mercoledì 8 ottobre 2008

Ecco il vero bamboccione


Siamo in Svizzera. Per la precisione nei pressi di Winterthur (ZH), al ristorante "Storchen" di Iberg. Un ristoratore zuzzerellone, tale Hans Locher, non ne può più della solita zuppa, vuole proporre ai suoi clienti pietanze diverse, originali. Nello specifico, il signore in questione vuole ammannire ai suoi clienti (adulti e vaccinati) carni, pesci & co. cucinati con latte materno. Il simpaticone è' infatti alla ricerca di mamme che lo forniscano. La legislazione in materia è poco chiara, ma il chimico cantonale è intenzionato a bloccare l'esperimento.
"Noi tutti siamo stati cresciuti con il latte materno, perché si dovrebbe vietarne l'utilizzo in cucina?" ha dichiarato il gerente del ristorante., affermando di volere utilizzare il latte materno in particolare nella preparazione della fricassea di agnello con latte e curry, la bistecca d’antilope nappata da salsa di finferli, latte e cognac, dello "Zürcher Geschnetzeltes", lo sminuzzato di carne alla zurighese (già ne pregusto il fetore...sembrano piatti della Famiglia Addams)

Locher dice di aver già effettuato i primi esperimenti e di aver distribuito volantini per cercare mamme disposte a fornire la materia prima, per la quale è disposto a pagare 6.50 franchi per quattro decilitri. Per il momento non ci sono ancora state forniture.
Il problema è che gli esseri umani non figurano, come le mucche, le capre o le pecore, fra i mammiferi che possono fornire latte da utilizzare per l'alimentazione. Gli umani non figurano tuttavia nemmeno sulla lista degli animali il cui latte non può essere utilizzato, com'è il caso per le scimmie. "L'uso del latte materno semplicemente non è previsto" sottolinea il chimico cantonale.
Il ristoratore di Winterthur non si vuole in ogni caso dare per vinto: "Per fermarmi bisognerà dimostrare che faccio qualcosa di contrario alla legge".
A me disturba l'idea di mangiare o bere qualunque latte, essendo io bella cresciuta e ben oltre la fase di svezzamento. Ma sinceramente non vedo più o meno disgustoso il latte di donne o quello di altri animali. Mi appaiono in tutti i casi un assurdo evitabile. Il vantaggio di usare latte di balia sarebbe se non altro di non nuocere a mucca e vitellini, supponendo che fornire il prezioso nettare sia una scelta e non un obbligo da parte della nutrice. Esistono comunque banche del latte dove costei potrebbe rivolgersi: meglio nutrire bambini figli di madri che non possono allattare che non questi gargantua e pantagruel eventuali clienti dello "Storchen". O no?

1 commento:

Inquietologo ha detto...

Cazzo! un vero ristoratore antispecista!