giovedì 30 luglio 2009

Non vi rompete (le ossa)

Arriva per tutti, non ci sono santi. Il climaterio. E Climacteric è anche il nome della rivista dell'International Menopause Society statunitense, che si occupa delle patologie connesse a menopausa e andropausa, come ad esempio il rischio di osteoporosi.
Nel numero di giugno di quest'anno (Climacteric. 2009 Jun;12(3):222-9) si parla di una ricerca effettuata per valutare il rischio di fratture ossee tra le donne cinesi. I ricercatori hanno esaminato dati sulla frequenza dell'assunzione di determinati alimenti attraverso poco più di 200 questionari compilati da donne cinesi (residenti nella zona di Chengdu, Cina) in post menopausa tra i 50 e i 70 anni con fratture ossee
Le donne che consumano grandi quantità di proteine animali hanno inequivocabilmente la più alta incidenza di fratture ossee (ricerche simili avevano già affrontato lo stesso tema riguardo a paesi come Canada, Stati Uniti e paesi scandinavi con i medesimi risultati).

Non mi rompete, non vi rompete, non rompiamoci.



lunedì 27 luglio 2009

Ultime da Taipei

Notizia del 14 giugno di quest'anno giunta dritta dritta da Taipei City-Taiwan (fonte CNA). Oltre il 50% degli alimenti industriali per vegetariani sono risultati contenenti carne. L'Investigation Bureau di Taiwan ha recentemente rilevato che alcuni prodotti alimentari definiti per vegetariani in realtà contengono carne e sta intentando una causa per frode alimentare ai produttori che intenzionalmente aggiungono prodotti animali.
Pu Chang-en, un tecnico del Dipartimento di medicina legale, ha dichiarato che in una ricerca effettuata presso 31 venditori di cibo vegetariano in Taipei City, ben 17 di questi si sono rilevati "finti vegetariani".

I test del DNA hanno rivelato che in alcuni dei casi più seri, i patè e gli affettati vegetariani contenevano almeno il 20% di carne bovina o suina, probabilmente per "arricchirne il sapore e la consistenza". Potrebbe essere anche possibile (e peggio mi sento, aggiungo io) che il cibo vegetariano mostri tracce di prodotti animali se è stato preparato su tavoli di lavoro poco puliti in aziende che producono anche cibo carnivoro. Ciò non ci consola affatto, naturalmente.

Se qualcuno di voi passa da Taiwan, lasci perdere affettati & co. e si dia a verdura fresca e riso, mi sa che è meglio. Bah.


domenica 26 luglio 2009

Per caso o per caos

Ogni tanto mi diverto a vedere come capitano le persone nel mio blog. Così vedo che in genere digitano parole o frasi appropriate ad argomenti qui trattati e quindi inevitabilmente ci cascano dentro, in un post o un altro. Oppure ci si trovano per caso oppure per aver fatto una ricerca assolutamente avulsa - in termini di argomenti - a questo blog. Un esempio tipico è quello di chi cerca capi in pelliccia o allevamenti di cani di razza o altra roba del genere e finisce in un post in cui dico peste e corna di chi si immischia in quel genere di faccende.

L'ultima però sento il bisogno di condividerla perchè tocca proprio il parossismo del grande caos in rete e dell'assurdità del caso (che non a caso è anagramma di caos).
Una persona ieri è capitata in un mio post per aver digitato su Google UDITE UDITE "ricetta dei coglioni di toro".
Non è uno scherzo. Anzi, perdonate la volgarità di forma e contenuto ma sono solo ambasciatrice. Pensavo che vi avrebbe fatto piacere saperlo. Tutto qui.

