mercoledì 12 gennaio 2011

Solitudine, ovvero Ho visto cose che...

Tante persone stanno diventando vegan. Me ne accorgo dalle new entries su Facebook, ad esempio, e anche dalla frequentazione di qualche forum. Ne sono lieta.
Una cosa però mi preoccupa. Vedo tanta gente che sembra aver bisogno di una guida, di un "Maestro", e non tanto per le informazioni pratiche che tutti noi, da quando diventiamo vegan in poi, abbiamo voglia di scambiarci, ma proprio di una sorta di "guru" in cui credere. Ho letto con i miei occhi di vegan che chiamano Maestro qualcuno evidentemente - ai loro occhi - da seguire. A me già il termine fa rabbrividire.

Allo stesso tempo, aumentano quelle che io chiamo le prese per i fondelli. Accecata dalla parola "vegan" come fosse verbo divino, si annebbia la vista di folle piccole ma plaudenti ad ogni apparizione della suddetta parola, anche senza verificarne la reale valenza. 
Ho visto peperoncini e mandorle certificati come "vegan", come se non fosse naturale che lo siano, e gente soddisfatta a saperlo, come a dire: ora posso comprare quel peperoncino con tranquillità. In una cena poi, magari ci rimangono male magari se prepari due penne all'arrabbiata, no, ci deve essere qualcosa di "vegan" (ma che? il tofu?).

Ancora, aumenta, come è normale, la gente che vuol far denari su questa gallina dalle uova d'oro (mi si perdoni il paradosso), puntando all'ingenuità di chi si avvicina a questo mondo da poco ed è pronto a credere a qualunque cosa, purchè - e ci risiamo - definita vegan. La parola magica. Come scrive la mia amica Pamela, si potrebbe definire vegan anche la torre di Pisa, metterle su un bel timbro ed ecco che festanti gruppetti andrebbero in visita, magari pagando un biglietto, contenti di fare qualcosa di vegan. Spero sia ancora una visione grottesca e non realistica, questa.

Un altro fattore che mi sconcerta è che io come vegan ma anche prima da vegetariana ero piuttosto attenta al consumo consapevole: da tempo avevo bandito marchi come Nestlè, Danone & co. dalla mia spesa. Chi ammazzava bambini africani, chi investiva in mine antiuomo, ce ne erano delle belle da raccontare e ce ne sono tutt'ora. Giravo con un foglietto nel portafoglio con tutti i marchi da boicottare, finchè non li ho appresi a memoria. Ora, invece, vedo che molti vegan di questo se ne fregano altamente. L'acqua VitaSnella Danone è vegan? E chissenefrega se la Danone è uno dei maggiori investitori in armi e se sfrutta allevamenti intensivi a più non posso. Ma allora che senso ha essere vegan? Io non discrimino alcuna specie: a me interessa boicottare le mine, gli armamenti in genere, gli allevamenti.... 

Per quanto mi riguarda non sono mai stata tendente al dogmatismo ne' da piccola da onnivora, ne' poi da vegetariana ne' tanto meno da vegan. Non sono una credulona, in tutti i sensi. Anzi, sono piuttosto diffidente di natura. Credo negli approfondimenti fatti con la propria testa e le proprie mani. Sono consapevole - ad esempio - del fatto che se non ci si mette lì, da soli, davanti al pc, a far ricerche, a metterci le mani in pasta, non ci si convince della bontà del diventar vegan. Bisogna arrivarci da soli, pur con un pretesto, un "gancio" che può essere un libro, una persona, un incontro, un fatto, ma poi bisogna sporcarsi le mani e andare avanti da soli. Se no dura poco. Le motivazioni devono essere solide e metabolizzate con cura, perché nel mondo, là fuori, tutto rema contro: l'abitudine, il consumismo, le maggioranze non silenziose...

Quello che voglio dirvi qui è proprio questo: non credete al primo che si fa chiamare Maestro, non credete a nessuno, non credete neanche a me. Se qualcuna delle cose che scrivo vi possono essere di spunto per vostri approfondimenti, se su certe cose la pensiamo allo stesso modo e cosi ci sentiamo io e voi meno soli, questo sì, mi piace. Ma io non vendo nulla, non guadagno niente da queste chiacchere. Diffidate soprattutto di chi ha interessi economici, la grande discriminante. Approfondite, leggete, informatevi, scegliete a ragion veduta.

Sento un grande senso di solitudine. Anche tra vegan non mi sento spesso a mio agio. Non sarà un risotto che mi unisce a persone che non sento affini per ideali più complessivi. 


10 commenti:

BARBARA ha detto...

