Tant'è che alla fine la PETA ci ha rinunciato e ha rilanciato con un'altra campagna pubblicitaria in sostegno della dieta veg:
Naturalmente non tutti i veg(etari)ani sono magri ma è stato provato che in media lo sono senz'altro più degli onnivori. Una dieta sbilanciata è possibile per entrambe le categorie di persone ma in linea di massima un veg è più consapevole, più informato, più attento e rispettoso dell'ambiente e di se stesso. Difficilmente potrà riempire il carrello del supermercato con tutte quelle porcherie che normalmente vengono acquistate da una famiglia-tipo. Me ne rendo conto tutte le volte che vado a fare la spesa. La gente lamenta prezzi sempre più alti ma intanto riempie le proprie borse di cibi totalmente inutili (dalle merendine ai "piatti pronti" a un'infinità di pastrocchi di cui si può fare assolutamente a meno). Spende tanto per nulla. Anzi, spende tanto per peggiorare la propria salute.
Go veg!
9 commenti:
Molto meglio la prima foto, ne farò buon uso, la spedisco in giro e la condivido pure su FB.
Anche solo da vegetariano, anch'io mangiavo ancora un sacco di schifezze inutili, merendine e dolci di tutti i tipi per esempio.
Ora che non ne mangio praticamente più non ne sento assolutamente la mancanza. L'unica schifezza a cui non posso rinunciare sono le patatine...sai, come diceva la pubblicità di una famosa marca italiana..."la patata tira" :D
anche io anche io! le patatine fritte sono una mia...ahem...debolezza, magari accompagnate da una birretta
ma nn mangiando altre schifezze, come dire, ce lo possiamo permettere!!!
Io sono cicciotta! Non mangio le schifezze ma sono cicciotta ugualmente, conosco gente che mangia schifezze tutto il giorno e si abbuffa di carne ed è perfettamente in linea!
La pubblicità della Peta non mi offende, ci mancherebbe, adoro le balene, però bisogna stare attenti a non incrementare la discriminazione che c'è già verso le persone in sovrappeso, così si crea solo odio e divisioni assurde!
Dovremmo essere tutti un pò più tolleranti verso la divesità!
Adoro essere vegetariana, non me ne frega niente di non essere magra ( per me sarebbe un sacrificio assurdo, per perdere un chilo mi ci vogliono 3 mesi di fame!), penso di essere sana visto che mangio cibi sani ( le patatine me le mangio anch'io..) il resto credo che importi poco, vivo rispettando gli altri e con gioia, se vengo paragonata ad una balena... pazienza!
Penso che la campagna della Peta sia rivolta alle persone obese e negli USA che ne sono a bizzeffe.
Essere cicciotta o in sovrappeso è diverso da essere obesi. Conosco tanti ragazzi che preferiscono le ragazze rotonde a quelle magre, molti quadri antichi ritraggono donne cicciotte e mai donne magre perchè era un canone di bellezza di quei tempi.
esatto, amici, qui stiamo parlando di grandi obesi, qui in Italia ancora non ce ne sono praticamente, anche se i nostri bambini sono i più obesi d'Europa (dunque i futuri grandi obesi di domani)... lì si parla di 200-250 kg a persona, è più che essere cicciotti!!
Però non è che paragonando un obeso ad una balena lo convinciamo a diventare vegan, lo umiliamo e lo deridiamo, lo allontaniamo! Come può una persona avvicinarsi ad un mondo nel quale verrebbe disprezzata? Un obeso sa bene cosa non deve mangiare, che rischia la salute e tutto il resto ma probabilmente non riesce a smettere di mangiare. Io dico solo che per convincere qualcuno a diventare vegan bisognerebbe insistere sui motivi etici, non c'è altro che tenga!
Quello che non capisco è: dove starebbe l'offesa nell'essere paragonati ad una balena? Non c'è niente di più specista che considerare offensivi i paragoni con gli animali. L'antispecismo, come ogni altra lotta, parte dal linguaggio. Mi stupisce dunque che alcuni vegetariani o vegani si siano sentiti ingiuriati.
Chi si offende quando gli dicono "cane" o "porco", così come "negro" o "frocio" non è troppo diverso dall'offensore razzista: è segno che anche per l'insultato i termini identificativi di diversa specie animale, etnia o preferenze sessuali che siano rappresentano un'ingiuria e che dunque essere una balena, un nero od un omosessuale è qualcosa di sbagliato e degradante.
P.S. Ora che rileggo l'articolo, spero sia superfluo sottolineare che considero deprecabili gli aggettivi dispregiativi quali negro o frocio, no? Fammi specificare, va', che non si sa mai: intendo dire: se esco di casa e mi dicono frocio o porco, mi viene da ridere di chi usa la parola frocio e rimango interdetto per il fatto che non mi spiego cosa ci sia di brutto o di male in un porco. Dunque non me la prendo.
In effetti il paragone dell'appellativo animalesco regge di più con i termini non dispregiativi quale omosessuale.
Quindi: mi dicono che sono come un omosessuale. E allora? Allo stesso modo, mi dicono che sono come un cinghiale. Embè?
Ecco, ora sto più tranquillo. Ho sempre il terrore del fraintendimento :-D
Per Claudio: si capisce, si capisce che vuoi dire. In ogni caso, non sono tanto i veg che si sono sentiti offesi quanto gli onnivori sovrappeso, se ho capito bene...
Per Samantha: PETA fa spesso delle campagne pubblicitarie choc, provocatorie, tanto per smuovere un po' le acque. Discutibili, soprattutto quando insistono col nudo femminile, ma senz'altro sono quelli che riescono a far parlare di più l'opinione pubblica. E' vero che forse non si attirano i grassotti a diventare veg, però forse è proprio quella la chiave del loro problema, smettere di piangersi addosso e informarsi, in genere sono eccezionalmente lamentosi riguardo al loro status senza per questo prendere in mano la loro vita...
Per quanto mi riguarda credo nella sobrietà del vivere, non amo gli eccessi ne' nel mangiare ne' in altro, credo che sia nostro dovere e nostro piacere vivere consapevolmente. Apprezzo un buon piatto, non amo mangiare tanto per riempirmi la pancia ma proprio per assaporare gusti e profumi. Ciò non toglie che la consapevolezza di essere fortunata e poter mangiare tutti i giorni fa sì che l'abboffata mi disgusti non tanto psicologicamente e/o fisicamente, quanto..."socialmente"
Posta un commento