Sono molto, molto felice di ospitare questa volta non uno ma ben due vegan del mese: Isabella e il piccolo Nicolò. Isabella, per me semplicemente mami (è un diminutivo del suo nick) è stata uno dei miei primi incontri virtuali sulla rete in cerca di siti e blog vegan.
Il suo blog - cottoalvapore - mi aveva subito colpito soprattutto per la presenza di Nicolò, il suo bambino, e mi aveva incuriosito leggere proprio delle pappe che lei preparava e naturalmente prepara ancora oggi per lui. Ne avevo spesso consigliato la lettura a diverse mamme onnivore alle prese con figlioletti con problemi di intolleranze alimentari. Se si ostinano a nutrirli con cadaveri di animali, che almeno sappiano che esistano delle alternative alla monotona dieta a cui sottopongono i loro piccoli.
Il suo blog - cottoalvapore - mi aveva subito colpito soprattutto per la presenza di Nicolò, il suo bambino, e mi aveva incuriosito leggere proprio delle pappe che lei preparava e naturalmente prepara ancora oggi per lui. Ne avevo spesso consigliato la lettura a diverse mamme onnivore alle prese con figlioletti con problemi di intolleranze alimentari. Se si ostinano a nutrirli con cadaveri di animali, che almeno sappiano che esistano delle alternative alla monotona dieta a cui sottopongono i loro piccoli.
Non ho scelto Isabella per caso proprio ora. Da tempo volevo sapere qualcosa di più su gravidanza e svezzamento vegan ma l'occasione ora mi è stata data da un'altra amica virtuale, Molly, al momento incinta di circa tre mesi. Questo post lo dedico a lei e a tutte le future mamme vegan per la pazienza di cui dovranno armarsi al cospetto di medicastri da due soldi, dei loro luoghi comuni, della loro profonda ignoranza. Molly, siamo tutte con te!
E ora passo la parola a Isabella...
Ho quasi 30 anni e attualmente sono... casalinga, credo! Vivo vicino Pinerolo, in provincia di Torino, in un paesino a 500 mt di altitudine, sulla strada che porta al Sestriere. Ho una laurea triennale in Scienze Biologiche indirizzo Zoologico e poi ho fatto un Master online in Nutrizione e Dietetica. I miei studi rappresentano le mie passioni (non certo le possibilità di lavoro): gli animali (in particolare l’etologia) e la nutrizione. Nicolò è nato a febbraio di 3 anni fa ed attualmente è il mio principale impegno, anche perchè non va ancora all’asilo ;-) Trovare un lavoro di questi tempi è impresa ardua, sto valutando se è fattibile provare a lanciarmi come “consulente nutrizionale” o qualcosa del genere. Vedremo!
Sono vegetariana da quando ho 14 anni (beh, i primi mesi mia madre mi obbligò a mangiare ancora pesce, ma poi le passò) e per me è stata una scelta naturale, che desideravo almeno dai tempi dell’asilo, ma che prima non ero stata in grado di imporre (e gestire).
Da quando sono andata a vivere da sola, dopo la fine del liceo, ho cominciato a ridurre anche i derivati (il latte, per esempio, lo prendevo di soia), ma non me la sentivo di fare un vero e proprio passo verso la scelta vegan. In parte perchè ho la fortuna di abitare in un paesino vicino alle montagne ed i formaggi, quando ne prendevo, erano di piccole produzioni locali e animali al pascolo; in parte perchè temevo fosse una scelta un po’ “estrema” anche dal punto di vista nutrizionale.
Quando sono rimasta incinta ho cominciato ad informarmi (sia sull’alimentazione che sull’antispecismo). Cercando informazioni sullo svezzamento vegetariano ho preso la consapevolezza del fatto che i latticini non fossero l’alimento degli dei come ci viene così fortemente inculcato in testa e questo mi ha dato la spinta per decidere, con il mio compagno, che non potevamo accettare lo sfruttamento di un animale nemmeno per i suoi derivati.