giovedì 23 luglio 2009

Bande armate


Un'altra follia. Ne avrete già sentito parlare, ma mai abbastanza, per questo eccoci qua. Un manifesto con un bambino in mimetica e un fucile accanto. Un'immagine che suscita tenerezza e nostalgia. Per cosa? Per i bei tempi andati, quando i cacciatori si tramandavano di padre in figlio, di nonno in nipote la nobile arte della mattanza di uccellini e lepri e cerbiatti e che diamine d'altro. Che poi non era tanto quello, la mattanza, a fascinarli. Provate a chiedere a uno di questi figuri cos'è che maggiormente lo appassiona/appassionava? Le passeggiate all'alba, il rituale della socializzazione con gli altri energumeni, quella sensazione di scomposta e verace virilità, stile Amaro Montenegro...
Una camminata all'alba senza una mattanza che cos'è? Inutile. Socializzare con i tuoi simili davanti a un grappino senza veder scorrere il sangue? Puah. Fermare la corsa di una lepre o il volo di un uccello, invece, dà alla giornata tutto un altro sapore. Ah, dimenticavo. Non c'è un cacciatore che non ripeta come un disco rotto quanto ami la natura proprio in virtù di quanto appena detto.
Spero di non essere mai amata da un cacciatore. Non vorrei finire trucidata, se è questo il loro modo di amare.

Tornando al manifesto col bambino sanguinario, avrete capito che si tratta della pubblicità della Federcaccia, nata con l'intento di avvicinare i giovanissimi alla caccia.
“Per evitare il proprio declino - scrive nel suo editoriale il Presidente di Federcaccia - la caccia deve trasferire i propri valori ai più giovani. Senza ricambio generazionale rischia la scomparsa.E’ proprio in giovane, a volte giovanissima età, che la stragrande maggioranza di molti di noi ha cominciato a frequentare la natura e conoscere la fauna selvatica”.
Parole da fare accapponare la pelle.

Ecco le reazioni alla geniale trovata:
  • Osservatorio dei Minori: “Intollerabile” “L’utilizzo dei bambini nelle campagne pubblicitarie di qualsiasi tipo è già un problema, ma associarne l’immagine ad una attività che ha a che fare con le armi come la caccia è intollerabile”.
  • Telefono Blu: “Noi, al contrario di altri che hanno posizioni demagogiche, non diciamo che i cacciatori sono nemici della natura, anzi [N.d.A. E ci risiamo! senz'altro il Presidente è un cacciatore]. Ma l’immagine promossa da Federcaccia è evidentemente troppo forte”.
  • Legambiente: "L’utilizzo di un fucile da parte di minori è pericoloso e moralmente inaccettabile in un Paese in cui a 16 anni non è consentito guidare né votare, ritengo inaccettabile la proposta di estendere il diritto di caccia ai 16enni”.
  • Alessandra Mussolini (Presidente della commissione bicamerale per l'Infanzia):"il lancio di Federcaccia è una cosa grave e molto brutta"
  • Isabella Bertolini (Pdl): “Tutto ciò che strumentalizza i bambini è di pessimo gusto e andrebbe vietato”.
  • Paola Binetti (Pd): "Chi ha ideato una simile campagna pubblicitaria dimostra di conoscere poco e amare poco l’infanzia”.
  • Ermete Realacci (Pd) [N.d.A. Peraltro accanito pescatore]: "Una campagna di pessimo gusto”.
  • Angelo Bonelli (Verdi): “Campagna ignobile e vergognosa”.
  • Sandra Cioffi (Mpa): “Le armi non devono essere date ai ragazzini, basta vedere le stragi che succedono in paesi come gli Stati Uniti”.
Se non altro. Non che mi commuova più di tanto, ma sono pur sempre esternazioni utili. Era molto peggio se tutti si fossero alzati osannanti sostenendo: "Finalmente! Giusto! Fucili ai ragazzini, alè!". Comunque, che tristezza.

lunedì 20 luglio 2009

Borsette e donnette

La casa di moda Hermes ha recentemente annunciato di aver creato dei propri allevamenti di coccodrilli per venire incontro alla domanda di borse prodotte dalla loro azienda in questo tipo di materiale. No, non avete letto male, non è uno scherzo.

croc

Un portavoce di Hermes, Patrick Thomas, ha rilasciato le seguenti parole all'agenzia di stampa Reuters: “Stiamo allevando coccodrilli nelle nostre fattorie, principalmente in Australia. Non riuscivamo a rispondere adeguatamente alla richiesta massiccia di borse in coccodrillo. Hermes produce già al momento circa 3.000 borse ogni anno, ma la richiesta è maggiore”.

