martedì 14 giugno 2011

L'Onnivoro: chi è e come comunicare con lui

Oggi ospito nel mio blog l'illuminato scritto di David Nicoli, pubblicato stanotte su Facebook e meritevole di lettura, per ritemprar lo spirito così spesso fiaccato da cattive notizie.


L'Onnivoro: chi è e come comunicare con lui
(David Nicoli)

Per "Onnivoro" (Homo Onnivorus) la moderna Antropologia intende un essere bipede condizionato dalla sua tribù, fin dalla più tenera età, a nutrirsi di cadaveri. I suoi riferimenti culturali sono Pubblicità e Tradizione che costituiscono le fondamenta del suo Credo tribale. L'Onnivoro ben presto perde non solo le capacità empatiche naturali della sua specie ma perfino quelle cognitive più elementari, che gli consentirebbero almeno di collegare logicamente una bistecca ad un essere senziente. Negando l'evidenza evoluzionistica, il Credo impostogli gli insegna che esistono da un lato gli Animali e dall'altro, mooolto al di sopra di essi, l'Uomo-Non-Animale che legittimamente li domina e ne fà ciò che vuole (concetto di "razza superiore").
 
Un esemplare di Homo Onnivorus in costume tradizionale
(ma possono anche vestire come noi)
L'Onnivoro usa ritrovarsi insieme ai suoi simili in luoghi di culto tribali che prendono il nome di McDonald's e Steak House, nonché nei residui ristoranti tradizionali. Al bar è facile riconoscerlo in quanto immancabilmente ordina il tramezzino col prosciutto. Se interrogato sul perchè mangia cadaveri, l'Onnivoro tende a ripetere meccanicamente: "la carne fa bene", "la carne è buona", "me la richiede il corpo". In effetti, lungi dal sospettare di essere un animale biologicamente e morfologicamente frugivoro come le grandi scimmie, l'Onnivoro è stato allevato per  credere di doversi alimentare come un animale carnivoro, come i grandi felini: tigri, leoni, ghepardi.

L'Onnivoro appare poco o niente consapevole dei danni che una alimentazione innaturale per la sua specie causa al suo corpo - infarto, diabete, cancro, osteoporosi, obesità, etc - e comunque non mostra interesse ad informarsi. Appare inoltre disinteressato al fatto che il suo stile alimentare costituisca la prima causa di inquinamento e deforestazione del pianeta, nonchè la principale causa della morte per fame nel mondo. 

L'Onnivoro tende ad evitare qualsiasi informazione o evidenza che possa modificare anche minimamente il suo stile di vita consolidato e si autopercepisce come un essere buono, anche molto buono, in quanto rispettoso delle leggi tribali. E trova il conforto delle sue credenze nella rete protettiva parentale e amicale, nel fatto di frequentare solo individui della sua tribù. In effetti l'Onnivoro non ama essere sollecitato a pensare cose nuove e nemmeno semplicemente a pensare, poichè - come dimostrano le più recenti ricerche antropopsichiatriche - preferisce pensare di pensare.

Se sollecitato in modo incauto su argomenti sensibili, l'Onnivoro può  talvolta reagire in modo aggressivo, non solo verbalmente, a causa degli effetti sul comportamento delle proteine animali. Volendo stabilire un dialogo con un Onnivoro è quindi  bene adottare un linguaggio diplomatico, avendo l'accortezza di mantenersi a una distanza minima di sicurezza. Va tenuto presente che più il soggetto è adulto, più le sue credenze tribali risulteranno radicate e conseguentemente maggiori saranno i rischi che assuma un atteggiamento ostile. Nell'augurarvi buona fortuna, il redattore di questa nota declina fin d'ora ogni responsabilità.


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma sai che non riesco a farmene una ragione... eppure oltre alla maggioranza che è perfettamente caricaturata nel post, ci sono anche alcune persone molto intelligenti, competenti, che si sbattono tramite svariate associazioni per migliorare questo mondo, per la difesa dell'ambiente e quant'altro, con piena serietà... e poi? Il discorso del cibarsi di animali non viene contemplato e sembra che per questo argomento gli si spenga il cervello. E' questo che mi fa incazzare, persone che potrebbero fare molto data la loro competenza e intelligenza non riescono a superare sto tabù e così non si considera MAI che mangiare animali è causa e concausa di tanti mali che affliggono sto povero pianeta.

Noel

Sibia ha detto...

semplicemente meraviglioso!

BARBARA ha detto...

semplicemnte GENIALE!! lo girerò a quegli onnivori incalliti che spero si riconoscano in questa descrizione!

Claudio ha detto...

In fondo non è così strano che persone intelligenti ed impegnate mangino animali: l'altruismo finisce dove comincia la porchetta.
Il veganismo è un buon metodo per smascherare gli egoisti mascherati.
Aiuta a capire che i più sono solidali solo in quanto modo alternativo ed aggiuntivo di badare solo al proprio piacere personale attraverso l'affermazione sociale della propria persona.

Ariel ha detto...

Claudio mi ha strappato le parole dai tasti
è così

luby ha detto...

questo post mi fa riflettere più di quanto già faccio.grazie,mi serviva una cosa così.