Noi siamo le tombe viventi di bestie uccise
macellate per soddisfare il nostro palato,
non ci fermiamo mai a riflettere sui nostri banchetti,
se gli animali, come gli uomini, possano avere dei diritti.
La domenica preghiamo di ricevere la luce
che guidi i nostri passi sulla via che percorriamo,
siamo stanchi della guerra, non vogliamo più combattere,
il solo pensiero ci riempie il cuore di spavento,
eppure ci rimpinziamo di morte.
Come i corvi che si nutrono di carogne, mangiamo carne morta
senza preoccuparci della sofferenza e del dolore
che provochiamo con questo gesto. Se noi trattiamo così
animali indifesi in nome dello sport o del profitto.
Come possiamo sperare di raggiungere in questo mondo
la pace che desideriamo così ardentemente?
Preghiamo per la pace, sopra ecatombi di corpi straziati,
rivolgendoci a Dio mentre violiamo il codice morale,
e così la crudeltà genera la sua degna prole: la guerra.
Poesia attribuita a G.B.Shaw
1 commento:
Penso che non ci sia niente da aggiungere o commentare...
Non conoscendola, ti ringrazio di averla condivisa.
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