mercoledì 1 aprile 2009

Vegan del mese: Sara

Fino a qualche tempo fa, quando sentivo parlare di crudismo, non sapevo davvero cosa pensare di preciso. L'unica immagine che si configurava ai miei occhi era quella di una persona con un sedano o una carota in mano e una fame praticamente perenne. Ma non avevo mai conosciuto nessun crudista ed ero, come la maggior parte delle persone comuni, completamente ignorante anche riguardo alle ricette crudiste che non fossero il carpaccio di carne o di pesce o il sushi che escludevo a priori dalla mia alimentazione vegetariana. Poi, un giorno, ho trovato sulla rete delle ricette incredibili "crude" e delle persone che si nutrono di cibi crudi e che inventano queste ricette. Nessuno di loro è triste ed affamato, anzi. Così ho iniziato ad approfondire l'argomento e soprattutto a sperimentare quelle ricette e a rimanerne sbalordita. Una di queste persone incontrate sulla rete è Sara alias MissVanilla, una delle maggiori esperte della materia e autrice del primo libro dedicato interamente al crudismo vegan in Italia: Solo Crudo.


Sara è nata 35 anni fa dalle parti di Treviso, ma ha vissuto principalmente a Mestre (Venezia). Vegetariana da quando a 16 anni quando, dopo aver letto in un volantino della LAV la realtá degli allevamenti intensivi, ha deciso di non volerne più essere responsabile e ha smesso di mangiare animali la sera stessa. Si è sempre interessata di alimentazione naturale e biologica, sperimentando in cucina e leggendo libri su libri. Ora, dopo la laurea ed un corso triennale in Nutrizione Olistica, lavora in un negozio di alimenti biologici e dedica il resto del suo tempo a progetti di educazione ambientale nelle scuole elementari. Si occupa della diffusione dello stile di vita crudista, curando un sito e come moderatrice in un forum dedicato sul portale di promiseland. I suoi piatti si possono assaggiare anche partecipando ai diversi corsi di cucina che propone in primavera ed estate, perchè il crudismo non è fatto solamente di ricche insalate e macedonie, ma anche di piatti elaborati e particolarmente saporiti (provateli e non avrete rimpianti!). Tant'è, lei stessa è l'immagine della salute...
Ora lascio parlare Sara perchè nessuno meglio di lei può raccontare questa che non è solo una avventura alimentare ma anche la ricerca di uno stile di vita più naturale.

La dieta vegetariana abbracciata da adolescente ha iniziato a starmi stretta dopo alcuni anni. Ero sempre stata convinta di stare benone e di avere uno stile di vita piuttosto sano, eppure ad un certo punto mi sono accorta che evidentemente tutto questo non era sufficiente, ed in fondo stavo un po’ mentendo a me stessa. La mia dieta non era poi così perfetta, ricca di troppi alimenti raffinati e latticini, anche se da coltivazione biologica, e l’attività fisica del tutto insufficiente. I miei chili di troppo, che crescevano di anno in anno, lo dimostravano pienamente.
Ho pian piano iniziato a comprendere che il vegetarianesimo non era piu` sufficiente nemmeno da un punto di vista etico: nutrendomi di latticini e altri derivati animali ero comunque responsabile del loro sfruttamento. Non volevo piu` sentirmi sempre a disagio e depressa per i miei chili di troppo, dovevo fare qualcosa che mi facesse di nuovo sentire felice, e quindi era tempo di affrontare la situazione e di smetterla di piangermi addosso. Dopo aver fatto la doverosa scelta vegana (con un lungo addio al mio amato formaggio), ho cominciato ad aumentare le porzioni di frutta e verdura, e a ridurre contemporaneamente i cereali.

Ho scoperto il crudismo quasi 7 anni fa, in un momento di crisi profonda riguardo a me stessa e alle cose che stavo facendo. E' successo per caso: navigando in rete ho scoperto che esistevano persone che si nutrivano di cibi semplici e conducevano una vita essenziale, affermando di essere molto felici. Questa scoperta mi ha incuriosita moltissimo e ho deciso di saperne di più, leggendo per lo piú testi e siti internet americani per via della mancanza di informazioni in Italia. Ho voluto fare una sperimentazione su me stessa e quindi ho iniziato a mangiare crudo sempre più spesso, anche se non al 100%. Gradualmente la mia alimentazione e` diventata sempre meno legata ad alimenti cotti, anche se occasionalmente mi capita di assaggiare qualche piatto non crudista (ma sempre vegan!).

