martedì 25 agosto 2009

Vogue docet

Iniziamo con una news estiva dal mondo effimero ma terribilmente influente della moda. Anche nella redazione di Vogue si sono accorti che qualcosa sta cambiando. L'11 agosto è stato pubblicato un articolo che parla delle calzature prodotte senza utilizzare prodotti di origine animale come il cuoio, argomento balzato alla ribalta a maggior ragione da quando iniziano a diffondersi sempre più frequentemente notizie come questa.
Chi è più attento e consapevole rispetto alle questioni ambientali e animaliste sa già bene di che si tratta, ma è importante che se ne parli sempre di più e anche in ambienti più eterogenei, affinchè l'informazione arrivi sotto gli occhi di un sempre maggiore numero di persone. Molti non sanno e quando infine vengono informati prendono decisioni importanti.
Così in questo numero di Vogue on line si parla di stiliste come Stella McCartney, di OlsenHaus, di NeuAura e dell'attrice Natalie Portman (stilista di una linea di scarpe per la griffe Te Casan) e di siti come fashion-conscience.com che vendono questo tipo di prodotti. E ancora delle scarpe in gomma riciclata Melissa, marchio a cui collabora la nota stilista inglese Vivienne Westwood.

Insomma anche la stampa "ufficiale" comincia a guardarsi intorno. Noi ce ne eravamo già accorti da un pezzo di questo nuovo corso. Chi non conosce ancora stilEtico.com????

5 commenti:

Giorgia ha detto...

vero vero, come se i veg devono vestirsi necessariamente da "alternativi"! non sempre è così! a proposito, a te e al tuo team ti manderò una bella recensione...w stella mc carthy! ;-)

Giorgia ha detto...

e comunque era ora che anche un giornale di moda si decidesse a scrivere un articolo del genere. Pensa che volevo scrivere a delle riviste tipo glamour o vanity fair chiedendolo...

Noel ha detto...

Purtroppo i produttori italiani non ci dentono da st'orecchio....e nonostante vivo in Italia che è uno dei più grandi produttori di scarpe...sono quasi costretto ad ordinarle dall'estero.
So' triste :(

Noel ha detto...

ma che vuol dire "non ci dentono"??!??
Scusa Ariel....però non è possibile scrivere un commento e poi come "verifica parola" il blog mi chiede di digitare "poppe"...eh!
:D

Ariel ha detto...

oh oh Noel! forse il sistema legge nell'incoscio di chi scrive, chissà che ti passa per la testa, benedetto ragazzo!

allora, secondo me in Italia c'è meno scelta di scarpe vegan anche a causa della tradizione come secolari produttori di scarpe (in cuoio)
mentre ormai molti produttori di scarpe veg all'estero fanno fare le loro calzature crueltyfree da artigiani italiani, noi invece continuiamo a perpetuare la tradizione

questo mi pare l'andazzo, più o meno

però noi, voi...scriviamo ai giornali di moda, alle marche più conosciute (ormai tutti hanno un sito e un servizio clienti), rompiamo le scatole, facciamo capire che c'è un mercato

io ogni volta che vado in un negozio di scarpe ormai mi presento come inviato di stilEtico e faccio capire che saremmo pronti a pubblicizzarli se vendessero prodotti diversi e li invito a vedere i numeri delle persone che in pochi mesi si sono collegati su stilEtico e l'interesse che c'è...