domenica 28 dicembre 2008

Afrodite docet

Beh, è da tempo che sappiamo che i veggies sono amanti migliori. I ricercatori sono d'accordo nell'affermare che mangiare carne occlude le arterie, il cui compito è quello di irrorare tutti gli organi, non solo il cuore. Il che significa che mangiare carne può essere causa di impotenza. Inoltre, dal momento che tra i vegan solo 1 su 10 è sovrappeso, in una proporzione spaventosamente vantaggiosa rispetto ai carnivori, e che in genere riportano di essere più in forma e con più energie, si può supporre che un vegan sia maggiormente in forma anche in camera da letto.

Ma c'è di più. Molti cibi vegetali contengono afrodisiaci naturali, nutrienti e sostanze chimiche che fanno esplodere l'eccitazione e la performance sessuale, come le vitamine A, C, E e il potassio, molto più abbondanti nell'alimentazione di un vegetariano che non in quella di un carnivoro.

Provate a servire a tavola del vostro partner questi cibi afrodisiaci che aiuteranno entrambi a mettervi dell'umore giusto:

  • Asparagi: sono ricchi di vitamina E, che accresce il flusso di sangue e ossigeno verso i genitali, e di potassio, importante per la produzione degli ormoni sessuali. La sua suggestiva forma fallica lo rende allettante per gli occhi come per il palato. Per goderne dei benefici, gustate questo delizioso e salutare vegetale per tre giorni di fila.

  • Bananas: frutto dalla forma sexy, le banane contengono in quantità sostanze come il potassio, un nutriente che aiuta la produzione di ormoni sessuali e infonde energia.
  • Frutti di bosco: fragole, mirtilli e lamponi sono ricchissimi di vitamina C, fondamentale per gli ormoni sessuali e i neurotrasmettitori.

  • Carote: sono un'esplosione di vitamina A, ancora un nutriente necessario per la produzione di ormoni sessuali. Negli uomini, la vitamina A è vitale in particolare per la produzione di sperma.

  • Peperoncino: aggiungere peperoncino ai vostri piatti migliora la circolazione del vostro sistema cardiaco e produce sostanze neurochimiche come le endorfine, che com'è noto ci rendono più...felici!

  • Cioccolato: sarà per questo che regalare cioccolatini è sempre stata un'abitudine tra fidanzati?! il cioccolato contiene phenylethylamina, che si crede stimoli un atteggiamento romantico rendendoci felici ed eccitati. Contiena anche caffeina naturale, che provvede ad un extra di energia!

  • Zenzero: aggiungere zenzero nei vostri piatti aiuterà a migliorare il flusso sanguigno in tutte le parti del vostro corpo, sempre che le vostre arterie non siano occluse da colesterolo e grassi saturi ingeriti attraverso una dieta a base di carne, uova, latticini...
  • Liquirizia: i ricercatori hanno scoperto che il profumo della liquirizia mixato con quello del cetriolo rappresenta l'aroma più sessualmente stimolante per le donne. Infatti, è riconosciuto il suo potere afrodisiaco soprattutto sulle donne...

  • Noci: gli uomini dovrebbero mangiare noci, mandorle, nocciole, etc. per acquisire un salutare introito di zinco, che aiuta a mantenere la virilità e a prevenire problemi alla prostata. La frutta secca è anche molto ricca di proteine, che vi danno l'energia per vivere con energia i vostri giorni - e le vostre notti.

  • Zucca: ricerche neurologiche hanno mostrato che l'aroma di zucca rappresenta uno stimolante sessuale sia per le donne che per gli uomini, nei quali accresce il flusso di sangue agli organi genitali ben del 40%. I semi di zucca sono una delle migliori fonti vegetali disponibili di zinco, utili soprattutto alla salute sessuale maschile.

  • Soia: nelle donne i nutrienti della soia sono stati collegati ad una diminuita sindrome premestruale e una migliore lubrificazione. I benefici per gli uomini sono anche più interessanti: la soia sembra essere fondamentale per diminuire notevolmente la possibilità di ammalarsi di cancro alla prostata. Ricercatori della Kansas State University hanno rilevato che le proteine della soia sono adatte quanto e più di quelle della carne a chi sta cercando di migliorare la propria massa muscolare. Ma a differenza della carne, tofu e altri derivati della soia hanno zero colesterolo e praticamente nessun grasso saturo, sostanze che concorrono a ritrovarsi con problemi cardiocircolatori, impotenza ed altra roba poco, poco sexy, come alitosi e cattivo odore corporeo.

fonte: www.peta.org


sabato 27 dicembre 2008

Budino d'arancia

Ogni tanto mi piace riportarvi qualche ricetta sperimentata in casa. Questa era già stata testata nel corso dell'autunno e poi perfezionata durante le feste. In effetti, ha avuto un grande successo servito come dolce al pranzo di Natale. Dopo un pasto abbondante, infatti, cosa c'è di meglio di un dolce leggero e profumato come un sorbetto!




