lunedì 30 agosto 2010

Non facciamoli crescere

Non è la prima volta che leggo questo genere di notizia.
Il numero del 24 agosto 2010 della rivista Radiology ci rivela che le nuove e sofisticate techiche di diagnosi del cancro al seno possono causare il cancro.
Queste tecniche diagnostiche hanno alcune conseguenze, delle quali alcune francamente spaventose:

  1. Spaventano a morte le donne, qualche volta senza che ve ne sia necessità
  2. Sono un carico di spesa sia individuale che sociale non indifferente 
  3. Qualche volta portano le donne a subire interventi e mutilazioni non sempre indispensabili
  4. Esse stesse (mammografie, etc.) possono causare il cancro
Leggiamo le conclusioni dell'autore della ricerca su Radiology:

"A single BSGI (breast-specific gamma imaging test)  or PEM (positron emission mammography test) study is  associated with a fatal radiation-induced cancer risk  higher than or comparable to that of annual screening  mammography in women aged 40–80 years."
Ma è pazzesco!
E ancora. Il New York Times riporta i risultati di una ricerca basata sulle autopsie effettuate su donne morte prematuramente (primcipalmente in incidenti stradali) di età tra i 40 e i 50 anni. In particolare il numero d ell'8 novembre 1994 (Page C-1) ha rivelato che quasi il 40% delle donne in osservazione avevano il cancro al seno, sebbene solo all'1% di loro era stato diagnosticato clinicamente.
Lo stesso studio ha dimostrato che teoricamente ogni adulto sopra i 50 anni ha un cancro alla tiroide, anche se questo tipo di cancro viene raramente diagnosticato.

Insomma, il cancro risulta essere piuttosto comune negli umani. La questione è non tanto non farselo venire, quanto far sì che esso non si sviluppi. L'IGF-I è uno di quei fattori, ad esempio, che lo fa crescere. Provate un po' a fare una ricerca in rete e ve ne renderete conto.

Qualche sera fa mangiavamo una pizza tra amiche. Una di queste care amiche ha un cancro al seno. Le è stata consigliata, anzi, prescritta, una dieta praticamente vegan, ad esclusione dei pesci (e su questo e sul rischio di assunzione  di metalli pesanti che deriva dal mangiarli ci sarebbe parecchio da dire), a cura dell'Istituto dei Tumori di Milano (il famoso dott. Berrino, più volte in tv su Report). Quindi, niente latticini e niente carne di animali.
Tornando alla pizza, vederla mangiare una margherita, carica di mozzarella, mi ha fatto impressione. Non dovrebbe proprio. Spero sia stata un'eccezione. 




fonte: www.nomilk.com

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