sabato 20 febbraio 2010

Non la compro più

Avete presente l'insalata pronta venduta in busta nei supermercati? Chi di noi non l'ha mai comprata? Nonostante si legga sulla confezione che sia prelavata e "sterilizzata" e attragga i consumatori proprio perchè viene considerata un prodotto sicuro, c'è qualcosa che non va come dovrebbe. Il Consumer Reports statunitense ha appena pubblicato un'indagine che ci rivela che il 39% dell'insalata in busta contiene "batteri che normalmente sono indicatori di cattiva igiene e contaminazione fecale".

Tracce di cacca nella vostra insalatina?! Ahem... Si tratta proprio di batteri che di solito, anche se non necessariamente, si formano nelle feci. Ecco cosa hanno riportato quelli di Consumer Reports:

Several industry experts we consulted suggested that for leafy greens, an unacceptable level of total coliforms or enterococcus is 10,000 or more colony forming units per gram (CFU/g) or a comparable estimate. In our tests, 39 percent of samples exceeded that level for total coliforms and 23 percent for enterococcus.

In effetti se un prodotto contiene batteri coliformi non è che si trovino propriamente delle feci nella vostra insalata, ma certamente la presenza di un alto livello di questi batteri può significare una qualche sorta di contaminazione fecale o comunque scarse pratiche igieniche nel confezionamento.

Nello studio in oggetto non si è registrato un alto livello di batteri in una marca particolare di insalata bensì in tutte quelle in commercio, la storia è sempre la stessa, non ci sono sostanziali differenze.

Insomma, certamente fa comodo non dover lavare la lattuga e il soncino ma ripensandoci mi è passata la voglia. Dall'anno scorso il nostro orto di casa produce in continuazione vari tipi di insalata, anche d'inverno dal momento in cui abbiamo costruito una serra sulle piantine, e si mangia quella. E poi quella in busta costa davvero troppo rispetto a un bel cespo di insalata comprato al mercato e in fondo si è sempre fatto così, prima.


5 commenti:

Noel ha detto...

Tra l'altro il prezzo dell'insalata già lavata è assurdo ed è uno spreco immane di plastica.
Ho scoperto le contaminazioni fecali guardando Fast Food Nation. L'ho fatto vedere anche a chi mangia hamburger e continuano tranquillamente a mandar giù carne diciamo "condita" come se nulla fosse.. che schifo!

lallabel ha detto...

si infatti c'è una questione anche di imballaggi da tenere in considerazione...davvero da evitare!
tempo fa a striscia c'era stato un servizio proprio su questa cosa, dove si rimarcava appunto che ci sono meno germi in un paio di slip usati!
ma ci pensate?
ariel...i cosiddetti che citi tu fanno gli schifosini anche per molto meno!da non crederci...

Unknown ha detto...

mammamia e non si puo'mai stare tranquilli!!!!!!!!!!! quando torno dal lavoro solo alle 20.30 ,apro quella busta di invitante insalata e penso smpre "che bello neanche devo lavarla!"..senza sapere che sto mangiando cacca!!! vero che costa e cosi' ripristino centrifuga lavainsalata e vai con lattuga e rucola a mazzetti. ma è sicuro proprio tutte le marche? datemi una speranza , non ho l'orto in balcone purtroppo!

Anonimo ha detto...

All'università (ho fatto tecniche erboristiche)un mio prof ci disse che l'insalatina in busta contiene anche gas, mi pare freon. E' per quello che rimane bella verde, ed è sempre per quello che le buste sono così...gonfie.
Provate a mettere dell'insalatina lavata in una busta di plastica, dopo un giorno si ammoscia tutta!
Il freon viene messo come conservante.

Anche io ho l'orto, e adesso che è troppo freddo e ho solo radicchio l'insalata la predo al GAS oppure biologica.

Ariel ha detto...

pure il freon!!! grazie Edera della pessima notizia...

hai provato a costruire una piccola serra? noi abbiamo insalata, radicchio,cicoria, finocchi in grandi vasi in muratura sopraelevati (per salvare le piantine dai nostri cagnoni che saltano sopra tutto) e con legno e copertura plastica si è costruita una serra che copre tutto e l'insalata è stata disponibile quasi tutto l'inverno!