Un'altra follia. Ne avrete già sentito parlare, ma mai abbastanza, per questo eccoci qua. Un manifesto con un bambino in mimetica e un fucile accanto. Un'immagine che suscita tenerezza e nostalgia. Per cosa? Per i bei tempi andati, quando i cacciatori si tramandavano di padre in figlio, di nonno in nipote la nobile arte della mattanza di uccellini e lepri e cerbiatti e che diamine d'altro. Che poi non era tanto quello, la mattanza, a fascinarli. Provate a chiedere a uno di questi figuri cos'è che maggiormente lo appassiona/appassionava? Le passeggiate all'alba, il rituale della socializzazione con gli altri energumeni, quella sensazione di scomposta e verace virilità, stile Amaro Montenegro...
Una camminata all'alba senza una mattanza che cos'è? Inutile. Socializzare con i tuoi simili davanti a un grappino senza veder scorrere il sangue? Puah. Fermare la corsa di una lepre o il volo di un uccello, invece, dà alla giornata tutto un altro sapore. Ah, dimenticavo. Non c'è un cacciatore che non ripeta come un disco rotto quanto ami la natura proprio in virtù di quanto appena detto.
Spero di non essere mai amata da un cacciatore. Non vorrei finire trucidata, se è questo il loro modo di amare.
Tornando al manifesto col bambino sanguinario, avrete capito che si tratta della pubblicità della Federcaccia, nata con l'intento di avvicinare i giovanissimi alla caccia.
“Per evitare il proprio declino - scrive nel suo editoriale il Presidente di Federcaccia - la caccia deve trasferire i propri valori ai più giovani. Senza ricambio generazionale rischia la scomparsa.E’ proprio in giovane, a volte giovanissima età, che la stragrande maggioranza di molti di noi ha cominciato a frequentare la natura e conoscere la fauna selvatica”.
Parole da fare accapponare la pelle.
Ecco le reazioni alla geniale trovata:
Una camminata all'alba senza una mattanza che cos'è? Inutile. Socializzare con i tuoi simili davanti a un grappino senza veder scorrere il sangue? Puah. Fermare la corsa di una lepre o il volo di un uccello, invece, dà alla giornata tutto un altro sapore. Ah, dimenticavo. Non c'è un cacciatore che non ripeta come un disco rotto quanto ami la natura proprio in virtù di quanto appena detto.
Spero di non essere mai amata da un cacciatore. Non vorrei finire trucidata, se è questo il loro modo di amare.
Tornando al manifesto col bambino sanguinario, avrete capito che si tratta della pubblicità della Federcaccia, nata con l'intento di avvicinare i giovanissimi alla caccia.
“Per evitare il proprio declino - scrive nel suo editoriale il Presidente di Federcaccia - la caccia deve trasferire i propri valori ai più giovani. Senza ricambio generazionale rischia la scomparsa.E’ proprio in giovane, a volte giovanissima età, che la stragrande maggioranza di molti di noi ha cominciato a frequentare la natura e conoscere la fauna selvatica”.
Parole da fare accapponare la pelle.
Ecco le reazioni alla geniale trovata:
- Osservatorio dei Minori: “Intollerabile” “L’utilizzo dei bambini nelle campagne pubblicitarie di qualsiasi tipo è già un problema, ma associarne l’immagine ad una attività che ha a che fare con le armi come la caccia è intollerabile”.
- Telefono Blu: “Noi, al contrario di altri che hanno posizioni demagogiche, non diciamo che i cacciatori sono nemici della natura, anzi [N.d.A. E ci risiamo! senz'altro il Presidente è un cacciatore]. Ma l’immagine promossa da Federcaccia è evidentemente troppo forte”.
- Legambiente: "L’utilizzo di un fucile da parte di minori è pericoloso e moralmente inaccettabile in un Paese in cui a 16 anni non è consentito guidare né votare, ritengo inaccettabile la proposta di estendere il diritto di caccia ai 16enni”.
- Alessandra Mussolini (Presidente della commissione bicamerale per l'Infanzia):"il lancio di Federcaccia è una cosa grave e molto brutta"
- Isabella Bertolini (Pdl): “Tutto ciò che strumentalizza i bambini è di pessimo gusto e andrebbe vietato”.
- Paola Binetti (Pd): "Chi ha ideato una simile campagna pubblicitaria dimostra di conoscere poco e amare poco l’infanzia”.
- Ermete Realacci (Pd) [N.d.A. Peraltro accanito pescatore]: "Una campagna di pessimo gusto”.
- Angelo Bonelli (Verdi): “Campagna ignobile e vergognosa”.
- Sandra Cioffi (Mpa): “Le armi non devono essere date ai ragazzini, basta vedere le stragi che succedono in paesi come gli Stati Uniti”.
5 commenti:
che schifo certe cose non si possono vedere.
complimenti per il blog!
un bacio
Non di tutto quello che scompare sentiremmo la mancanza, eh! Anche la schiavitu', la peste bubbonica, il vaiolo e il tifo sono scomparsi dai paesi occidentali, vogliamo riesumarli in nome dei bei vecchi tempi, magari trasmettendoli alle nuove generazioni?
Fanno pena. Quello di telefono blu dovrebbe nascondersi. Certo, sterminare la fauna e riempire i boschi di bossoli in metallo è vero amore...
aehm...la schiavitù esiste ancora, eccome...ha solo cambiato forma
grazie spiritodellaterra!
ragazzi, avete dimenticato - tra le vecchie care cose di una volta - l'incesto (con relativa produzione di "scemi del villaggio"), lo sfruttamento del lavoro minorile (grazie a dio una tradizione ancora perpetuata in altri Paesi), le case di tolleranza e tanto altro ancora
i bei tempi andati
andati, sì, ma mai abbastanza
Sì, la schiavitù c'è ancora ma (almeno a parole, cioè nelle carte costituzionali e nei codici penali) oggi è un reato punibile.
Una volta era una cosa normale che avveniva alla luce del sole, come lo è oggi andare a caccia, o mangiare carne.
Il progresso dell'umanità è moooooolto lento....
per fortuna siamo gli unici animali intelligenti del pianeta.
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