La ricetta è facile e gli ingredienti pochi. E' riuscita a farla perfino un mio amico single, in occasione di un invito a cena (a casa sua) a una gentile donzella. La quale, già dopo le prime cucchiaiate, aveva completamente capitolato. Dunque, potete utilizzare questo budino anche come filtro d'amore.

Ingredienti:
750 dl di spremuta d’arancia ben filtrata oppure di succo d’arancia non zuccherato (io ero di fretta e ho usato quello Solidal della Coop)
50 gr di zucchero di canna
50 gr di amido di mais 
un cucchiaino abbondante di agar agar (addensante in polvere che si compra nei negozi di alimentazione naturale)
cannella e cioccolato fondente

Mettete tutti gli ingredienti in un pentolino e sempre girando portate ad ebollizione, come si fa normalmente per i budini. Io l’agar agar lo metto verso la fine della cottura. Ad un certo punto inizierà ad addensare e quindi spegnete.
Bagnate di rum (se vi piace) gli stampini da creme caramel, versate il budino (la dose è per circa 6 persone e dunque 6 stampini) e fate raffreddare a temperatura ambiente. Passate in frigorifero per un paio d’ore.
Rovesciate i budini dagli stampini su un piatto, spolverate con cannella e cioccolato fondente grattugiato e a scaglie, guarnite con una fetta d’arancia e cannella.

Se non avete l'agar agar, seguite comunque il procedimento della ricetta ma lasciate il budino nelle coppette, senza rovesciarlo sui piattini, è buonissimo lo stesso!









venerdì 26 dicembre 2008

Good news!


Ci sono buone notizie.
Grazie al duro lavoro dello staff della PETA, dei volontari e di tutti quelli che hanno boicottato e pressato la stilista Donna Karan con sit-in, proteste alle sue sfilate, siti internet e quant'altro (si veda l'articolo del 21 dicembre)... ebbene, la designer ha annunciato che la sua collezione Autunno-Inverno 2009 sarà completamente "fur-free" e che non ha intenzione di usare pellicce nel futuro.

Bravi! Bravi a tutti quelli che si sono dati da fare per ottenere questo risultato!

Il ripensamento della Karan è arrivato dopo che la PETA aveva lanciato la sua campagna di boicottaggio on line e dopo che il mega fashion guru Tim Gunn aveva mandato a lei e a Giorgio Armani un video in cui venivano mostrati gli animali "trattati" per produrre le pellicce a loro tanto care.

Donna Karan segue così le orme di altri top top designers come Ralph Lauren, Tommy Hilfiger e Calvin Klein. L'isterico Armani ancora rifiuta di smettere di usare pellicce, sostenendo che lui usa solo pellicce di conigli macellati per essere mangiati.
Intanto, quei video allucinanti (in genere in Cina ma anche in Francia) mostrano che lo stesso trattamento è riservato agli animali sia per carne che per utilizzarne la pelliccia (in genere proprio per non rovinare il manto vengono usati i metodi già descritti). Ovviamente poi, a noi, come vegan, non consolerebbe affatto neanche questa sua giustificazione. I conigli ci piacciono più come amici che come cena.

La Karan è tenuta naturalmente sotto osservazione. Non sarebbe la prima volta che uno stilista fa dichiarazioni che non mantiene. E sono in molti a non avere simpatia per la stilista che fino ad ora non si era mai posta alcun problema al riguardo e sembra aver capitolato solo per le pressioni ricevute e le conseguenti ricadute d'immagine sui media.
Per quanto mi riguarda, qualunque siano i motivi, l'importante è ci sia almeno una dichiarazione di intenti e che questa venga rispettata.

Non è finita. Anche DIESEL passa al fur free!
Un'altra vittoria importante. La dirigenza di Diesel ha scelto di disegnare d'ora in poi solamente collezioni prive di inserti di vera pelliccia. La collezione Diesel autunno-inverno 2009/10 è già stata disegnata e andrà a breve in produzione, dunque su quella non è stato possibile intervenire, ma già dalla collezione primavera-estate seguente, quella del 2010, nessun tipo di pelo animale verrà utilizzato per i loro capi. Leggete qui la dichiarazione rilasciata da Diesel.
Altri nomi importanti della moda italiana come Stefanel, Sixty, Belstaff hanno scelto negli ultimi mesi di dire basta alle pellicce nelle loro collezioni. Sosteniamoli preferendoli ad altri.

martedì 23 dicembre 2008

Confusa, molto confusa

gwyneth-platrow-in-spain

Gwyneth Paltrow deve rifare il trucco alla sua testolina, anzi dentro la sua testolina. La ragazza pare confusa: prima si è definita macrobiotica, poi ha dichiarato che adora fish and chips, poi ha posato per una pubblicità con indosso una pelliccia, dopodichè ha chiesto scusa alla comunità degli animalisti americani per l'"errore" commesso.