Ciao Ariel, il tuo post mi ha colpita molto... la penso come te, già prima di essere vegetariana e poi vegana ho cercato sempre di eliminare a piè pari alcune marche per gli stessi motivi, credo che sia una cosa che va oltre l'essere vegana... ma sembra assurdo che una persona che rispetta così tanto gli animali non faccia altrettanto con i suoi simili perchè tutti sanno della Nestlè, della Barilla o simili, no?! Sono diventata vegana anche grazie a questo sito... ma non credo proprio che ti definirei "maestra" come hai detto che altri fanno con altre persone!! E' solo che come hai appena scritto, se non ci informiamo da soli non faremo mai una scelta giusta e io tra i tanti siti, libri o altro, ho avuto uno stimolo in più anche a grazie a questo blog, per le cose più banali magari, ricette o altro, ma anche per una maggior consapevolezza su cosa vuol dire consumare latte e formaggio, grazie a ciò che scrivevi e ai link che mettevi! Insomma, ti ho un po' "sfruttata" :-) diciamo, per informarmi su molte cose! So che ho scritto un papiro di commento e forse ho anche intrecciato un po' di cose, ma ho letto il tuo post in una mini pausa di "lavoro"(a casa!) e quindi sono già un po' fusa!! Ah... anche a me quando mangio qualcosa che non contiene soia, seitan o alghe mi fanno "sei sicura di poterlo mangiare???"... ragazzi... lo so io cosa VOGLIO mangiare!

Anonimo ha detto...

Resto dubbiosa davanti a queste "folgorazioni" sulla via vegana. Come spieghi bene la scelta va metabolizzata in mesi, magari anni. E ovviamente se si è vegan si dovrebbe essere antispecisti, cioè "salviamo gli animali ma non le bambine che raccolgono il caffè" non è molto coerente...per quanto riguarda i guru, arrivano ovunque sarebbero arrivati anche qui prima o poi. Mi chiedo se di notte non mangino salame di nascosto, dopotutto essere vegan richiede forza di volontà e torniamo ad una scelta profondamente sentita.

Ariel ha detto...

Per Barbara:
anche io so bene che alcuni siti, alcuni incontri sono stati fondamentali per la mia "maturazione", ma come diceva il Buddha, erano la zattera e non il traguardo. Sono uno strumento che mi aiuta a districarmi tra le mille notizie e a farmi un'idea mia, a cercare ciò che mi è più affine per sensibilità.

E' questo che bisogna fare: "sfruttare" siti & persone che ben volentieri si fanno sfruttare e non dare loro valenze assolute, ma di spunti conoscitivi. Nessun Maestro, solo qualcuno che dedica del tempo a rovistare e a comunicare.

ieri ho scritto questo post di getto, ero e sono molto arrabbiata

quindi grazie di avermi fatto sentire meno sola :-)

Ariel ha detto...

Per Anna:
hai ragione, i "guru" sono sempre in agguato, qui e ovunque, dove ci sono gruppi di persone con un qualche ideale
e rovinano sempre tutto....

Suffi ha detto...

Post favoloso, c'è poco da aggiungere...

Unknown ha detto...

Ti quoto parola per parola :-)

Lilli Vegan ha detto...

Cara Ariel capisco benissimo quello che vuoi dire: sono Liliana e sono felicemente vegana.Lo sarei ancora di più se la gente non mi vedesse in maniera un pò stramba quando dico che amo stare a contatto con la natura, che amo moltissimo gli animali e quindi li rispetto.Essere vegani secondo me, è una vera filosofia di vita fatta di autoproduzione e di tante cose belle,è vivere in maniera essenziale senza tanti "fronzoli".Essere vegana per molta gente è uguale a essere marziana.A volte vengo associata a chissà quale religione.Io personalmente non ho bisogno di un guru, ma soltanto di amiche sincere (anche se "virtuali")come voi.

Chiaralascura ha detto...

Condivido parola per parola!

anna ha detto...

Ciao Ariel,
sono la mamma di un rgazzo vegano da 8 mesi, condivido ed apprezzo la sua nuova filosofia di vita, acquisita cone dici tu da ricerche personali.
Rimane il fatto però che il suo nuovo regime alimentare è basato esclusivamente da sue personali scelte che naturalmente non hanno conoscenze mediche, e qui nasce il mio problema, che devo fare? mi preoccupa che vada incontro a disordini e carenze dell'organismo!
Quindi, lontano da me l'idea di metterti sul piedistallo della divinità vegana (mi rife4isco al termine "maestro" che tu tanto aborri :-) ), mi permetto cmq di chiederti consigli su una esatta e corretta alimentazione vegana.
Ti ringrazio in anticipo xchè immaggino tu non cestinerai la mia richiesta.

Ariel ha detto...

ciao Anna!
ma certo che ti rispondo, ora sono al lavoro ma entro stasera ti scrivo con più calma
Se vuoi puoi contattarmi anche tramite mail etaleo@gmail.com

buona giornata!