I risultati che ho ottenuto inizialmente sono stati sorprendenti. I miei chili si sono sciolti letteralmente come la neve al sole, grazie ad una profonda disintossicazione,ed in pratica ho eliminato tutta la mia cellulite e la ritenzione idrica. All`inizio del percorso crudista, la mia alimentazione era sostanzialmente una dieta molto ricca di insalate e frutta, le mie colazioni erano esclusivamente a base di macedonia con aggiunta di mandorle e frutta secca, pur continuando a mangiare in quantita` limitate alimenti quali pane, pasta e patate, fiocchi di cereali e latte di soia o di riso, tofu (formaggio di soia), caffé (la mia droga) e la cioccolata (questa molto di rado). In pratica i miei 20 chili di troppo sono spariti semplicemente mangiando in modo piu` salutare.

Gradualmente la necessita` di alimenti crudi e freschi e` aumentata in modo del tutto naturale perchè il mio organismo ha semplicemente iniziato a richiedere cibi piu` semplici. Oggi inizio generalmente la giornata con alcuni frutti freschi (anche la macedonia che consumavo un tempo e` diventata troppo elaborata). Cerco di non farmi mai mancare una bella manciata di germogli, che mi coltivo personalmente con un germogliatore. La cena invece e` a base di frutta, 4 o 5 frutti a seconda della grandezza. I miei spuntini durante il giorno sono a base di frutta fresca, e magari un po’ di frutta oleosa e secca quando ho voglia di coccolarmi con qualcosina di dolce e sostanzioso. Di tanto in tanto, grazie all'aiuto della “tecnologia”, amo fare interi pasti a base di centrifugati oppure quando mi sento creativa metto al lavoro il mio essiccatore per creare piatti più sofisticati, come polpette, crackers, pane esseno oppure addirittura la mia versione della pizza :) Una volta al giorno, di solito a pranzo, mangio una grande insalata di verdure miste, arricchita da avocado o olive.

Perchè è importante assumere cibi prevalentemente crudi? Il tutto parte da molto lontano cioè dalle nostre origini e dalla alimentazione dei nostri progenitori di circa 3.5 milioni di anni fa. Alimentazione, secondo gli studiosi, molto varia e sicuramente vegetale con qualche apporto ulteriore di proteine costituito da piccoli insetti. Il tutto rigorosamente crudo. Infatti secondo gli ultimi ritrovamenti archeologici bisognerebbe far risalire la scoperta del fuoco a non più di 100.000 anni orsono, una minima parte della storia degli esseri umani. E' quindi rimasta traccia nel nostro metabolismo di queste abitudini, che alcune popolazioni cosiddette primitive ancora conservano. E' noto che la cottura dei cibi produce un impoverimento di tutte le componenti fondamentali per una buona e corretta nutrizione (vitamine e sali minerali).

Tutti i processi biologici che si svolgono in natura avvengono entro un range di temperatura che permette a cellule e tessuti di svolgere le loro attività vitali. Una elevata temperatura impedisce lo svolgersi delle naturali attività "biotiche" dell'alimento, distruggendo sostanze termolabili indispensabili alla vita. Se ci fermiamo a riflettere un istante, ci renderemo conto che l'uomo è l'unico animale sulla terra che ha bisogno di cuocere i propri alimenti, trasformandoli in maniera innaturale. Il crudismo porta i seguenti vantaggi: dà vitamine e minerali, stimola la digestione, pulisce l'intestino e disintossica, fa dimagrire, idrata, non forma acido urico, è ipoproteico, è economico, è veloce e soprattutto è fortemente alcalinizzante. L’equilibrio acido/alcalino del corpo è molto importante: livelli elevati di acidi possono compromettere il buon funzionamento del nostro organismo. L’alimentazione è sicuramente fondamentale nel mantenere il corpo in uno stato alcalino, ma spesso lo stress, le malattie o i pensieri negativi possono contribuire all’aumento della nostra acidità. Il corpo umano, però, è stato progettato alcalino, e tale dovrebbe essere mantenuto a tutti i costi.

