Il sito statunitense What's on My Food parla di pesticidi. Pesticidi che mangiamo tutti i giorni sul nostro cibo, che rimangono anche dopo che lo abbiamo lavato, che rimangono nel nostro corpo per anni e anni, per non parlare dell'ambiente in cui si diffondono. I dati sono riferiti alla realtà statunitense, alcuni pesticidi da loro ammessi in Europa sono vietati, ma i risultati sono ugualmente agghiaccianti.
Ecco come funziona What's on My Food.
Cliccate una voce nella colonna di destra Find Out: What's on your food?
Si tratta di prodotti alimentari vegetali e non: dalla frutta alla carne di vario tipo agli ortaggi e così via.
Ancora, i dati sui residui di pesticidi sugli alimenti esaminati provengono dall'USDA, il Dipartimento dell'Agricoltura statunitense, in particolare dal Pesticide Data Program (PDP).
Una fonte ufficiale, dunque, con tutto quello che questo comporta, nel bene e nel male. Che siano dati addirittura in difetto, per non creare panico nella popolazione? Chissà.Il fatto è che l'esposizione massiccia ai pesticidi può provocare danni ai bambini già dalla nascita , per assorbimento dalla madre, e può sviluppare una propensione a malattie come il cancro al cervello in soggetti ancora giovani e al morbo di Parkinson in età avanzata. Così come possono essere fatali per altri tipi di cancro, disordini neurologici, problemi all'apparato riproduttivo e ormonale. Mangiare bio quanto più possibile riduce la quantità di pesticidi ingerita e le conseguenti malattie, oltre a contribuire ad un ecosistema più consono da lasciare alle generazioni future.
A quando un sito così nel nostro Paese?
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Si tratta di prodotti alimentari vegetali e non: dalla frutta alla carne di vario tipo agli ortaggi e così via.
Provate a scegliere un alimento e ne vedrete delle belle.
I testa per ogni prodotto esaminato sono stati condotti nel corso di diversi anni, anche se il sito mostra i dati dell'anno di test più recente (ad esempio per le banane i dati sono riferiti al 2007).Ancora, i dati sui residui di pesticidi sugli alimenti esaminati provengono dall'USDA, il Dipartimento dell'Agricoltura statunitense, in particolare dal Pesticide Data Program (PDP).
Una fonte ufficiale, dunque, con tutto quello che questo comporta, nel bene e nel male. Che siano dati addirittura in difetto, per non creare panico nella popolazione? Chissà.Il fatto è che l'esposizione massiccia ai pesticidi può provocare danni ai bambini già dalla nascita , per assorbimento dalla madre, e può sviluppare una propensione a malattie come il cancro al cervello in soggetti ancora giovani e al morbo di Parkinson in età avanzata. Così come possono essere fatali per altri tipi di cancro, disordini neurologici, problemi all'apparato riproduttivo e ormonale. Mangiare bio quanto più possibile riduce la quantità di pesticidi ingerita e le conseguenti malattie, oltre a contribuire ad un ecosistema più consono da lasciare alle generazioni future.
A quando un sito così nel nostro Paese?
2 commenti:
Ciò che temo di più sono in realtà le soglie minime di ogm anche negli alimenti biologici, cosa attualemente non possibile ma che visto come vanno i tempi e le leggi presto o tardi accadrà.
Fortunatamente in Italia siamo più avanti nel biologico rispetto agli USA...
Purtroppo alcuni prezzi dei prodotti bio a volte sono ingiustificatamente alti
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