Nel programma Spain… On the Road Again – un viaggio gastrononico in 13 puntate in giro per il mondo - con Gwyneth Paltrow e altre star, è stato detto di lei:

“As a vegetarian she said that she did not succumb to the temptation of jamón, a cured ham produced only in Spain and Portugal.”

[Essendo vegetariana, ci ha detto che non ha ceduto alla tentazione del "jamón", un prosciutto affumicato prodotto solo in Spagna e Portogallo]

Cosa?! ma se aveva rilasciato la seguente dichiarazione all'Huffington Post:

“Turkey will always be the main event of Thanksgiving (at least in my house) and a whole turkey is the way to go if you’re feeding at least 12. But if your party is smaller, the stuffed turkey breast turns out to be a great halfway point.”

[Il tacchino sarà sempre l'evento principale del Giorno del Ringraziamento (almeno a casa mia) ed un tacchino intero è quello che ci vuole se devi soddisfare almeno 12 persone. Ma se si tratta di un ricevimento più piccolo il petto di tacchino ripieno costituisce un'ottima via di mezzo]

Forse la Paltrow non considera un uccello come carne?!

Insomma, ha idee sgangherate. Se doveste vedere il suo nome in una lista di vegetariani famosi, fateci su una risata. Non lo è. O meglio, non lo sa neanche lei cosa è.

lunedì 22 dicembre 2008

Ma che WWF e WWF

Il WWF è sempre stata un'organizzazione assai ambigua. La sua immagine "nazional-popolare" è legata alla salvezza dei panda, ma chi la conosce bene sa che questa associazione non è per nulla animalista. Tant'è che sostiene che caccia e pesca siano assolutamente accettabili. Alla faccia dell'ambientalismo e dei panda.
Ora, tanto per gradire, invita ad ammazzare i pesci, ma con coscienza ecologica.

Il 18 dicembre è stato pubblicato l'articolo "Sai che pesci pigliare?" sul sul sito del WWF Italia. Eccone alcuni stralci:

"Sbarca anche in Italia grazie al WWF una guida pratica al consumo consapevole dei prodotti del mare. La guida 'Sai che pesci pigliare?' ci dice quali specie di pesci, crostacei e molluschi scegliere al momento dell'acquisto, cosa consumare, avendo la coscienza ecologica a posto, e cosa invece lasciar stare in mare. Semaforo verde per acciughe, per esempio, e per ostriche, rombi chiodati d'allevamento, sgombri." [...] "Il WWF ha anche prodotto uno speciale Ricettario 'Le Stagioni della pesca' che propone un menù basato sulla disponibilità stagionale delle specie ittiche"

Alè. Che facciano propaganda vegetariana non ce lo possiamo certo aspettare, è pur sempre WWF, ma almeno che non incentivino l'uccisione di animali!
Forse anche costoro sono nelle fila di chi pensa che i pesci, i crostacei, etc. siano "vegetali che nuotano"?! Pare proprio di sì.

Mangiare animali e' uno spreco da tutti i punti di vista, devasta i mari qualsiasi siano le specie pescate. Per non parlare degli allevamenti, per cui vale lo stesso discorso degli allevamenti di animali terrestri (le risorse impiegate per produrre un kg di pesce sono molto maggiori di quelle necessarie per una equivalente quantita' di cibi vegetali).

Se qualcuno di voi che mi sta leggendo è ancora iscritto al WWf pensando si tratti di una organizzazione ambientalista e animalista, ci pensi su e sappia con chi ha a che fare. Chi vuole può anche scrivere quello che pensa, al solito a modino, senza quelle imprecazioni che sgorgherebbero spontanee, ma esprimendo le nostre idee con eleganza, a mo' di Madame de Stael. Questo è l'indirizzo di posta:posta@wwf.it


domenica 21 dicembre 2008

Neanche un po' di pietà

Ogni anno milioni di animali sono uccisi per l'industria dell'abbigliamento. L'85% delle pellicce, in particolare, proviene da quell'inferno sulla Terra che sono gli allevamenti di animali da pelliccia. In questi posti gli animali vivono tutta la loro vita confinati in piccole gabbie dove non possono muoversi se non di pochi passi intorno. Tutta la vita.

