassi di credere a babbo natale, nessuno darebbe peso a ciò che penso degli animali d'affezione.
Mica è giusto che a Don Scatolone sì.
A me piace molto, poi, il fatto di trovare un fondamento e una giustificazione del proprio pensiero nella Bibbia; come dire che gli zingari non possono vivere liberi, è scritto pure sul Mein Kampf!

Anonimo ha detto...

avevo pensato a "quel" tipo d'interesse, ma mi fa rabbrividire solo l'idea (ho un bimbo di 2anni...)...

bello il paragone con il Mein Kampf!! hi hi hi

ila

Ariel ha detto...

il mio blogger preferito (Inquietologo) non te la manda a dire, nè...
e io che faccio grandi sforzi per apparire politically correct
se mi scomunicano so chi ringraziare, pardon, ops... volevo dire so con chi devo prendermela

Inquietologo ha detto...

La scomunica è motivo di vanto! e poi basta con 'sto Gesù simbolo di amore e compassione: quello mangiava il pesce (e li moltiplicava pure già belli e morti agonizzanti), quindi veneriamoci fra di noi, dato che siamo più "cristiani" di lui:-D

Anonimo ha detto...

...ma io....ci credo a Babbo Natale! è quello che porta tanti regali e cioccolato Nestlé a tutti i bambini buoni del mondo. A quelli africani invece porta quello Nestlé avariato perché sono neri e cattivi. Daltronde su sul profetico Mein Kampf c'èra scritto pure questo.

riccardo

Daniele Frongia ha detto...

se avessi un bimbo di due anni lo terrei ben alla larga dai preti!
e poi da che pulpito vien la predica, loro che son guidati da un pastore tedesco