Ancora uno studio a corroborare ciò che il buon senso ci detta da sempre. Una ricerca effettuata dagli
Archives of Internal Medicine pubblicata un paio di giorni fa rivela che tra le persone con altri livelli sanguigni di alfa-carotene (un potente antiossidante) - rintracciabile in una grande quantità di vegetali - sono morti meno individui nell'arco dei 14 anni dello studio longitudinale, se comparati a quelli con bassi livelli di carotenoidi.
Secondo lo studio, il contributo maggiore allo sviluppo di malattie croniche come cancro e cardiopatie sarebbe un danno relativo all'ossigenazione del DNA, delle proteine e delle cellule grasse.
Questo genere di danneggiamento può essere mitigato dall'azione antiossidante dei carotenoidi, come il beta-carotene, l'alfa-carotene e il licopene. Molti assumono questi nutrienti attraverso il cibo, come frutta e ortaggi,
I ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno monitorato il livello di alfa-carotene nel sangue di 15.318 adulti dai 20 anni in su, partecipanti al Third National Health and Nutrition Examination Survey Follow-up Study tra il 1988 e il 1994. Nel 2006, gli studiosi hanno riportato delle morti intervenute nel gruppo sotto osservazione e le cause dei decessi. 3.810 individui sono morti ed erano soprattutto persone con bassi livelli di alfa-carotene sanguigno.
In particolare, è stato segnalato un rischio più basso di cancro e cardiopatie tra i forti mangiatori di frutta e verdura. Certi tipi di cancro possono essere inibiti nel loro sviluppo da una alimentazione ricca di alfa-carotene, ovvero di vegetali di color arancio-giallo come carote e zucca, ma anche patate dolci e ortaggi a foglia verde scuro come broccoli, spinaci, cavoli, etc.
La mamma aveva ragione: mangia le carote! mangia gli spinaci!
Oh, se aveva ragione!
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