Per produrre una borsa possono essere necessari dai 3 ai 4 coccodrilli. Fate un po' voi i conti. Tutto questo per fornire borsette e affini a donnette senza coscienza, frustrate dal non essere nulla e dal possedere tutto. Donne senza spessore, senza ragione, superficiali e vacue, il cui significato su questa terra è pari a quello di questa penna biro, qui, vicino alla mia tastiera.

Direi solo parolacce, quindi ogni altro commento lo tengo per me. Chi mi conosce immaginerà senza dubbio alcuno quello che mi passa per la testa. Eviterò le imprecazioni. Silenzio.



Per una guida agli acquisti cruelty-free:
www.stiletico.com


giovedì 16 luglio 2009

Celebrita' inglesi alla marcia virtuale contro la vivisezione

Riporto così com'è la news tratta da AgireOraNetwork sulla marcia virtuale contro le attuali leggi sulla sperimentazione animale. Ne avevamo parlato qui anche in primavera. Prendetevi qualche minuto per leggere e se ancora non l'avete fatto, partecipate. Non costa nulla e ha un grandissimo significato.



Il commediografo Ricky Gervais, l'attrice Joanna Lumley e le rock star Brian May e Chrissie Hynde si uniscono da oggi alle decine di migliaia di persone da tutta Europa che stanno partecipando alla marcia virtuale verso Bruxelles: al Parlamento Europeo è infatti in corso di discussione la nuova legge sulla vivisezione, che sostituirà l'attuale vecchia di 20 anni, e in tanti occorre farsi sentire per chiedere una normativa che sia davvero in grado di bloccare gli esperimenti sugli animali, in modo da "rendere la sperimentazione animale storia passata". Così si chiama infatti la manifestazione, lanciata pochi mesi fa: "Rendiamo la Sperimentazione Animale Storia Passata".

I personaggi virtuali che vedete nel disegno rappresentano i quattro personaggi del mondo dello spettacolo che da oggi si uniscono alla marcia. Chi non l'ha ancora fatto si può unire a loro per testimoniare presso il Parlamento Europeo il proprio NO alla vivisezione: sarà il nostro "personaggio virtuale" a rappresentarci nella marcia simbolica verso il Parlamento, ma sarà col nostro nome e cognome reali che diremo a chi ci rappresenta in Europa che NON vogliamo che la vivisezione continui ad essere effettuata senza regole come oggi, e che vogliamo che il futuro dell'Europa sia *senza vivisezione* e che gli esperimenti siano tutti senza animali. Solo così saranno davvero scientifici, oltre che etici.

Oltre 12 milioni di animali vengono usati ogni anno in Europa: conigli, criceti, scimmie, roditori, cani e gatti. Molti esperimenti causano sofferenza fisica e tutti causano sofferenza psicologica agli animali. Andando sul sito
puoi unirti alla marcia virtuale per testimoniare la tua volontà di fermare tutto questo.

Ricky Gervais, attore, autore e regista inglese, dichiara: "Quando mi hanno chiesto se volevo sostenere la campagna Rendiamo la Sperimentazione Animale Storia Passata ho detto subito di sì, perché questa è una causa in cui mi sento molto coinvolto. Quando mi hanno detto che avrei dovuto partecipare a una marcia, però, ho detto 'scordatevelo!'. Ma quando mi hanno spiegato che era una marcia virtuale e tutto quello che dovevo fare era mostrare il mio sostegno e dare la
mia testimonianza, ho subito accettato. Parlando seriamente: è davvero necessario che i politici europei diano il proprio voto per una scienza più umana. Con tutti i metodi senza animali disponibili già ora e ancora di più nel futuro, non abbiano davvero bisogno di fare del male agli
animali per il progresso della medicina."

