Vi siete mai chiesti quali rapporti intercorrono tra il vegetarianesimo e il mondo islamico? Io sì, e sono andata a cercare qualche informazione sull'argomento...
Durante il nono mese del calendario islamico, i musulmani in tutto il mondo celebrano la principale festività della loro religione: il Ramadan. Il Ramadan segna il periodo in cui il fondatore della religione, il Profeta Maometto, ha ricevuto le sante parole di Allah per trascriverle nel Corano (VII secolo D.C.).
Durante il nono mese del calendario islamico, i musulmani in tutto il mondo celebrano la principale festività della loro religione: il Ramadan. Il Ramadan segna il periodo in cui il fondatore della religione, il Profeta Maometto, ha ricevuto le sante parole di Allah per trascriverle nel Corano (VII secolo D.C.).
Secondo gli studiosi il Profeta Maometto, pur non essendo un vegetariano, preferiva mangiare cibi vegetariani e aveva un grande amore e compassione per gli animali. I suoi cibi preferiti consistevano principalmente di yogurt con burro o noci, cetrioli, datteri, melograni, uva e fichi. Era anche noto per aver citato: "Dove c'è abbondanza di verdure, una schiera di angeli scenderà in quel posto"
Come la maggior parte delle religioni del mondo (a parte il giainismo), il moderno Islam non supporta completamente il vegetarianismo, anche se alcune sette musulmane, come gli sciiti e i sufi hanno un seguito di persone vegetariane. In tutto i paesi dell'Africa, del Medio Oriente e Sud-est asiatico - luoghi dove è molto diffuso l'islam - d'altronde, nell'alimentazione del popolo - non così dicasi di quella dei ricchi - la carne non è un cibo consumato regolarmente, per motivi economici ovviamente, rendendo il vegetarianismo una necessità e non una scelta. Come è sempre avvenuto anche nel nostro Paese, va da sè, dove il cibo tradizionale è sempre stato a base di cereali, legumi, ortaggi e dove i ricchi hanno sempre sofferto di quelle patologie che ora chiamiamo "malattie del progresso" anche in tempi non sospetti, proprio grazie all'abbondanza di carni sulle loro tavole: gotta, malattie cardiocircolatorie, colesterolo alto, etc.
Durante il Ramadan, i musulmani iniziano la giornata con un pasto prima dell'alba (sehri) di porridge, pane o frutta. Quando si avvicina il tramonto, rompono il digiuno con qualcosa di semplice ancora come pane e frutta, seguiti da un pasto (iftar) come una zuppa o uno stufato. Quando la luna nuova è avvistata, il Ramadan termina con una grande festa per la famiglia e gli amici, della durata di diversi giorni, chiamati Eid-ul-Fitr.
Ci sono alcuni piatti tipici serviti durante o dopo il Ramadan provenienti da vari paesi che sono effettivamente vegetariani e/o vegan, come il Jary (una ricetta algerina) o la Demjieddera (a base di riso e lenticchie, dalla Palestina) o Patate e cavolfiori speziati (dal Pakistan), e tanti altri.
Continuerò a informarmi, soprattutto su sciiti e sufi, sulla loro cultura, alimentare ma non solo.
Voi ne sapete qualcosa?
Fonte: Feasts of the Prophet: Ramadan and vegetarianism in Islam (by Julian Bynoe)