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Ricomponetevi, girls, e guardatevi questo video. Non sono esclusi dalla visione anche gli uomini. Purtroppo gli argomenti toccati sono universali.
fonte: http://www.ecorazzi.com/
Secondo i ricercatori, il 20% delle perdite di cibo è causata dalla produzione, un altro 20% dalla distribuzione, infine ben il 60% è da imputare ai consumatori che comprano troppo, fanno scadere i cibi, cucinano troppo e buttano via. Nel 1974 veniva sprecato il 30% delle calorie disponibili contro il 40% di oggi.
Tutto questo negli Stati Uniti. Ma già ora l'Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) sostiene che in Italia ogni anno si buttano 6 milioni di tonnellate di alimenti ancora buoni. Ognuno di noi spreca 27 chili di alimenti commestibili: il 5% del pane, il 18% della carne, il 12% di frutta e verdura (per un totale di 584 euro buttati in discarica ogni anno).
Pur non essendo in alcun modo religiosa, credo che il cibo debba essere in qualche modo benedetto, laicamente ma benedetto. Non so da dove mi venga questa idea, credo che però abbia influito la frequentazione e la permanenza per certi periodi in monasteri buddisti sia in Italia che all'estero. Lì il momento del pasto è un (ulteriore) momento di raccoglimento, di meditazione. Si porta attenzione a ciò che si ha nel piatto, ai sapori, al masticare, senza che intorno nessuno berci e strilli a squarciagola, senza televisioni che sparano stupidaggini, senza distrazioni. Anzi si impara, anche in situazioni non tranquille, a rimanere concentrati, affinchè si stia nel "momento presente". Si tratta di un insegnamento sempre presente nella filosofia buddista, ma la sua applicazione all'atto del mangiare mi ha sempre colpito ancor di più. Forse perchè nel mondo là fuori si mangia come forsennati, a casa davanti alla tv o al telefono o chissà come, in pizzerie dove regna un certo fracasso, in mense di uffici dove i rumori di fondo diventano infernali e le chiacchere alzano il tono per poter essere udite. Quasi non ci si accorge di cosa si sta buttando giù.
Ora c'è anche un sito che supporta questa campagna informativa, se vi va buttateci un occhio, potete lasciare un messaggio di stima per McCartney e le sue figlie, entrambe al suo fianco in questa battaglia.
Il buon vecchio Paul ha scritto anche una canzoncina, Meat Free Monday song, che troverete proprio sul suo sito web, e incoraggia i visitatori a mandargli la propria versione del brano...
Quest'uomo diventa ogni giorno più interessante e degno di stima. E pensare che un tempo lui era il principe del disimpegno, solo un cantore d'amore, uno... così:
Mi scuso per il ritardo, avrei dovuto pubblicare prima questo post. L'8 dicembre siete ancora in tempo per andare a firmare, fatelo, anche se non siete ora vegetariani potreste diventarlo in futuro e potreste trovarvi in ospedale, i vostri figli in una scuola o in un asilo e non poter mangiare altro che patate e carote lesse e poco più. Noi invece vogliamo mangiare come a casa nostra, un menu completo, come quello degli onnivori, oltretutto parecchio più salutare (per noi e per tutto l'ecosistema). Per questo, occorre mettere la propria firma e supportare l'iniziativa della LAV:
Sabato 5, domenica 6 e martedì 8 dicembre, nelle piazze delle principali città italiane, la LAV presenterà la campagna “Cambiamenu” dedicata alla scelta alimentare vegetariana. I cittadini saranno invitati a firmare la petizione per chiedere ai Sindaci e ai Presidenti di Province e Giunte Regionali di garantire l’opzione vegetariana nelle mense, nel rispetto del diritto di scegliere di consumare alimenti realizzati senza arrecare sofferenze agli animali.