Joanna Lumley, attrice e modella, afferma: "Unitevi a me, facciamo vedere quanto è importante per noi difendere i nostri fratelli animali, e quanto vogliamo che tutta la sperimentazione animale diventi solo un brutto ricordo del passato. Di' a tutti quelli che conosci com'è facile partecipare alla manifestazione on-line, e come direbbe Nancy Sinatra, 'Iniziare a camminare'!!!".

Brian May, chitarrista dei Queen, dice: "Gli esseri umani non hanno il diritto di abusare degli animali, per nessun motivo. Perché mai crediamo di essere così importanti? Se vogliamo definirci civilizzati, dobbiamo cambiare comportamento. Nessun animale dovrebbe mai essere sottoposto a umiliazioni e maltrattamenti, e ancora meno a una morte dolorosa, nel nome della scienza. Rendiamo storia passata questo comportamento disprezzabile."

Chrissie Hynde, chitarrista del gruppo rock The Pretenders, dichiara: "La sperimentazione animale non ha semplicemente senso nel 21esimo secolo. Causa sofferenza a milioni di animali, e non può certo essere definita scienza all'avanguardia. Migliaia di persone stanno ciber manifestando proprio adesso nella marcia Rendiamo la Sperimentazione Animale Storia Passata e io sono qui con loro, e saluto tutti! Smettiamo di riempire i laboratori di scimmie e di topi e usiamo i moderni metodi alternativi invece. Ci vediamo alla marcia!"

mercoledì 15 luglio 2009

Vegan London (e magari anche Madrid)

Tempo di vacanze e Londra è una meta molto frequentata in questi mesi. Per i veg in trasferta ottime notizie: a Londra non avrete mai e poi mai problemi nel trovare cibo decente. Sembra strano, ma è così. Se si vuole mangiare bene a Londra è bene andare nei locali vegetariani (e lo consiglio anche agli onnivori che non hanno il palato e lo stomaco avvezzi a fast-food e altre amenità). Lì non ci saranno sorprese e la cattiva fama del cibo inglese sarà solo un ricordo.Prima di partire intanto fate un salto su Veganlondon. Troverete ristoranti, alberghi, bed&breakfast dove un vegan si può trovare bello comodo e nutrito, senza timore di vedersi servire il bacon a colazione.
Inoltre, Mauro, un gentilissimo lettore, ci da qualche dritta veloce su alcuni posti dove mangiare che ha visitato di recente. Prendete nota, boyssssssss!

  • La catena Maoz, dove si mangiano falafel e insalate molto buone
  • Vital Organics, ampia scelta di portate vegan anche crudista
  • Beetroot, veg take away
  • Mildred, ristorantino da serata
  • Saf restaurant, un posto magnifico come il suo cibo
  • Food for Thought, molto semplice e buono [aggiungo io, storico locale londinese a Covent Garden, è lì da sempre...]
  • Fresh and Wild, insalate, pietanze pronte e supermarket bio, si raccomandano le zuppe
  • Wagamama restaurant, non è vegan ma hanno portate vegan nel menu e possono veganizzarne alcune, molto seri sull'argomento vegan e il personale è molto ben disposto.
Inoltre, nella zona di Camden Town - in particolare al mercato - non è difficile trovare anche banchi che vendono panini e piatti vegan, oltre a Inspiral Lounge, un localino molto carino con una bella vista proprio sul canale. Senza contare il gran numero di ristoranti indiani dove con un po' di attenzione (evitando il ghee e poco altro) si può mangiare ottimamente e sono un po' ovunque.