Gli allevatori, questi pregevoli professionisti (che il diavolo se li porti all'inferno, un inferno simile ai posti che gestiscono) usano naturalmente i modi più economici per uccidere le loro vittime.

Scelgono i metodi di abbattimento più beceri disponibili inclusa la rottura dell’osso del collo, il soffocamento, l’avvelenamento e l’elettrocuzione anale e vaginale. Molti animali vengono folgorati inserendo degli elettrodi nell’orifizio anale a 240 volt in modo da friggere il loro corpo all’interno onde evitare che la loro pelliccia si rovini. L’animale, di conseguenza, viene preso delle convulsioni, scosse e spesso si lamenta prima che accorra l’arresto cardiaco. Questi metodi così crudeli non sono sempre efficaci e talvolta gli animali rinvengono durante lo scuoiamento.

Donna Karan: Bunny Butcher


Più della metà delle pellicce proviene dalla Cina dove milioni di cani vengono bastonati, appesi e fatti dissanguare e talvolta vengono scuoiati vivi per la loro pelliccia. La pelliccia proveniente dalla Cina spesso non viene indicata nell’etichetta, quindi, qualora si indossi un capo contenete pelliccia non c’è modo di sapere che tipo di pelle si sta indossando.

Donna Karan conosce il prezzo pagato in sofferenze inflitte agli animali per ogni inserto di pelliccia cucito in un qualsiasi indumento come giacche, cappelli o borse ed in passato ha dichiarato che avrebbe smesso di usare pelliccia nelle proprie creazioni ma senza rispettare la promessa. La linea di Donna Karan ora contiene pelle di conigli morti.

Per ulteriori news sulla Karan e le sue malefatte:
http://www.donnakaranbunnybutcher.com/


Da un certo punto di vista, invidio chi riesce a comprare e a indossare pellicce e colli di pelliccia. Devono avere un cuore di pietra e questo è molto utile nella vita, si sa. Devono avere dei macigni.

Oggi, arrivando alla stazione Termini qui a Roma, come al solito tutte le mattine, mi sono guardata intorno e ho visto una tale quantità di giacche con colli di pelliccia come forse gli altri anni non avevo mai visto. Donne, uomini, bambini, tutti così macabramente abbigliati. Gente di tutte le età e di tutte le classi sociali. Sono sicura che non uno di questi fantasmi, gente senza testa e senza cuore, automi, ha idea di cosa sta indossando e la sofferenza immane che ha provocato per la propria stolida vanità.
A chi ne è consapevole, peraltro, non importa un granchè. E' dura, durissima convivere con questo genere di (dis)umanità.


venerdì 19 dicembre 2008

Riconversione dell'industria




*L'allevatore (Bob) non gestisce più questo allevamento, e d'ora in poi produciamo soltanto fertilizzante.

martedì 16 dicembre 2008

Alla fiera dell'Est

Ieri, domenica 14 dicembre, e' andata in onda su Lineaverde una puntata dedicata ad una pregevole iniziativa: la Fiera del Bue Grasso di Carrù.

Già da nome starete immaginando lo spasso che si andava preparando, chissà da quanti giorni, con estrema accuratezza, alè...
Il bravo presentatore ha pensato bene di dar spazio a una personaggio, si suppone uno degli organizzatori, che, per fare pubblicita' al suo "prodotto" e fare terrorismo psicologico contro l'alimentazione vegetariana si è espresso così:
"la carne è indispensabile e i bambini che non mangiano carne perdono i capelli", e ancora:
"per ottenere la stessa quantità di ferro contenuta in un etto di carne servono 5 kg di spinaci", come se il ferro nell'alimentazione vegetariana si ottenesse dagli spinaci...(si vada a leggere prego qui)

E' chiaro che questo luminare dell'alimentazione (!) cercava solo di tirare acqua al proprio mulino, ma il conduttore della trasmissione l'ha lasciato fare, senza ribattere nulla, aggiungo io, anche un po' gongolando e leccandosi i baffi.

Se vi volete togliere il sasso dalla scarpa e spiegargli che le cose non stanno propriamente così, scrivete alla redazione.
Ovviamente niente insulti, siamo personcine per bene, solo insofferenti delle volgarità, delle banalità, delle fandonie. Quindi, stringendo i denti, spieghiamo quanto una dieta a base vegetale sia più salutare di una che prevede carne a ogni pasto, e quanto irresponsabile sia da parte sua
permettere questa disinformazione.

