sabato 4 febbraio 2012

Hitler e compagnia bella

Proprio in questi giorni io e altri amici virtuali siamo incappati nel blog di un signore che tira giù tutta una filippica contro i vegani,  facenti parte - nella sua testa - di una setta religiosa, composta da depressi, asociali e non ricordo più bene che altro. Ah sì, ecco, non disdegna neanche la famosa vicenda di Hitler vegetariano, concludendo con sillogismi bislacchi fin troppo facilmente immaginabili (e allora, tutta l'umanità onnivora?  anche il capo della Santa Inquisizione era vegetariano? e i sostenitori della guerra in Vietnam? Ma non vorrei scadere anche io nel qualunquismo, perdonatemi, se potete).


Non sto qui a linkarvelo perchè sarebbe uno sciupìo passare qualche minuto ancora su pagine web come quelle, infarcite di ignoranza e piglio da signor LaQualunque. Mi auguro che non tutti gli onnivori si rispecchino in quel genere di esternazione, in quella sub-cultura da portinaia, sebbene abbia conosciuto portinai/e di tutt'altro spessore culturale, soprattutto tra gli stranieri (come non ricordare un portinaio indiano di una casa del centro storico a Roma, profondo conoscitore della letteratura italiana classica oltre che di quella del suo Paese?).

Quella della setta non è nuova. Come se un movimento di opinione fosse necessariamente una setta. Curioso che non definiscano "setta" anche i partiti politici, allora, o piuttosto, che so, un'associazione di consumatori. Nella comunità vegan-animalista ho trovato più spesso una forte tendenza al pragmatismo, al materialismo (storico o meno), anche se non sono rari gruppuscoli dalla fumosa spiritualità, in genere raramente vegan (più spesso blandi vegetariani) e quasi mai animalisti. Non mancano cattolici che hanno letto le Sacre Scritture per il verso giusto e ne applicano i precetti.

Io, personalmente, è bene che lo sappiate, sono totalmente atea, piuttosto misantropa, poco incline a fare gruppo da sempre (mai avuto neanche la "comitiva" da adolescente) e trovo in linea di massima grottesca tutta la paraphernalia e il bric-a-brac relativi alla New Age. Rispetto per chi si ci appassiona, ma no, non fa per me. Preferisco i filosofi, quelli veri, non quelli della nuova era.


Eppure, alcuni abbracciano l'idea di una fantomatica setta di vegani incarogniti, che si scagliano per partito preso, per fisima gratuita, contro i mangiasalsicce, come tifosi di una squadra di calcio durante una finale di Coppa Uefa. Credo sia molto più semplice, per questi poveri di spirito, ridurre tutto a una diatriba del genere, piuttosto che indagare i motivi del proprio operato e del proprio pensiero. Manca l'enzima dell'empatia, della com-passione, manca una visione del mondo che vada più in là della lunghezza del proprio naso, e talvolta della propria pancia, a giudicare anche dalla stazza di molti di questi giustizieri-della-notte.

Per quanto non me ne curi, immagino che - ad esempio per un adolescente che voglia cambiare le carte in tavola, e non solo sulla tavola -  non sia incoraggiante leggere scritti di gente invelenita che apostrofa vegetariani e vegani come  fissati-depressi-rompiscatole, che rovinano la gioia di una grigliata tra compagnoni, che non sgranocchiano panatine-amadori davanti alla tivù, che non mangiano fruttoli nonostante le mucche e i bambini ne siano entusiasti, complice la Nestlè. 

Guardate tutte le pubblicità in tv: mangiare prodotti inutili e dannosi (e, per quanto mi riguarda, disgustosi) è una festa, dal packaging alla situazione in cui vengono consumati. Mamme e bambini ridanciani, padri che finalmente vanno di corpo e sorridono nonostante tutto, combriccole di amici che se la spassano davanti a un videogioco spiluccando pezzi di uccelli fritti. Tutti ridono, scoppiano di felicità. E chi non è della partita, è un guastafeste, un musone (da lì probabilmente l'idea del "depresso").
E così sono questi blogger, questi signori che scrivono e inveiscono difendendo la loro libertà di trucidare animali e mangiarseli, perchè nessuno ha diritto di rovinare loro la festa e portare tristezza presso i loro deschi. Proprio noi, con i nostri, di deschi, dove non c'è traccia alcuna di cadaveri abbrustoliti, di animali ammazzati e cotti, vissuti in condizioni degne di un campo di concentramento, alla faccia della spensieratezza. Deschi senz'altro più allegri, ve lo garantisco.