Ah, che nostalgia! E' proprio a Londra che io sono diventata vegetariana e proprio grazie ai ristorantini e ai fast-food veg che ho scoperto un mondo! Mentre tutti si abboffavano nei MacDonald e di fish&chips e tornavano in Italia ciccioni e unti, io mangiavo deliziosi pranzetti in questi localini, leggevo i libri che si trovavano spesso negli scaffali, facevo la spesa nei negozi talvolta annessi ai coffee bar veg. Se non fossi stata lì per quasi un anno, chissà quanto ci avrei messo qui in Italia a scoprire che si poteva vivere (molto meglio) senza sbranare animali. Se ne parlava talmente poco, per non parlare dei ristoranti (qui a Roma ancora oggi non ce ne saranno più di 3 o 4, in una città di più di tre milioni di abitanti, a Londra sono circa 150)
Scusate il momento di commozione (!), sigh....

E non dimenticate di fare visita a qualche negozio di scarpe vegan come BoBoheme o di prendere un treno fino a Brighton e fare un salto da Vegetarian Shoes. Fate scorta di scarpe per i mesi/anni a venire!
Esiste in commercio anche una guida ai luoghi veg di Londra, per chi ha intenzione di rimanerci un po' di tempo potrebbe essere utile.

Per concludere, Mauro ci da qualche dritta anche su Madrid. La Spagna è diventata lo spauracchio dei vegan dal momento che pare che laggiù si mangi carne anche a colazione e per merenda. Però se andate a Viva la vida troverete un buffet take away fantastico e mangerete come si deve anche al ristorante Vegaviana.

martedì 14 luglio 2009

Oggi sciopero contro il DDL Alfano


Il 14 luglio questo blog aderisce all’appello di Diritto alla Rete contro il Ddl Alfano che imbavaglia la Internet italiana.

lunedì 13 luglio 2009

Questioni di gusti

Di prima mattina apri il giornale, anzi, apri le pagine web del giornale e tanto per farsi venire un attacco di nausea, voltastomaco e chi più ne ha più ne metta, che cosa leggo?
Dei buoni consigli per la grigliata d'estate.
Ma che schifo!

A proposito, l'ultima volta che ho usato questo termine, anzi, un vezzeggiativo: "schifetto", è stato l'altro giorno su Facebook. Una mia amica ha postato la ricetta della carbonara vegan e io ho risposto che l'avrei sperimentata nei giorni seguenti. Esce fuori dal nulla una amica della mia amica che si stupisce che io non conosca già siffatta ricetta. Come se uno basta che sia veg per condensare tutto lo scibile culinario del mondo (mentre è pieno di onnivori che cucinano sempre la stessa sbobba per anni senza nessuna incursione in ricette nuove e sperimentazioni varie).
Alla mia risposta che la carbonara onnivora mi aveva sempre fatto "schifetto" (francamente, l'avrò mangiata due volte in vita mia, non amavo uova crude e pezzi di maiale neanche in tempi non sospetti), la ragazza mi si è rivoltata contro perchè non si dice che un cibo fa schifo, che è una questione di gusti, che c'è gente che muore di fame, etc.etc.

Allora, chiariamoci subito su un punto. La gente muore di fame perchè c'è gente che mangia anche la carbonara e che comunque mangia carne, formaggi & co. Vogliamo ricordare i danni economici provocati dagli allevamenti intensivi? Qualcuno ne è ancora all'oscuro o fa finta di non sapere? Se qualcuno vuol dare una ripassata all'argomento (niente paura, non dovete chiudere gli occhi, lo può e anzi lo dovrebbe vedere anche un bambino), si serva pure.

