giovedì 28 maggio 2009

Pareri autorevoli o meno

Qual è la prima cosa che vi viene in mente leggendo che una ricerca scientifica è stata effettuata al Karolinska Institute?

a) Suona come di lingua polacca, e la Polonia non è certo l'epicentro della scienza
b) Karolinska Institute? Hanno fatto delle ricerche in una prigione lituana?
c) Karolinska Institute? E' il posto dove vengono celebrati ogni anno i premi Nobel?

La risposta corretta è la C.

Il Karolinska Institute di Stoccolma è uno dei centri medici universitari più rinomati al mondo e non è un caso che proprio qui avvengano ogni anno le premiazioni dei Nobel. Insomma, non è propriamente il CEPU, tanto per intenderci. L'istituto fu fondato nel 1810 e rappresenta il centro europeo per eccellenza della ricerca scientifica.

Il 20 maggio di quest'anno la rivista scientifica Epidemiology (Epidemiology. 2009 May;20(3):355-60) facente capo al suddetto istituto ci riferisce che un gruppo di scienziati affiliati al Karolinska Institute ha esaminato 26.556 uomini finlandesi, nessuno dei quali aveva una storia di infarti. Durante un periodo di osservazione di circa 13 anni, i ricercatori hanno potuto osservare 2702 ictus cerebrali, 383 emorragie intracerebrali, 196 casi di emorragia subaracnoide. I risultati della ricerca suggeriscono che l'assunzione di alcuni latticini in particolare sia associato al rischio di malattie cardiovascolari.

Naturalmente, l'industria lattiera statunitense sostiene invece che il consumo di latte e yogurt sia piuttosto associato ad un ridotto rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione. E c'è da scommetterci che la gente creda più a loro che a quelli del Karolinska.

A proposito, nella rubrica Salute de La Stampa del 22 maggio e' stato pubblicato un articolo dal titolo "Il latte combatte le malattie cardiovascolari". Vi riporto il commento da parte di AgireOraNetwork e un invito a scrivere per protestare. Mai sentito parlare di conflitto di interessi?!

L'articolo riporta i risultati di una ricerca condotta in Australia *sui topi* secondo cui il latte "contiene un composto in grado di combattere la cosiddetta sindrome metabolica". Questa "sindrome metabolica" altro non e' che una concomitanza di fattori di rischio e patologie preesistenti (sedentarieta', obesita', ipertensione, ipercolesterolemia, ecc.) che comportano un elevato rischio cardiovascolare.

L'articolo, oltre a non fare cenno al fatto che proprio il latte e i suoi derivati, e in genere il consumo di prodotti di origine animale, sono all'origine di questi rischi per la salute, conclude affermando che "una nuova speranza" per questi malati potrebbe venire proprio "dal latte".
A patto che i "malati" non siano affatto tali, ma siano topi cui sono stati indotti solo i sintomi della malattia e non certo la malattia vera, aggiungiamo noi...

C'e' una lista infinita di "scoperte" di questo genere ottenute a prezzo della vita e della sofferenza di milioni di animali che non hanno poi portato alcun beneficio alla salute umana (ma anzi danno, come in questo caso).

Peccato poi che il giornalista, nel riportare la notizia, non si sia "accorto" che il "Victoria’s Department of Primary Industries (DPI) and MG Nutritionals" di Sidney, l'istituto che ha promosso la ricerca, altro non e' che una divisione del Murray Goulburn Cooperative Co Ltd, che, come scritto sul loro sito - http://www.mgc.com.au/profile/index.asp - e' la maggiore azienda di trasformazione del latte dell'Australia (col 35% della produzione nazionale)... Oh, che fatalita'! Guarda caso i produttori di latte che dimostrano "scientificamente" che il latte fa bene (ai topi).

Scrivete anche solo poche righe al giornale, senza inutili insulti, ricordando che la "sindrome metabolica" si combatte sicuramente meglio non assumendo latte, e che la sperimentazione animale e' inattendibile e puo' essere facilmente piegata ad interessi di parte, come e' appunto accaduto anche questa volta. Per scrivere alla redazione de La Stampa: lettere@lastampa.it

6 commenti:

Fra ha detto...

Proprio oggi in una libreria, sfogliando un libro sull'aloe, ho letto un paragrafo in cui si parlava del rischio di tumore alla mammella dovuto al consumo di latte e derivati, si parlava anche di un virus. Non so se hai già scrito qualcosa al riguardo, comunque cercherò info. Si diceva che in Oriente si consuma pochissimo latte ed i casi di tumori simili sono pochi e che lì usano soia fermentata in sostituzione. Tra l'altro diceva che questo tumore sia diffuso nelle mucche. Questo si aggiungerebbe all'osteoporosi e alle malattie cardiovascolari.

Ariel ha detto...

Grazie Fra! effettivamente so di questa cosa, ma non mi pare ne abbiamo parlato diffusamente qui...se trovi altro, mandami che ti pubblico volentieri, provo anche io a fare una ricerca nei prossimi giorni

che libro era sull'aloe? che si dice? pensa che avevo in mente proprio stamattina di fare una ricerca sull'aloe...

Noel ha detto...

Oggi a pranzo ho detto a dei colleghi della mia scelta di essere vegan da un mese e mezzo circa....ecco una risposta: "ma tra un po' rinuncerai anche alla f...a?"
Difficile far capire che x me è stata una conquista... (per entrambe le cose!)
:)

Ariel ha detto...

uuuuh Noel, che buffoni! lasciagli tempo, a 50 anni se ne riparla su chi rinuncia sia a una cosa che all'altra, quando si troveranno con ipertensione, colesterolo alle stelle e magari una punta di diabete... c'è poco da fare i gradassi! ;-)

lasciali perdere, poverini, si sentiranno destabilizzati e poi...non raccontargli più niente, se non se seriamente incuriositi
(Marina Berati docet! v. il suo libro "Diventa vegan in 10 mosse")

un abbraccio

Fra ha detto...

Carissima editrice, certamente, se trovo qualcosa sarai la prima a saperlo.
Il libro è "Aloe la pianta che cura", parla degli usi dell'aloe il cui gel dentro le sue gosse foglie, usato come succo, aiuta in varie patologie (anche l'obesità, pare che ci siano miglioramenti in chi la usa, l'ho cercato apposta visto che lo spettro della signora col sondino ormai aleggia in questo blog). Ciao.

http://www.ibs.it/code/9788844028527/ledwon-liane-m/aloe-pianta-che.html

Ariel ha detto...

interessante...io ogni tanto lo prendo l'aloe ma in formato pastiglioni perchè se no me lo dimentico, e poi uso creme, saponi, balsamo, etc. all'aloe all'80%
ma non ricordo più bene le proprietà, avevo letto qualcosa anni fa...
cmq, è vero, lo spettro della signora! anche oggi l'abbiamo intravista nei corridoi, è ormai il mio fantasma personale!