Se volete, fate riferimento ai documenti delle Associazioni dei Nutrizionisti del Canada e degli Stati Uniti (trovate tutto anche su www.scienzavegetariana.it), per non parlare tutti gli altri studi a nostra disposizione (ancora sul sito di cui sopra) circa incidenza di tumori, cardiopatie, alzheimer, parkinson, obesità. etc.

A volte penso che esista davvero anche tra noi una sorta di selezione naturale....Ma non voglio aggiungere altro, chi mi capisce mi capisce.

sabato 13 dicembre 2008

Moby Remastered


In questa intervista su VegNews Magazine la superstar vegan parla di musica, politica e...veganesimo.

A dispetto del tuo background punk-rock e della tua consueta schiettezza, i testi dei tuoi brani sembrano invece essere apolitici e comunque secondari rispetto alla parte strumentale.
Moby: Ho sempre voluto scrivere brani più impegnati, ma la verità è che ogni volta che ci ho provato mi sono reso conto di non esserne capace. Molti dei miei miti musicali hanno scritto fantastica musica impegnata come Public Enemy o Joe Strummer o Neil Young...Ma quando ho provato io a scrivere musica politicizzata, veniva fuori qualcosa di troppo stridente o troppo didattico. Ecco perchè ho adottato questa sorta di separazione: quando scrivo i miei pezzi sono guidato più dallo stato d'animo e sono dunque più personali, mentre quando rilascio interviste o scrivo qualcosa che non siano testi di brani musicali, allora tendo ad essere più impegnato.


Cosa ne pensi dell'adozione e promozione del veganismo come la più importante forma di attivismo che un animalista possa sostenere?
Moby: Certo, se tutto il mondo decidesse di diventare vegan domani, gran parte dei problemi che affliggono il nostro pianera potrebbero sparire. I problemi legati al clima diminuirebbero del 25%, la deforestazione cesserebbe, le foreste pluviali sarebbero preservate, la qualità dell'aria e dell'acqua migliorerebbe così come l'aspettativa di vita degli esseri umani, l'incidenza del cancro sulla popolazione precipiterebbe...Quindi, certo, scegliendo di diventare vegan puoi fare davvero la differenza nel rendere il nostro mondo migliore.


La dieta vegan sta diventando sempre più accettata, anzi, a volte è considerata addirittura trendy. Secondo te questo può rappresentare veramente un cambio radicale nell'atteggiamento della gente nei confronti degli animali?
Moby: Le lobbies degli allevatori sono così potenti, così radicate e fanno quanto in loro potere per nascondere la verità circa gli allevamenti. Allevamenti e mattatoi sono situati in posti che la maggior parte della gente non visiterebbe mai. Le loro campagne di marketing sono tutte improntate nello sforzo di far sembrare la produzione di carne come una felice, sana, benevola istituzione. Allo stesso tempo, quando sono diventato vegan, 15-20 anni fa, tutto era più difficile. Prima di tutto, nessuno sapeva cosa significava la parola "vegan" e non c'erano neanche molti ristoranti vegetariani. Soprattutto quando capitava di dover viaggiare era veramente un'impresa riuscire a mangiare decentemente. Ora quasi in quasi tutte le città e cittadine è possibile trovare negozi di alimentazione naturale e ristoranti vegetariani. La gente, rispetto a 20 anni fa, sembra essere molto più ricettiva rispetto alla nozione di "essere vegan".


Nella tua personale raccolta di cd, dischi, cassette, cosa i nostri lettori sarebbero più sorpresi di trovare?
Moby: Musicalmente, mi piace quasi tutto. Direi che la gente sarebbe sorpresa di sapere che ho sì dei bellissimi cd, molto cool, come magari ci si aspetta da me, ma possiedo, solo per fare un esempio, anche le greatest hits di Neil Diamond e di Rod Stewart...Anzi, a dire il vero, mi ritrovo ad ascoltare Neil Diamond e Rod Stewart più di quanto faccia con l'indie rock indipendente più cool di Williamsburg...


Se andassi in un karaoke bar con gli amici, quale canzone vorresti cantare?
Moby: Beh, non sono un bravo cantante... ma sarei tentato da "Livin' On A Prayer" di Bon Jovi!



Traduzione e adattamento dell'intervista di Lisa Mickleborough pubblicata sull'ultimo numero di Vegnews Magazine.