E ancora. Per me i pezzi di animali morti sono ripugnanti, come troverei ripugnante mangiare carne umana o ragni o cavallette o cani fritti. Semplicemente non lo considero cibo, come molti (dipende dall'area geografica) non considerano cibo le formiche, le giraffe, i serpenti. La ragazza di cui sopra si sarebbe senz'altro disgustata al pensiero di una pastasciutta condita con sugo di serpente e ragni abbrustoliti sopra. Se si parla di suini e bovini invece no, le aggradano molto. Fatto curioso, dal momento che un maiale o un vitello sono animali molto addomesticabili e intelligenti secondo la nostra personale e "umana" idea di intelligenza, animali con un'affettività riconoscibile a chiunque abbia avuto contatti non di forchetta e coltello con loro. Senz'altro più di ragni e cavallette.
La pasta con dentro i pezzi di un maiale vissuto ed ucciso in condizioni orribili e le mestruazioni di una gallina vissuta ed uccisa in condizioni orribili per me non è un piatto ghiotto di cui patire la mancanza.
Naturalmente sembrerà eccessivo tutto ciò a chi ha abitudini gastronomiche di questo tipo, ma sinceramente questo non è un problema mio. Non posso farci niente. Il fatto che sia una maggioranza a nutrirsi in tal fatta non mi fa per niente venire voglia di uniformarmi e unirmi al desco con simpatia. Anzi, e non lo dico per snobismo intellettuale.

Quindi, ribadisco, certi piatti macabri come carbonara, grigliate di animali & co. fanno schifo e non mangiarli comporta dare una mano in più a chi di fame muore. Per non parlar degli animali. Amen.

domenica 12 luglio 2009

Voglio i Veggie brothers

E ci risiamo. Mi tocca invidiare gli americani. Ma guarda te. Ora ne scopro un'altra. Mettiamo una sera, uno torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro, magari hai voglia solo di buttarti sul divano con un buon film davanti e non ti va di cucinare. Che fai? Ti prepari un panino, direte voi. No, quelli laggiù fanno di meglio, chiamano i VeggieBrothers.
VeggieBrothers.com è un ristorante on line che fornisce la versione vegan dei più amati piatti tipici americani. Più di 40 ricette tra zuppe, antipasti, primi, secondi in tre differenti "formati" (si sa, gli americani sono dei mangioni, prenderanno tutti la Large?!? In realtà esistono i formati per singles e per famiglie di più persone....).

Piatti come Tofu Scalloppini, Seitan Ribs e Soy Chicken Cacciatore vengono recapitati congelati alla vostra porta, basta metterli nel microonde o scongelarli con i metodi tradizionali (forno & co.). Oltretutto i prezzi sono convenienti e in tempi di crisi, più che mai sentita anche negli States, è un lusso che ci si può permettere, cibo di buona qualità a casa propria come se si andasse al ristorante. Basta riempire il freezer di queste cenette per non dover neanche aspettare la consegna.
Scommettiamo che se qualcuno avesse un'idea del genere qui in Italia, non so, a Roma ad esempio, i prezzi sarebbero ridicolmente alti? Che sarebbe il solito vezzo radical-chic per gli happy few del centro storico? Che un piatto di scaloppine di seitan te le farebbero pagare 12 euro? Bah.

venerdì 3 luglio 2009

Con la testa tra le nuvole

Il District Consumer Disputes Redressal Forum ha costretto la Malaysian Airlines a pagare 7,500 rupie come indennizzo dopo essere stata reputata colpevole di aver servito pollo ad un passeggero vegetariano.
Era il 26 settembre 2008 quando il sig. Manu Khosla, insieme ai suoi sette amici, è salito a bordo di un aereo della Malaysian Airlines a Kuala Lumpur per dirigersi a New Delhi. Nonostante avesse chiaramente espresso la sua preferenza per una pasto vegetariano, il personale di volo gli ha propinato un pasto carnivoro a base di pollo.
E' sulla base di una lettera di scuse inviata dalla Malaysian Airlines, dove si palesa la loro negligenza, che il passeggero Khosla si è rivolto all'associazione dei consumatori.