Non potevo tagliare le parole di Sara, è un'occasione troppo preziosa per saperne qualcosa di più. Voglio solo aggiungere... Provate in particolare questa e quest'altra sua ricetta, tanto per cominciare. Io ne sono rimasta stregata. Buon appetito!

21 commenti:

Iniziato ha detto...

Posso comprendere un aumento di cibo vegetale crudo nel periodo estivo, ma in inverno e con il passare degli anni, l'alimentazione prettamente crudista si rivela un po' troppo squilibrata.

Usate la testa e voletevi bene veramente.

Sara ha detto...

ciao Iniziato, io ho ormai affrontato 4 o 5 inverni da crudista e per esperienza personale posso dire che superato l'ostacolo prettamente psicologico di mangiare cibi crudi quando si pensa di dover mangiare zuppe gli inverni crudisti si affrontano benissimo.
Mi piacerebbe un riscontro dato dall'esperienza, tu hai mai affrontato più di un inverno da crudista, Iniziato?

Iniziato ha detto...

no bella, io sono macrobiotico.

Un decina di anni fa ho fatto delle prove di crudismo, si e no 3 mesi abbondanti (in primavera) , ho visto come si comportava il mio corpo e ne ho preso atto.

Utilizzo il crudismo in maniera limitata e per quanto io ho compreso in relazione alla natura.

Trovo che sia giusto ricercare l'equilibrio e sebbene si possa anche passare un inverno intero a digiuno ciò non vuole dire che si è cercato l'equilibrio.

Se fa freddo è normale mettersi il cappotto, così è normale toglierlo se fa caldo, la stessa normale saggezza vale a mio conto anche nell'alimentazione.

Poi ho fatto molte volte il bagno in inverno, ma ti assicuro che non sono stato a mollo per più di due minuti.

Il corpo se sano ha molte possibilità, ma dal mio punto di vista cerco di trattarlo al meglio per quanto ho compreso del comportamento delle leggi della natura.

Ciao!

Ariel ha detto...

ciao Iniziato, tutte le opinioni ben vengano, siamo tutti qui per questo...
però non è detto che "volersi bene" sia comportarsi secondo le mie o le tue convinzioni o sensibilità (fisiche, nello specifico)

Anche io trovo difficoltà a mangiare sempre non cotto (anzi,purtroppo io esagero al contrario e ho la fissa per la roba calda, neanche tiepida) ma non penso che i crudisti siano masochisti, credo piuttosto che abbiano trovato un equilibrio psico-fisico ottimale che li fa stare bene e che la usino la testa a questo scopo...
ciao!

Iniziato ha detto...

@Ariel

Penso di aver risposto al "volersi bene" con il mio secondo intervento con l'esempio del capotto, il cui fine era porre l'attenzione sul concetto di equilibrio.

Per esempio se vero che il cibo è informazione, la scelta crudista è un'ottima scelta, in quanto la "biologicità attiva" presente in un frutto appena colto ha un valore notevole in termine di "informazione" costruttiva e vivificante che portiamo al nostro interno.

E' anche vero che un chicco di riso integro sebbene cotto non perde il proprio valore informativo ma al contrario si arricchisce di un nuovo fattore quello dato dal fuoco.

La vera alchimia è, in questo senso, quella che facciamo tutti i giorni sulla tavola.


Ciao!

Anonimo ha detto...

perché non vedo la ricetta crudista?

Ariel ha detto...

prova adesso!

Sara ha detto...

Iniziato, mi dici che sei macrobiotico e quindi comprendo il tuo punto di vista, siamo agli antipodi per certi aspetti :)
Io non mi permetto di dire che la macrobiotica manca di energia vitale, perchè secondo me va provata. Ogni stile di vita va provato prima di decidere cosa ci fa stare meglio. Io appunto ho avuto una fase macrobiotica, non che stessi male, anzi, ma mi mancava quell'energia che il crudismo mi regala e che, per come sono io, preferisco. L'equilibrio è una condizione soggettiva, di conseguenza la tua è sicuramente la scelta più giusta, per te stesso.

Fra ha detto...

A questo mondo ci sono tante piante che potrebbero nutrirci e che noi lasciamo ignorate. Ho letto un bell'articolo ora offline; ma posso inviarlo via mail se interessa. Tratta tra l'altro di un antropologo (Paraminder mi pare) che guardando la vita degli Islandesi nel 1800 ha visto che traevano una sostanza ricca di amidi dalla lavorazione dei licheni selvatici. Addirittura distillandola ne producevano un liquore, mentre i nostri contadini in Sicilia si ammazzavano sotto il sole per coltivare grano.

