mercoledì 29 giugno 2011

Radio Voice

Molti di voi la conosceranno già, ma per chi ancora non ha avuto il piacere di connettersi con Radio Voice questo è un invito a farlo.
Quando lavoro al pc, quando scrivo qualcosa per il blog o su Facebook, non c'è migliore sottofondo di questa radio che rappresenta una sorta di "radio ideale", non sembra vero di poter addirittura ascoltare pubblicità con attenzione perchè trattasi di pubblicità "etica". Vi sembrerà incredibile, quando di solito saltate su un altro canale quando c'è qualche annuncio pubblicitario...qui no, anzi! li ascoltate con tanto di orecchie...

Per non parlare delle news. In questo momento stanno parlando di circhi...
La musica è delle migliori in circolazione. Insomma, non avrò mai abbastanza parole per esaltare il lavoro di questa radio. E voi, che non la conoscete, non dovete fare altro che connettervi e lasciarla come sottofondo mentre navigate in internet, ne sarete entusiasti.

Radio Voice è anche su Facebook. Sosteniamola e ascoltiamola.

RADIO VOICE è una radio che lotta per il riconoscimento dei diritti degli animali. 
                                                                RICONOSCIMENTO E NON CONCESSIONE.

mercoledì 22 giugno 2011

Per quelli come Francesca

Oggi sento di dover dedicare qualche riga di blog alla mia amica Francesca, novella vegana. Sono un paio di anni che lavoriamo insieme e spesso è capitato nel tempo di parlare di cosa mangio, soprattutto del perché mi nutro come mi nutro, e cosa significa e tutto il resto. E lei, a differenza della maggior parte delle persone che mi/ci circondano, era sempre curiosa di sapere, di conoscere questioni che magari a volte le erano passate per la mente ma senza poterle approfondire perché si sa, tutto rema contro nel mondo là fuori. Sembra impossibile essere diversi, cercare di essere migliori, non tanto migliori degli altri, ma migliori di come siamo sempre stati.

Per quanto mi riguarda io non ho mai avuto grandi ambizioni sul lavoro, forse perchè - disgraziatamente - non ho mai avuto forti vocazioni per quella o per l'altra professione, ma un obiettivo mi sono sempre prefissata ed era quello di diventare... sempre più buona. Non rispetto agli altri, ognuno se la vede con la propria coscienza, ma in relazione a me stessa, senza sapere bene a volte dove andare a parare, ma con la stella cometa del "diventare migliore". Ho sempre fatto mio quel "Fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtude e conoscenza". Questa la mia vera e forse unica ambizione.


In Francesca ho trovato una persona interessata a migliorarsi, proprio come ero e sono io. Passato il tempo, qualche mese fa è sparito dal suo frigorifero e dalla sua dispensa ogni tipo di derivato animale, e da ottima cuoca quale era prima si è riconvertita a cuoca vegan, per lei, per suo marito, per la piccola Ludovica. Leggendarie ormai le sue paste al forno, le pastiere, la nutella, le polpette, il ragù... Hanno conquistato la sua famiglia e i suoi amici, i suoi piatti speciali. 

Non voglio finire nella retorica, dunque termino qui. Volevo solo lasciare una testimonianza qui per lei e per tutti quelli che - seppure adulti - decidono a un certo punto di cambiare abitudini, di cambiare testa, di vedere oltre quello che per anni  abbiamo visto in casa e fuori, di andare oltre le apparenze. Questo pensiero è per persone come loro, persone che si rimettono in gioco e per questo non invecchieranno mai.

martedì 14 giugno 2011

L'Onnivoro: chi è e come comunicare con lui

Oggi ospito nel mio blog l'illuminato scritto di David Nicoli, pubblicato stanotte su Facebook e meritevole di lettura, per ritemprar lo spirito così spesso fiaccato da cattive notizie.


L'Onnivoro: chi è e come comunicare con lui
(David Nicoli)

Per "Onnivoro" (Homo Onnivorus) la moderna Antropologia intende un essere bipede condizionato dalla sua tribù, fin dalla più tenera età, a nutrirsi di cadaveri. I suoi riferimenti culturali sono Pubblicità e Tradizione che costituiscono le fondamenta del suo Credo tribale. L'Onnivoro ben presto perde non solo le capacità empatiche naturali della sua specie ma perfino quelle cognitive più elementari, che gli consentirebbero almeno di collegare logicamente una bistecca ad un essere senziente. Negando l'evidenza evoluzionistica, il Credo impostogli gli insegna che esistono da un lato gli Animali e dall'altro, mooolto al di sopra di essi, l'Uomo-Non-Animale che legittimamente li domina e ne fà ciò che vuole (concetto di "razza superiore").
 