Nella sua risposta, la linea area malese sostiene che il passeggero non aveva fatto richiesta dell'opzione pasto al momento della prenotazione. In quel caso, sarebbe stata riportata sul biglietto aereo e sarebbe stato più semplice rispondere alle sue esigenze. Invece, nonostante avesse espresso il suo desiderio al personale di bordo una volta salito sull'aereo, le hostess lo hanno servito diversamente. Tant'è, che alla fine le Airlines hanno dovuto comunque pagare un indennizzo.

Morale: quando partite in aereo, chiedete un pasto veg al momento della prenotazione, altrimenti potreste incorrere in incidenti come questo, e magari senza neanche indennizzo. Qualcuno ha esperienze di pasti vegan in aereo? Come è andata?

Se volete sbirciare nei vassoi delle compagnie aeree di tutto il mondo e leggere le recensioni di chi ha viaggiato prima di voi, andate su www.airlinemeals.net/. Alla voce Special meals troverete anche esempi di pasti vegan, non molto appetibili a giudicare da foto e recensioni, ma... sempre meglio che niente e sempre meglio di un pollo.

giovedì 2 luglio 2009

Vegan del mese: Francesco

Questo mese vi presento Francesco, 30 anni, vegetariano da 5 anni e vegan da 2, insegnante precario di diritto. Ho conosciuto Francesco attraverso le pagine di questo blog. Forse l'aspetto più interessante e divertente dello scrivere un blog è proprio questo: si conoscono persone nuove, si suppone con interessi condivisi, si scambiano opinioni con persone con le quali altrimenti non si verrebbe mai in contatto. Si discute animatamente, anche, e va bene così.

Con Francesco abbiamo cominciato a scriverci sugli argomenti che ci stanno più a cuore e mi ha incuriosito. Così eccolo qui, seppure un po' reticente e poco incline a mettersi in mostra. Ma ci sono riuscita, quando gli ho ricordato che non siamo qui a far le veline ma a mostrare come siamo noi veg, tutti diversi ma accumunati dal nostro stile di vita, e che è interessante per tutti noi (per me sicuramente) e per chi veg ancora non è conoscerci e fare quattro chiacchere sulle motivazioni che ci hanno spinto un giorno a cambiare e non solo.

Francesco ha iniziato gradualmente a cambiare modo di alimentarsi, sostanzialmente all'inizio per motivi salutistici. Si è trovato a mangiare sempre meno carne poi sempre meno pesce ed infine ad eliminare anche i latticini, che non andavano proprio più giù. A poco a poco ha sostituito tutto ciò con cereali non lavorati (miglio, farro, kamut), frutta fresca e secca, e verdura.
Fino a 16 anni soffriva spesso di forti mal di testa. Man mano che col tempo diminuiva il consumo di carne questo problema si è sempre più ridotto e infine è praticamente sparito, soprattutto da quando, da vegan, ha cominciato a consumare poco i prodotti industriali che con conservanti e additivi avevano probabilmente influito in passato. Oggi nella sua alimentazione, tendente sempre di più al crudismo, sono preponderanti frutta e verdura sui cereali.

Ci sono stati degli eventi particolari che ti hanno spinto a passare a vegan, oltre gli aspetti salutistici?
Ho partecipato ad alcune feste organizzate da associazioni vegan. Lì ho visto foto di allevamenti intensivi e di animali usati per esperimenti. Sono sempre stato pacifista e contrario a vivisezioni esperimenti su animali, il loro sfruttamento, etc.

Hai avuto problemi in famiglia da questo punto di vista? Come vivono il cambiamento di alimentazione a casa?
Non sono diventato veg da un giorno all'altro, quindi i miei non ne hanno risentito, tanto più che loro hanno il colesterolo alto, comunque negli ultimi 7 anni avevano ridotto il consumo di carne e latticini. Quindi loro un pasto veg al giorno lo fanno e va bene anche per me. Per il resto mi autogestisco tra crudismo e cucino qualcosa ma poco (N.d.A. Ma questi uomini! Devono imparare a cucinare! A meno, certo, che non siano crudisti...).