P.S. Curiosi di fare un'incursione in cucina a casa di Moby?!

venerdì 12 dicembre 2008

Zucchine tonde ripiene

Ancora una ricetta. Un'idea per un pranzo o una cena di primavera? Eccola qui... Un paio di queste zucchine a persona saranno un ottimo secondo, accompagnate da una bella insalata mista (non quelle tristi dei normali ristoranti, ma quelle che piacciono a noi, con lattuga, pomodori,cipolle rosse,pistacchi, noci,cubetti di tofu alle erbe,semi di girasole, etc.etc.!)

Ingredienti:
2 zucchine tonde
2 cucchiaini di lievito a scaglie (si compra nei negozi di alimentazione naturale o erboristerie con un buon reparto alimentazione)
un cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro
una cipolletta preferibilmente rossa
sale
prezzemolo
un cucchiaio di pan grattato

Svuotare le zucchine senza romperle e unire il contenuto delle stesse insieme alla cipolla tritata, il prezzemolo, il lievito a scaglie ed il concentrato di pomodoro. Aggiungere un pizzico di sale. Frullare il composto e metterlo in una padella con pochissimo olio. Far cuocere l’impasto per circa una decina di minuti a fuoco medio, mescolando fino a fare indorare.
Riempire le zucchine con l’impasto e spolverare la sommità di pan grattato, quindi infornarle versando un filo d’olio sopra le stesse, chiuse dalla sommità della zucchina precedentemente tagliata. Cuocere in forno caldo finché il bordo delle zucchine non sia dorato (una ventina di minuti circa).

giovedì 11 dicembre 2008

Sformato verde

E’ una creazione del mio compagno, il vero chef di casa. Peccato che, come spesso succede quando cucinano gli uomini, e lui lo fa quasi quotidianamente, la cucina dopo sembra essere stata colpita da un tornado o da un’ondata di alta marea: schizzi di pomodoro ovunque, bucce di cipolle per terra, spicchi d'aglio sotto i piedi... Ma per questa ricettina tutta verde (broccoli, kiwi, pistacchi!) ne è valsa proprio la pena.


Ingredienti per due:
400 gr di broccoli
1 kiwi
2 cucchiaini di lievito a scaglie
una ventina di pistacchi tritati
un cucchiaino di tahin
un paio di "grattate" di noce moscata
una spolverata di gomasio


Fare cuocere al vapore i broccoli e una volta cotti sminuzzarli insieme al kiwi. Frullare il tutto e quindi aggiungere i pistacchi tritati. Aggiungere un po’ di noce moscata, il lievito, il cucchiaino di tahin ed amalgamare il tutto.
Mettere il composto dentro uno stampino (potete utilizzare tazzine, ciotoline...) unto appena appena d’olio e rivoltarlo poi su un piattino. Spolverare sopra lo sformato un pizzico di gomasio e guarnire con pistacchi, broccoli e un pomodorini. Servire tiepido.

lunedì 8 dicembre 2008

Trucchi senza inganno

Molte di voi già conosceranno il Mineral Make Up, ma altre - come me fino a pochi mesi fa - forse ancora non ne avranno sentito mai parlare.

Esiste addirittura un forum completamente dedicato a questo tipo di prodotti per il maquillage dove è possibile reperire informazioni sia sui rivenditori che sulle modalità di utilizzo di fondotinta & co.
Se avete voglia di provarli, conviene fare un salto in questo luogo di scambio di informazioni virtuale per capirci qualcosa di più. Fino ad ora era soprattutto possibile comprare da rivenditori esteri, ad esempio da ditte tedesche o inglesi. Per ovviare alla difficoltà di scegliere i colori giusti per la propria pelle (nel caso di fondotinta e blush) e il proprio gusto (nel caso degli ombretti), è in genere possibile acquistare dei samples, ovvero dei campioncini dei vari prodotti, per poterli appunto testare e per poi acquistare in seguito la confezione intera con sicurezza.

Io ho provato il Mineral Make Up dopo aver acquistato alcuni campioni di prodotto da un rivenditore italiano: Mineralia Cosmetici Naturali

Si tratta di trucchi al 100% a base di minerali polverizzati, quindi non sono prodotti derivati da animali e non sono stati condotti test su animali per testarne l’inerzia. Gli ingredienti infatti sono:
  • Diossido di titanio (Titanium dioxide INCI CI77891):Colorante naturale, opacizzante, filtro raggi UV
  • Ossido di ferro (Iron oxide INCI CI77489/77492): Colorante naturale, opacizzante
  • Ossido di zinco (Zinc oxide INCI CI77947):Rinvigorente, raggi UV assorbente
  • Mica (Mica INCI CI77004): Colorante naturale, solitamente utilizzata bianca, opacizzante, sebo-regolatore, calmante, sostanza utilizzata per la miscela degli ingredienti
  • Kaolin (Kaolin INCI CI77004, come la Mica): Opacizzante, sebo-regolatore, utilizzato per la miscela degli ingredienti
  • Polvere di riso (Oryza Sativa, no codifica INCI): Opacizzante, calmante
  • Magnesio stearato (Magnesium stearate EINECS/ELINCS 209-150-3): Utilizzato per la miscela degli ingredienti
  • Ossido di alluminio blu (Ultramarine blue INCI CI77346): Correttore del colore
Le informazioni sugli ingredienti sono consultabili nella sezione apposita del sito dell’Unione Europea, in quanto sono ingredienti autorizzati e controllati.