Un esemplare di Homo Onnivorus in costume tradizionale
(ma possono anche vestire come noi)
L'Onnivoro usa ritrovarsi insieme ai suoi simili in luoghi di culto tribali che prendono il nome di McDonald's e Steak House, nonché nei residui ristoranti tradizionali. Al bar è facile riconoscerlo in quanto immancabilmente ordina il tramezzino col prosciutto. Se interrogato sul perchè mangia cadaveri, l'Onnivoro tende a ripetere meccanicamente: "la carne fa bene", "la carne è buona", "me la richiede il corpo". In effetti, lungi dal sospettare di essere un animale biologicamente e morfologicamente frugivoro come le grandi scimmie, l'Onnivoro è stato allevato per  credere di doversi alimentare come un animale carnivoro, come i grandi felini: tigri, leoni, ghepardi.

L'Onnivoro appare poco o niente consapevole dei danni che una alimentazione innaturale per la sua specie causa al suo corpo - infarto, diabete, cancro, osteoporosi, obesità, etc - e comunque non mostra interesse ad informarsi. Appare inoltre disinteressato al fatto che il suo stile alimentare costituisca la prima causa di inquinamento e deforestazione del pianeta, nonchè la principale causa della morte per fame nel mondo. 

L'Onnivoro tende ad evitare qualsiasi informazione o evidenza che possa modificare anche minimamente il suo stile di vita consolidato e si autopercepisce come un essere buono, anche molto buono, in quanto rispettoso delle leggi tribali. E trova il conforto delle sue credenze nella rete protettiva parentale e amicale, nel fatto di frequentare solo individui della sua tribù. In effetti l'Onnivoro non ama essere sollecitato a pensare cose nuove e nemmeno semplicemente a pensare, poichè - come dimostrano le più recenti ricerche antropopsichiatriche - preferisce pensare di pensare.

Se sollecitato in modo incauto su argomenti sensibili, l'Onnivoro può  talvolta reagire in modo aggressivo, non solo verbalmente, a causa degli effetti sul comportamento delle proteine animali. Volendo stabilire un dialogo con un Onnivoro è quindi  bene adottare un linguaggio diplomatico, avendo l'accortezza di mantenersi a una distanza minima di sicurezza. Va tenuto presente che più il soggetto è adulto, più le sue credenze tribali risulteranno radicate e conseguentemente maggiori saranno i rischi che assuma un atteggiamento ostile. Nell'augurarvi buona fortuna, il redattore di questa nota declina fin d'ora ogni responsabilità.


sabato 11 giugno 2011

Gente Vegan: Francesca

Oggi vi presento la bella Francesca, amica virtuale di lunga data ormai. Lascio subito la parola a lei, non mancandole certo gli argomenti....


Francesca, descriviti in poche parole....
Sono Francesca, ho 30 anni, lavoro e vivo in Svizzera (ma sono italiana) e faccio veramente ciò che mi interessa davvero quando non lavoro: adoro stare coi miei amici, umani e non, disegnare, leggere, scrivere, ascoltare Beethoven in auto e scoprire ogni giorno cose nuove. Ho una predilezione per le cose semplici e sono una fan sfegatata della diversità.



Da quanto tempo sei vegan e come sei arrivata a prendere questa decisione?
Sono vegan da 3 anni circa. Ho sempre voluto smettere di mangiare carne quindi il primo passo è stato quello di diventare vegetariana. Documentandomi e dopo essere entrata in ATRA, associazione svizzera per l'abolizione della vivisezione, mi sono resa conto cosa significavano latte e uova, che ho tagliato immediatamente. 
Negli ultimi sei mesi ho modificato ancora la mia alimentazione, riducendo cereali e legumi quasi a zero e gettandomi a capofitto su verdure e sopratttutto frutta dopo aver letto di crudismo e fruttarismo. Dicono che a noi donne si riduca la cellulite...e pare vero! Frivolezze a parte, si sta meglio, si vive più sereni e il proprio impatto è ancor più ridotto.