Da quando sono andata a vivere da sola, dopo la fine del liceo, ho cominciato a ridurre anche i derivati (il latte, per esempio, lo prendevo di soia), ma non me la sentivo di fare un vero e proprio passo verso la scelta vegan. In parte perchè ho la fortuna di abitare in un paesino vicino alle montagne ed i formaggi, quando ne prendevo, erano di piccole produzioni locali e animali al pascolo; in parte perchè temevo fosse una scelta un po’ “estrema” anche dal punto di vista nutrizionale.
Quando sono rimasta incinta ho cominciato ad informarmi (sia sull’alimentazione che sull’antispecismo). Cercando informazioni sullo svezzamento vegetariano ho preso la consapevolezza del fatto che i latticini non fossero l’alimento degli dei come ci viene così fortemente inculcato in testa e questo mi ha dato la spinta per decidere, con il mio compagno, che non potevamo accettare lo sfruttamento di un animale nemmeno per i suoi derivati.
Quando hai saputo di aspettare Nicolò hai cambiato stile di vita?
Quando ho saputo di aspettare Nicolò ero vegetariana (anche se “scarsa” sia in latticini che uova), ma non vegan. Ma tanto è bastato per sentire battutine sui miei livelli di ferro (che sono rimasti impeccabili e anche dopo il parto sono tornati subito nella norma senza l’ausilio dell’integratore, dato di routine anche alle “onnivore”). Con i medici non ho avuto problemi perchè non ho detto nulla! Non intendevo nascondermi, ma nessuno mi ha mai chiesto come mangiavo perchè la mia pressione ed i miei esami del sangue erano perfetti. A parte le nausee fino al terzo mese, la mia gravidanza è stata splendida ed il parto spontaneo ed a termine.
Hai avuto qualche disagio nei rapporti con i familiari in seguito alla decisione di diventare veg sia prima che durante la gravidanza?
Disagio no, ma commenti senz’altro sì. Non per quanto riguarda la mia persona, ma la musica cambia quando c’è di mezzo un neonato! Quasi tutti si sentono in diritto (se non in dovere) di farti sapere che a loro risulta che la carne sia indispensabile per la crescita. E ci tengo a precisare che sarebbe andata ancora peggio se avessero saputo che in realtà, proprio nei primi mesi di vita di Nicolò, stavo diventando sempre più vegan.
Ciò ha creato all’inizio qualche problema con mia madre, che accettava senza problemi il vegetarismo, ma ha temuto quando ha capito che non intendevo dare a Nicolò i latticini... Non lo scrivo per spaventare, ma è indubbiamente uno scontro molto probabile nell’affrontare una gravidanza e uno svezzamento in modo così non convenzionale” La cosa migliore è essere “armate” di tanta pazienza e di risposte pronte!
Il tuo compagno è d'accordo con te?Ciò ha creato all’inizio qualche problema con mia madre, che accettava senza problemi il vegetarismo, ma ha temuto quando ha capito che non intendevo dare a Nicolò i latticini... Non lo scrivo per spaventare, ma è indubbiamente uno scontro molto probabile nell’affrontare una gravidanza e uno svezzamento in modo così non convenzionale” La cosa migliore è essere “armate” di tanta pazienza e di risposte pronte!
Per fortuna è d’accordo con me! Altrimenti credo che saremmo dovuti arrivare a qualche compromesso (ma sulla carne non avrei ceduto in ogni caso).
Lo stato di salute di Nicolò: come cresce, come lo nutri, qual è il suo menu-tipo in una giornata?
Nicolò è sempre in ottima forma! Non è un gigante (come non lo siamo io e il padre), ma la crescita è ottima e regolare. Se dico che a 3 anni non ha mai preso un farmaco e non ha mai avuto l’influenza? Un paio di volte qualche linea di febbre ed un paio di volte il raffreddore (ma mai chiuso o pieno di catarro e chi conosce bambini piccoli sa quanto questo sia invece frequente).