La situazione mi ricorda un po' uno dei miei libri preferiti ai tempi del liceo, La ballata del vecchio marinaio di S.T. Coleridge, quando - proprio all'inizio - un vecchio un po' male in arnese, con occhi di bragia, ferma l'invitato ad un matrimonio, tutto azzimato e contento di andare alla festa, costringendolo a fermarsi e a riflettere, ascoltando la sua storia piena di pathos e incredibili avvenimenti. 

Ancora, sempre per quanto mi riguarda, sono del tutto impermeabile ai giudizi del popolo, lo ero a 18 anni quando diventai vegetariana, figuriamoci da adulta. Anzi. Non credo al frastuono delle maggioranze rumorose, raramente dicono cose sagge e buone.



Whenever you find yourself on the side of the majority, it is time to reform (or pause and reflect).  Mark Twain, Notebook, 1904


P.S. Per passare in rassegna i luoghi comuni dei carnivori, leggete qui

10 commenti:

alexblues ha detto...

la frase di chiusura del tuo bell'articolo mi ha fatto venire in mente una celebre frase di Mark Twain che suona circa così: "Quando sei d'accordo con la maggioranza, è il momento di fermarti a riflettere" ;)

Ariel ha detto...

e noi questa frase la mettiamo anche in calce all'articolo, a imperitura memoria
:-D

BARBARA ha detto...

"Voi ridete di me perchè sono diversa... io vi guardo e rido perchp siete tutti uguali"... questo è il mio motto!

Ariel ha detto...

e anche questa finirà negli annali... ciao barbara!

Amexis ha detto...

In ogni campo e per ogni oggetto sono sempre le minoranze, i pochi, i rarissimi, i singoli quelli che sanno: la folla è ignorante.
Sören Kierkegaard

E poi c'è qualcuno che si fa una cultura con la tv ed i libri che regala Tv sorrisi e canzoni......

paola ha detto...

Ciao Ariella, proprio oggi ne ho trovata una (se possibile) peggiore... un po' di tempo fa nella newsletter di un'associazione culturale/ristorante vegan (se a qualche maligno fosse venuto il dubbio: no, strano a dirsi ma il bollino non c'è...) hanno mandato il link ad alcune conferenze di un tristissimo autore di libri esoterici... e fin qui, si tirano la zappa sui piedi e rafforzano certi pregiudizi sui vegan...
ma il peggio deve ancora venire: ho cercato un po' in rete, scoprendo che questo tizio, che pure dice di sostenere l'alimentazione vegan per motivi "spirituali", attacca violentemente la grande maggioranza dei vegetariani e vegani (quelli che lo sono per motivi etici), diffondendo un sacco di sciocchezze sull'alimentazione veg*: il solito Hitler, i soliti "vegetariani" famosi, la solita carota che urla di dolore, ecc., ma anche la necessità di mangiare carne in caso di carenze, e soprattutto ci accusa di "crimini" diretti verso gli animali a causa del nostro presunto "odio" per gli onnivori... lo sapevate che noi odiamo gli onnivori a tal punto da sprigionare delle onde che li spingerebbero a mangiare ancora più carne?!
Per ovvi motivi, non linko per non contribuire a diffondere 'sta robaccia...hai fatto bene anche tu a non linkare.
La cosa oltre che assurda per me è anche imbarazzante, anche perchè frequento spesso quel posto...che è uno dei pochi locali vegan della zona, e non si mangia male...

Ariel ha detto...

ciao Paola, non mi stupisce affatto quello che dici, ne ho sentite anche io di ogni sorta, anche se quasi sempre su questo tenore

credo che sia importante non dare rilievo a questi signori e non far loro da cassa di risonanza, è bene lasciarli nel loro anonimato, che si perdano pure nel brusio di fondo, che sia sul web o nella realtà

allo stesso tempo, argomentiamo con raziocinio le nostre posizioni, il nostro pensiero, perchè al cospetto dell'irrazionale, dell'illogico, del luogo comune, solo l'intelligenza può avere la meglio

:-)

paola ha detto...

sono d'accordo! è una tristezza che perfino alcuni vegan si mettano a fare da cassa di risonanza o addirittura pubblicità a questi personaggi... :-(

Claudio ha detto...

Mi preme apportare una puntualizzazione importante: la Coppa Uefa non c'è più, è stata sostituita dall'Europa League!

Ariel ha detto...

ne avevo il sospetto, Clà... anzi, chissà come m'è uscita fuori sta Coppa Uefa, reminiscenze dei tempi che furono, di padri davanti alla tivvù, chissà

grazie della precisazione, andrei a sostituirla sta Coppa quasi quasi

:-D