Hai avuto qualche disagio nei rapporti con familiari e amici in seguito al tuo cambiamento di stile di vita? Se sì cosa hanno comportato....
All'inizio in famiglia c'era trambusto. Parlo della mia adolescenza. Ho provato innumerevoli volte a smettere di mangiare carne ed ogni volta mi scontravo coi miei genitori e cedevo. Mi sentivo sola, incompresa e cittadina di un mondo ingiusto. Oggi, dopo tante battaglie, è scontato che a casa mia si mangi vegan quando ci sono io. La consapevolezza di noi tutti è aumentata. Mia mamma è vegetariana e da qualche mese anche mio fratello. L'ultimo baluardo è mio padre ma è in netta minoranza. Capitolerà? Gli amici invece sono quasi tutti vegan. Gli altri si limitano a dire che mi ammirano e non hanno in alcun modo il permesso di prendere in giro una scelta così importante.


Frequenti anche amici veg in carne e ossa o solo..."virtuali"?
Entrambi. Sono un animale sociale e mi piace condividere principi così elevati con le persone a cui voglio bene. Mi piace conoscere persone virtualmente e poi "toccarle con mano" ad eventi vegani. Il prossimo passo? Un compagno vegano o disposto a diventarlo.

Vivi con qualche animale, se sì che rapporto hai?
I "miei" animali sono sparsi qua e là. Nella casa in cui vivo, in Svizzera, ho una gatta - Nya - arrivata a casa mia dopo aver vissuto giorno e notte su un balcone e quattro ratti, Leonardo, Plutarco, George e Albert, salvati da un laboratorio di vivisezione e recuperati da I-Care. Nella casa dei miei genitori, che frequento molto spesso, ci sono due magnifici cani, Giada detta Suppa e Camillo detto Millone, entrambi provenienti da un canile, e quattro adorabili gatte: Himilce, una bellissima siamese abbandonata da cucciola in un casale diroccato, e tre sorelline provenienti da una colonia felina: Cipria, Cuore e Bimba. C'è anche una dolce anima: Pio, un piccione raccolto per strada con un po' di acciacchi. Rapporto con loro? Li amo profondamente, infinitamente e ogni giorno sempre di più.

Sei attivista in qualche settore particolare, come "fai la tua parte"?
Ho fatto attivismo intenso per due anni. E con intenso intendo manifestazioni, sit-in, presidi, volantinaggio e via dicendo. Discutevo anche molto animatamente con le persone sulla scelta vegana.


Ultimamente, però, ho preso qualche distanza da queste posizioni. Fare attivismo per me era dura, vedevo cose che facevano spesso soffrire e non mi sentivo più a mio agio. Sarà egoistico ma mi sto prendendo il mio tempo. Evitare le discussioni con le persone invece pare che porti risultati insperati. Sono più curiose, sono loro a fare domande. Io rispondo con aria di sufficienza e spesso ciò induce riflessioni profonde.
E dopo tempo tornano da me a chiedere. Penso che l'esempio sia efficacissimo. Ora come ora scrivo: scrivo per Cruelty Free Web Radio e per Il Cambiamento. Penso che sia un modo per veicolare un messaggio più strategicamente. La rete è davvero potente in tal senso.

Come te la cavi in cucina?
Non dovrei essere io a dirlo ma penso abbastanza bene. Ora che mangio solo frutta e verdura per la maggior parte crude, il massimo del cucinare per me è lessare verdure. Però quando ho ospiti adoro coccolarli con manicaretti vegani. E penso che l'ingrediente fondamentale sia la passione che ci metto. Comunque, approfitto dello spazio per aggiungere una ricettina semplice e gustosissima: mopur affettato sottilissimamente e adagiato su un piatto, un filo d'olio extravergine, una spolverata di lievito alimentare in scaglie e foglioline di origano fresco.

Cosa è per te essere vegan?
E' il punto di partenza per essere individui migliori e il minimo che possiamo fare nei confronti degli animali, del pianeta e di noi stessi dopo tutto il dolore e il male atavico e scellerato seminato. Tuttavia, è necessario ma non sufficiente. Abbiamo il dovere morale di ripensarci come individui e di migliorarci costantemente affinando in modo continuo le nostre scelte.

domenica 5 giugno 2011

Needless Suffering

In questo periodo non posso essere presente come vorrei sul blog. Però, per farvi sapere che ci sono e non smetto di sognare che il mondo possa essere diverso, vi regalo questo video...