La sua alimentazione la definisco prevalentemente vegan, nel senso che è assolutamente vegan in casa, ma siamo “aperti” a piccole eccezioni quando mangia fuori. Una sua giornata tipo è ormai molto simile alla mia (sebbene io aggiunga più verdure, prevalentemente sotto forma di insalatone): a colazione ultimamente vuole le fette biscottate con crema di sesamo (va matto per il tahin) e succo di frutta (sempre senza zuccheri aggiunti) o spremuta.
A pranzo pasta o altro cereale (alterno i vari cereali e pseudocereali) e immancabile per lui yogurt di soia autoprodotto (arricchito in calcio). A merenda e in caso di altri spuntini di solito mangia frutta fresca.
A cena legumi in forma varia o tofu/seitan (non più di un paio di volte a settimana) contorno di verdure e pane o patate. Spesso ancora uno yogurt. Se ha ancora fame, a qualunque pasto, aggiungiamo frutta o pane fatto in casa.
A pranzo pasta o altro cereale (alterno i vari cereali e pseudocereali) e immancabile per lui yogurt di soia autoprodotto (arricchito in calcio). A merenda e in caso di altri spuntini di solito mangia frutta fresca.
A cena legumi in forma varia o tofu/seitan (non più di un paio di volte a settimana) contorno di verdure e pane o patate. Spesso ancora uno yogurt. Se ha ancora fame, a qualunque pasto, aggiungiamo frutta o pane fatto in casa.
Come pensi di regolarti per i pasti quando Nicolò andrà a scuola o comunque quando comincerà a vivere più fuori casa?
All’asilo spero di riuscire ad ottenere un menù vegan o almeno che ci si avvicini il più possibile. In occasione di situazioni “mondane”, abbiamo deciso di lasciargli aperta la scelta vegetariana. Il nostro timore è infatti quello di farlo sentire escluso o troppo diverso. Proprio recentemente siamo stati al compleanno di un bambino e tutta la cibaria era sul tavolo, a vista e portata di bambino. Nicolò ha voluto focaccia rossa e per fortuna non beve le bibite varie (non essendo abituato non sopporta il gassato) e non conosce le caramelle. Ma la torta ovviamente non era vegan e in quel momento non avrebbe capito perchè gliela vietavo.
E’ un argomento molto spinoso. Credo che ogni bambino sia diverso e che sia difficile fare previsioni. Io gli sto spiegando perchè non beviamo latte di mucca (sa che i vitellini piangono perchè viene preso il loro latte, ma ovviamente salto i particolari truculenti per ora) e spero che questo gli consenta di spiegarsi quando affronterà l’argomento con gli altri bambini.
Ho anche ordinato un libro illustrato per bambini che si intitola “That’s why we don’t eat animals”, proprio per aiutarlo (e aiutarmi) in questo senso.
E’ un argomento molto spinoso. Credo che ogni bambino sia diverso e che sia difficile fare previsioni. Io gli sto spiegando perchè non beviamo latte di mucca (sa che i vitellini piangono perchè viene preso il loro latte, ma ovviamente salto i particolari truculenti per ora) e spero che questo gli consenta di spiegarsi quando affronterà l’argomento con gli altri bambini.
Ho anche ordinato un libro illustrato per bambini che si intitola “That’s why we don’t eat animals”, proprio per aiutarlo (e aiutarmi) in questo senso.
Com'è nata l'idea del tuo blog? Che tipo di lettori/lettrici hai? Ci sono mamme che ti chiedono consigli?
Cottoalvapore è nato come diario, proprio parallelamente alla nostra scelta di diventare sempre più vegan e di poco successivo alla nascita di Nicolò: è stato per me un periodo di presa di coscienza ed allo stesso tempo un po’ di solitudine, pertanto internet è diventato un mezzo di contatto/informazione fondamentale. Non ho alcuna pretesa di stile (le foto sono pessime :P), nè di insegnare a cucinare. Non sono una cuoca particolarmente brava e spesso la presentazione è decisamente approssimativa! Voglio semplicemente mostrare cosa può mangiare una famiglia vegan, cosa può piacere ad un bambino, cosa si può fare da mangiare nella vita di tutti i giorni.
