Zeila d'altronde proviene da una famiglia di artisti: il nonno era scultore, lo zio scultore e pittore, la mamma e le sue sorelle hanno sempre amato dipingere. Lei disegna da quando ero piccola e i suoi dipinti ad olio sono stati esposti in alcune mostre a Dublino, dove ha vissuto per 5 anni. Ha iniziato a studiare fashion perchè ama disegnare e "creare nuove forme, sperimentare colori, dare vita ai sogni strambi e alle fantasie che mi passano per la testa".
A Dublino ha frequentato la Grafton Academy of dress designing (corso di pattern and dress making design, oltre ad un corso di portfolio). Ora, da Stoccolma dove vive da un anno, sta frequentando il corso on line di Milan fashion campus, manca solo l'esame finale, dopodichè si iscriverà ad un master di fashion.
Da quando vive a Stoccolma Zeila ha iniziato ad occuparsi anche di importazione di abbigliamento italiano in Scandinavia. L'occasione si è presentata subito come un modo per rimanere a contatto con l'ambiente, ma quando Zeila si è ritrovata davanti tutte quelle brochures da mostrare alle ditte svedesi c'è stato subito un intoppo...
Da quando vive a Stoccolma Zeila ha iniziato ad occuparsi anche di importazione di abbigliamento italiano in Scandinavia. L'occasione si è presentata subito come un modo per rimanere a contatto con l'ambiente, ma quando Zeila si è ritrovata davanti tutte quelle brochures da mostrare alle ditte svedesi c'è stato subito un intoppo...
Quei cataloghi mostravano pellicce, pelle, cuoio. Zeila non era ancora veg ma di fronte a tutte quelle modelle ricoperte di pelo animale, con la descrizione degli animali da cui provenivano (volpi, castori, scoiattoli, etc.) ha provato un senso di disagio, di straniamento, se li è sentiti addosso quegli animali, morti, pieni di sangue...
Fino ad allora non aveva mai associato la carne alla morte della mucca, come racconta lei:
"La mia mente selezionava solo la mucca, bella da vedere, e la carne buona da mangiare, ma non si soffermava mai al passaggio da mucca a carne, non mi sono mai soffermata a pensare al macello. Se io ho abbracciato la scelta vegana da adulta allora vuol dire che tante altre persone possono farlo, vuol dire che ci sono altre anime sensibili che necessitano solo di essere informate, di conoscere, di sapere come stanno le cose..."
"La mia mente selezionava solo la mucca, bella da vedere, e la carne buona da mangiare, ma non si soffermava mai al passaggio da mucca a carne, non mi sono mai soffermata a pensare al macello. Se io ho abbracciato la scelta vegana da adulta allora vuol dire che tante altre persone possono farlo, vuol dire che ci sono altre anime sensibili che necessitano solo di essere informate, di conoscere, di sapere come stanno le cose..."
E con la moda, come la mettiamo?
"Se si e' delle persone creative cosi come dovrebbero essere gli stilisti, il fatto di non usare animali non dovrebbe essere un ostacolo anzi, un motivo in piu per creare, sperimentare, dare vita a nuovi tessuti e forme, a un nuovo stile di vita. La mia idea e' quella di reinventare la moda, di portare avanti l'idea che sei una persona cool perche' ami e proteggi gli animali e non perche ti puoi permettere il cappottone di pelliccia.
Io vorrei capovolgere il concetto di tessuto pregiato. Si e' sempre parlato di seta, cashmere come di tessuti pregiati... ecco, io vorrei che i tessuti pregiati diventassero i tessuti high tech.
Chi oggi vuol mostrare che si puo' permetttere un determinato capo spende migliaia di euro per una borsa in pelle o un cappotto di renna e invece dovrebbe essere il contrario, dovrebbe dare l'esempio e scegliere materiali vegetali o sintetici.
Io vorrei capovolgere il concetto di tessuto pregiato. Si e' sempre parlato di seta, cashmere come di tessuti pregiati... ecco, io vorrei che i tessuti pregiati diventassero i tessuti high tech.
Chi oggi vuol mostrare che si puo' permetttere un determinato capo spende migliaia di euro per una borsa in pelle o un cappotto di renna e invece dovrebbe essere il contrario, dovrebbe dare l'esempio e scegliere materiali vegetali o sintetici.
Non si puo' nel 2008 essere trendy e sfoggiare capi che vengono dalla sofferenza degli animali, l'essere umano si sta evolvendo e allora siamo coerenti con questa evoluzione e pensiamo da esseri evoluti, non da primitivi.
L'opinione generale vede i vegani come dei monaci, come persone semplici,a cui non interessa andare vestiti bene. E' un po come con il cibo, si pensa che, perche si e' vegani, si debba mangiare solo pasta e pomodoro e non ci si possa permettere un certo lusso in cucina.
E invece in cucina i vegani di cose elaborate ne mangiano parecchie! e cosi vorrei che accadesse con la moda... Oggi tutti amano portare una maglietta firmata o con un brand conosciuto. A me piacerebbe diventare il brand dei vegani, una stilista che usa solo ed esclusivamente materiali non animali, senza tralasciare ovviamente l'attenzione al fair trade e alla moda quanto piu naturale possibile.
Penso che i vestiti siano uno strumento di comunicazione e se, un onnivoro vede una maglietta con su scritto veganfashion e si chiede cosa possa essere questa moda vegana...Beh, sarebbe un bel modo di far passare il messaggio vegan alla gente!"
Come poteva Zeila non essere una Vegan del Mese? Le auguriamo di proseguire nel suo percorso di ricerca e di lavoro, abbiamo bisogno di persone come lei.
Seguiremo i suoi lavori anche da questo blog. Zeila, rimani con noi.
L'opinione generale vede i vegani come dei monaci, come persone semplici,a cui non interessa andare vestiti bene. E' un po come con il cibo, si pensa che, perche si e' vegani, si debba mangiare solo pasta e pomodoro e non ci si possa permettere un certo lusso in cucina.
E invece in cucina i vegani di cose elaborate ne mangiano parecchie! e cosi vorrei che accadesse con la moda... Oggi tutti amano portare una maglietta firmata o con un brand conosciuto. A me piacerebbe diventare il brand dei vegani, una stilista che usa solo ed esclusivamente materiali non animali, senza tralasciare ovviamente l'attenzione al fair trade e alla moda quanto piu naturale possibile.
Penso che i vestiti siano uno strumento di comunicazione e se, un onnivoro vede una maglietta con su scritto veganfashion e si chiede cosa possa essere questa moda vegana...Beh, sarebbe un bel modo di far passare il messaggio vegan alla gente!"
Come poteva Zeila non essere una Vegan del Mese? Le auguriamo di proseguire nel suo percorso di ricerca e di lavoro, abbiamo bisogno di persone come lei.
Seguiremo i suoi lavori anche da questo blog. Zeila, rimani con noi.
1 commento:
Mi piace il progetto del suo sito. :)
Brava Zeila ^^
Posta un commento