Il sito era questo, ma come detto l'articolo non è più presente; posso mandarlo via mail.
www.ilgranoduro.it

monica ha detto...

affascinante!!
è da un pò che mi frulla per la testa il crudismo ma sò che ancora non ce la posso fare...
ho letto Erhet ho provato ma ancora sono schiava del tiepido cibo vegan:-)

Ariel ha detto...

sì sì Fra! magari me lo mandassi, mi interessa molto, grazie...
la mia mail è nel profilo, ti aspetto!

mattop ha detto...

Condivido l'elezione di Miss Crudista Vegana ma leggendo i commenti precedenti devo dire che non condivido troppo... Il crudismo si può affrontare benissimo anche in inverno ma certamente comprendendo anche alimenti di origine animale. Il crudismo vegan solo in pochi possono permetterselo.

Sara ha detto...

mmmm Mattop, io non sono del tutto d'accordo ed ho una mia teoria, parlerò di te prossimamente sul mio blog, appena ho tempo ;)

Ariel ha detto...

so che esistono crudisti che mangiano carne cruda, ma trovo ributtante la faccenda, letteralmente da voltastomaco (non che trovi più allettanti dei pezzi di carogna se cotti in padella)
grazie a dio, non è l'unico modo per svoltare l'inverno

robo ha detto...

volevo solo portare anche la mia testimonianza. Sono completamente crudista (vegan, naturalmente) da più di due anni, quindi ho appena trascorso anche il mio terzo inverno. Nessun problema o difficoltà, anzi. Non ho proprio mai avuto neanche voglia di mangiare cibo cotto. Condivido in pieno MissVanilla, è solo un ostacolo psicologico.
robo

Ariel ha detto...

ciao Robo!!
è esattamente quello che penso io, almeno per quanto mi riguarda...che l'ostacolo sia essenzialmente psicologico
non vedo perchè alimentarsi con del cibo non cotto possa costituire un ostacolo "fisiologico"
e tra i due eccessi (molto cibo cotto/molto cibo crudo) credo che sia il primo ad essere più penalizzante a livello energetico

Iniziato ha detto...

Tutto cambia.

Lo zucchero è in natura una manifestazione di grande yang, ma è considerato yin semplicemente perchè all'interno del nostro corpo avvengono delle trasmutazioni biologiche.

Peperoni e pomodori crudi sono sicuramente penalizzanti, tant'è che gli inca li usavano pestati come "cibo" per i conquistatores in quanto loro intento era quello di avvelenarli.

Con la cottura va da se che si va a mitigare quella caratteristica che comunque resta non equilibrata per l'uomo.

Mi piacerebbe molto cibarmi di erbe spontanee e lo faccio ogni volta che ne ho la possibilità ma mi rendo anche conto di quel che accade nell'organismo.

E' anche una questione di memorie assopite che vanno risvegliate, meccaniche ferme che vanno di nuovo oliate e messe in funzione.

Poi mi pare che un po' tutti si arrivi a cambiare alimentazione passando da una forma meno appropriata ad una più consapevole il che è di nuovo un cambiamento per il nostro corpo.

Questo è una cosa buona ma oggettivamente ci deve anche far riflettere sul dove veniamo e sul nostro passato.

Io mi ritengo fortunato ho capito intorno ai 20 anni che c'erano molte cose che non mi tornavano nell'alimentazione, mio padre seguendomi ha cambiato stile alimentare all'età di 51 anni, il che ha tutta un'altra valenza e tutto un altro significato.

Il cibo spazzatura ingerito nel passato ottunde la mente e il corpo e ci va il suo tempo a ripulire e ricordare un passato neppure mai vissuto ma insito nelle nostre memorie cellulari.

Bioecomen ha detto...

Bell'articolo, complimenti!

Ariel ha detto...

grazie, merito di Sara che sa raccontare nel migliore dei modi cos'è il crudismo...!

Anonimo ha detto...

Grazie! :-)
Sara

Ariel ha detto...

sappi che questo post è stato tra i più letti in assoluto!
fai...audience!
un abbraccio