Inoltre, i prodotti per il trucco Mineral:
  • non ostruiscono i pori (la polvere minerale non è così sottile da poter penetrare nell’epidermide)
  • sono oil-free e quindi non comedogeni
  • hanno proprietà antinfiammatorie
  • sono resistenti all’acqua
  • sono indicati per tutte coloro che soffrono di acne, rosacea o couperose
  • non contengono profumi e possono essere utilizzati dopo aver eseguito peeling chimici o trattamenti eseguiti con laser al volto
  • proteggono dai raggi UV, dannosi per la nostra pelle.

Insomma sembrano davvero l'ideale per noi che vogliamo usare prodotti non testati tramite vivisezione e che non vogliamo metterci in faccia porcherie a qualunque prezzo (letteralmente, perchè dalla marca da supermercato a quella di alta profumeria tutti quei prodotti per il trucco che promettono miracoli come labbra gonfie e lifting immediati...cosa pensate che contengano e come siano stati testati?).

Chi gestisce Mineralia è Giorgia: è gentile ed efficentissima. Fatto l'ordine, dopo neanche due giorni ho ricevuto il pacchetto, a fronte dei dieci giorni di attesa di una mia amica per un ordine da una ditta tedesca. Le spese postali non sono granchè, spendereste di più in benzina per andarli a cercare in città.
Giorgia vende Cover-Up, Fondotinta, Blush, Bronzers, Veils, Ombretti e tutti gli applicatori per il trucco, tra cui il Kabuki, il pennello più indicato per la stesura del fondotinta, per avere il miglior risultato. Non trovate invece eyeliner, mascara e rossetti per il semplice motivo che non ci sono sufficienti garanzie che gli ingredienti aggiunti non siano di origine animale o siano stati testati. Come per tutti i trucchi Mineral però è possibile utilizzare il blush come un rossetto se mischiato al burro di cacao.

Se sentite Giorgia per fare un ordine, salutatela da parte mia, magari vi regala un campioncino in più da provare e poi...mi saprete dire!


*Sottolineo: Giorgia non mi ha pagato per questo articolo. E' che i prodotti sono ottimi e lei è veloce e onesta.

venerdì 5 dicembre 2008

Per ogni cucciolo comprato, un animale muore solo


Parliamo ancora di regali. A nessuno venga in mente di andare a comprare un cucciolo in un negozio di animali o in un allevamento per regalarlo al proprio figlioletto, vero?!?

Ci sono canili pieni di cuccioli, di cagnetti e di cagnoloni pronti ad iniziare una nuova, più serena vita in una casa accogliente, in un branco di umani affettuosi.
E per chi preferisce cani di razza, non ci sono scuse. Nei canili trovate anche doghi argentini, chow-chow, addirittura levrieri afgani e tutte le razze possibili. Spesso proprio chi li ha comprati a caro prezzo non esita ad abbandonarli quando si è stufato di averli intorno, quando capisce di non avere un giocattolo tra le mani, ma un essere vivente con le sue esigenze e il suo carattere.

Non alimentate il commercio degli animali da compagnia. I vostri figli si ricorderanno da grandi di cosa avete fatto per quel cane salvato ad una vita nella gabbia di un canile, e avranno più stima di voi.
Gli animali non si comprano, non sono cose. Gli animali si adottano. E prima bisogna riflettere a fondo su cosa comporta prendere un animale in casa.

Io ho tre cani e due gatti. Da quando abbiamo loro, noi non andiamo più fuori per il w.e. Con una certa fatica, ci muoviamo una volta l'anno per le vacanze estive e andiamo solo in posti dove i cani sono accettati. I gatti rimangono a casa con le amorevoli cure di una nostra amica che abita accanto a noi.