Alcune madri mi scrivono per chiedere consiglio, altre semplicemente per poter fare due chiacchiere ed avere un confronto, perchè è molto facile essere assalite dai dubbi quando si fa una scelta per un’altra persona, a maggior ragione un bambino. [N.d.A. Peccato che le mamme onnivore che impongono ai figli la loro dieta non vengano assalite mai da alcun dubbio...]
Alcune madri mi scrivono per chiedere consiglio, altre semplicemente per poter fare due chiacchiere ed avere un confronto, perchè è molto facile essere assalite dai dubbi quando si fa una scelta per un’altra persona, a maggior ragione un bambino. [N.d.A. Peccato che le mamme onnivore che impongono ai figli la loro dieta non vengano assalite mai da alcun dubbio...]
Hai consigli da dare alle mamme veg?
Ad altre madri che fanno una scelta vegetariana o vegan consiglio il libro “Figli vegetariani” del Dott. Luciano Proietti, essenziale credo, sopratutto per essere tranquillizzate, avere delle linee guida di massima ed una fonte autorevole per placare il parentado...
Utilissimo può essere il confronto con altre madri nella sezione “Vegetarismo e veganismo nell’infanzia” di Forumetici che credo sia l’unico nel suo genere in italiano. E poi semplicemente di stare tranquille, perchè si può fare! E mi sembra che la salute dei bambini veg* di cui sono a conoscenza non abbia nulla da invidiare a quella degli altri bambini, anzi!
Non posso negare che quei pochi bambini veg che ho conosciuto hanno le stesse caratteristiche di Nicolò. I bimbi di una amica vicina di casa rispettivamente di tre e sei anni non sono praticamente mai stati ammalati se non per qualche linea di febbre o poco più. Vivono in campagna e quando hanno fame vanno nell'orto a prendere un pomodoro o un frutto, stanno sempre all'aria aperta, non vivono in ambienti surriscaldati, niente formaggini Mio e omogeneizzati di pollo. Hanno sempre un colorito "sano". Eppure, tutti temono per la loro salute, a parte il loro medico che si è arreso all'evidenza. Non è paradossale, quando non conosco bambino onnivoro che sia altrettanto in salute?! Ma ognuno decide della sua vita e di quella dei propri figli.
Grazie Isabella di aver accettato il mio invito, sono sicura che il tuo esempio sarà importante per tante lettrici! Un abbraccio a te e a tutte le mamme veg, il nostro futuro è in mano a voi e ai vostri figli.
Non posso negare che quei pochi bambini veg che ho conosciuto hanno le stesse caratteristiche di Nicolò. I bimbi di una amica vicina di casa rispettivamente di tre e sei anni non sono praticamente mai stati ammalati se non per qualche linea di febbre o poco più. Vivono in campagna e quando hanno fame vanno nell'orto a prendere un pomodoro o un frutto, stanno sempre all'aria aperta, non vivono in ambienti surriscaldati, niente formaggini Mio e omogeneizzati di pollo. Hanno sempre un colorito "sano". Eppure, tutti temono per la loro salute, a parte il loro medico che si è arreso all'evidenza. Non è paradossale, quando non conosco bambino onnivoro che sia altrettanto in salute?! Ma ognuno decide della sua vita e di quella dei propri figli.
Grazie Isabella di aver accettato il mio invito, sono sicura che il tuo esempio sarà importante per tante lettrici! Un abbraccio a te e a tutte le mamme veg, il nostro futuro è in mano a voi e ai vostri figli.
4 commenti:
Evviva Isabella e Nicolò!!
Un grande abbraccio a entrambi e a te Ari, naturalmente.
E' sempre bello leggere queste storie e anche commovente. Lacrimuccia....
Titti
Bella coppia questo due tipetti qua, vero?! ;-)
Bravissima mammafelice e il suo piccolo che è l'esempio della salute!
mi aggiungo alle prossime mamme che spera di potere essere brava come loro... :-))))
Brava Mammafelice! Bella questa intervista... come sempre ricca di spunti interessanti!
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