Come sono cambiati i rapporti con gli amici dopo il passaggio a vegan, hai avuto dei disagi?
Devo dire che non ho trovato moltissimi problemi con gli altri anche perché se non mi trovo in un ambiente che non vede di buon occhio le alterità, di solito mi allontano. Forse sarebbe meglio restare e mostrare che non ci sono poi molte differenze e che i veg di oggi sono i carnivori di ieri. Però spesso la scorza altrui è più forte di ogni pensiero alternativo. Forse non può che essere così, almeno in certi ambienti. Comunque gli amici veri sono quelli che rispettano le tue scelte e le vivono come una cosa normale.
Ho alcuni amici non vegani che però devo dire hanno l'intelligenza di considerare che la loro è una scelta e non la verità. Ed anche loro ultimamente hanno limitato il consumo di carne, anche se il vile insaccato è sempre lì a tentarli. In prospettiva penso che sarebbe importante cercare uno stile di vita più sostenibile per la salute dell'uomo e per quella del pianeta e degli altri esseri che lo abitano, le cose vanno di pari passo.

Come ti piacerebbe vivere, hai un'ideale di casa o di luogo dove stare?
Mi sembra intelligente la scelta che fanno alcuni di costituire un ecovillaggio. Anch'io preferirei vivere più a contatto con la natura, sarebbe sicuramente una vita migliore, però mi sembra che ci voglia tempo per riuscirci, una strada lunga da percorrere. Ora ad esempio non ho animali perchè in un appartamento penso che soffrirebbero...

Hai mai pensato di fare attivismo per gli animali?
Ultimamente ho iniziato a interessarmi alle attività degli animalisti che organizzano il Veganch'io, però mi sembra che soprattutto dalle mie parti sia difficile a causa della grettezza e dell'ignoranza dei più. Comunque è giusto far girare le informazioni ed in questo senso cerco di fare qualcosa, ma magari in situazioni più "informali".

Sapendo quanto Francesco sia schivo, considero un regalo la sua disponibilità a raccontarsi qui, e lo apprezzo molto. Continua a segnalarmi news interessanti, caro amico, ho bisogno della collaborazione di chi è curioso come te, siamo qui per condividere le nostre scoperte e le nostre riflessioni. E se non possiamo farlo con i nostri vicini di casa (a meno che non si viva in un ecovillaggio!!), beh... noi siamo qui.

mercoledì 1 luglio 2009

Magic mushrooms

Notizia fresca fresca, di circa una settimana fa. Il numero del 24 giugno del Journal of Agricultural and Food Chemistry contiene una eccitante rivelazione per chi è in cerca di una fonte vegetale sicura di vitamina B12.
I ricercatori australiani del College of Health and Science, University of Western Sydney, hanno pubblicato questo studio: "Vitamin B-12 Is the Active Corrinoid Produced in Cultivated White Button Mushrooms".
Gli scienziati scrivono che in base all'analisi della vitamina B12 trovata nei funghi (in particolare nel tipo "White Button", i semplici funghi coltivati) appena colti si può sostenere che la B12 in essi rintracciata è dell'identico tipo di quella contenuta nella carne, nel fegato, nel salmone, nelle uova e nel latte. I risultati della ricerca suggeriscono che si può beneficiare del consumo di funghi per aumentare l'introito di questa preziosa vitamina nella propria dieta.

E ci risiamo con la questione integratori sì, integratori no. Ne avevamo già parlato anche in un post precedente. Certo, questa fonte fresca ed economica di B12 che si trova oltretutto in qualsiasi supermercato è assai attraente. Oltretutto questi benedetti funghetti pare facciano bene per un sacco di altre cose.

E dire che io li mangiavo solo perchè mi piacevano!