Ad esempio, quest'anno siamo andati in Corsica. Abbiamo preso una casa in affitto con un terreno intorno dove loro potevano correre e divertirsi (e anche noi). Inoltre, lì le spiagge sono accessibili ai cani, a differenza della grande maggioranza delle spiagge italiane.
Ma noi siamo contenti così. L'affetto e l'allegria con cui ci ripagano ogni giorno è più che sufficiente per non farci rimpiangere la libertà di movimento. Non possiamo far finta che non esistono quando diventano scomodi. E se ci riusciamo noi con tre cani, quanto sarà più facile con un solo pelosone!?
La nostra agenzia di viaggio preferita è diventata www.dogwelcome.it

Gli animali da salvare sono di tutte le specie: cani, gatti, conigli, tartarughe, piccoli roditori. Evitare di comprare e far nascere animali è l'unico modo per combattere il randagismo e gli abbandoni.

La campagna è stata lanciata on-line dagli amici di AgireOraNetwork.

*i quadrupedi nelle foto vivono con me. L'ultima foto è stata scattata il giorno in cui è arrivata Astra, cagnolina nera resa zoppa dalle bastonate del suo "padrone" (un punkabbestia di Ostia), e immortala il primo contatto tra la gatta di casa e lei.

lunedì 1 dicembre 2008

Parliamo di Zeila

La Vegan del mese di dicembre è Zeila. Qualcuno di voi l'avrà già incontrata attraverso il suo sito, ancora work in progress: Conosciamola insieme: poco più che trentenne, laureata in lingue, una grande passione: la moda.
Zeila d'altronde proviene da una famiglia di artisti: il nonno era scultore, lo zio scultore e pittore, la mamma e le sue sorelle hanno sempre amato dipingere. Lei disegna da quando ero piccola e i suoi dipinti ad olio sono stati esposti in alcune mostre a Dublino, dove ha vissuto per 5 anni. Ha iniziato a studiare fashion perchè ama disegnare e "creare nuove forme, sperimentare colori, dare vita ai sogni strambi e alle fantasie che mi passano per la testa".

A Dublino ha frequentato la Grafton Academy of dress designing (corso di pattern and dress making design, oltre ad un corso di portfolio). Ora, da Stoccolma dove vive da un anno, sta frequentando il corso on line di Milan fashion campus, manca solo l'esame finale, dopodichè si iscriverà ad un master di fashion.
Da quando vive a Stoccolma Zeila ha iniziato ad occuparsi anche di importazione di abbigliamento italiano in Scandinavia. L'occasione si è presentata subito come un modo per rimanere a contatto con l'ambiente, ma quando Zeila si è ritrovata davanti tutte quelle brochures da mostrare alle ditte svedesi c'è stato subito un intoppo...

Quei cataloghi mostravano pellicce, pelle, cuoio. Zeila non era ancora veg ma di fronte a tutte quelle modelle ricoperte di pelo animale, con la descrizione degli animali da cui provenivano (volpi, castori, scoiattoli, etc.) ha provato un senso di disagio, di straniamento, se li è sentiti addosso quegli animali, morti, pieni di sangue...

Fino ad allora non aveva mai associato la carne alla morte della mucca, come racconta lei:
"La mia mente selezionava solo la mucca, bella da vedere, e la carne buona da mangiare, ma non si soffermava mai al passaggio da mucca a carne, non mi sono mai soffermata a pensare al macello. Se io ho abbracciato la scelta vegana da adulta allora vuol dire che tante altre persone possono farlo, vuol dire che ci sono altre anime sensibili che necessitano solo di essere informate, di conoscere, di sapere come stanno le cose..."

E con la moda, come la mettiamo?
"Se si e' delle persone creative cosi come dovrebbero essere gli stilisti, il fatto di non usare animali non dovrebbe essere un ostacolo anzi, un motivo in piu per creare, sperimentare, dare vita a nuovi tessuti e forme, a un nuovo stile di vita. La mia idea e' quella di reinventare la moda, di portare avanti l'idea che sei una persona cool perche' ami e proteggi gli animali e non perche ti puoi permettere il cappottone di pelliccia.
Io vorrei capovolgere il concetto di tessuto pregiato. Si e' sempre parlato di seta, cashmere come di tessuti pregiati... ecco, io vorrei che i tessuti pregiati diventassero i tessuti high tech.
Chi oggi vuol mostrare che si puo' permetttere un determinato capo spende migliaia di euro per una borsa in pelle o un cappotto di renna e invece dovrebbe essere il contrario, dovrebbe dare l'esempio e scegliere materiali vegetali o sintetici.

Non si puo' nel 2008 essere trendy e sfoggiare capi che vengono dalla sofferenza degli animali, l'essere umano si sta evolvendo e allora siamo coerenti con questa evoluzione e pensiamo da esseri evoluti, non da primitivi.

L'opinione generale vede i vegani come dei monaci, come persone semplici,a cui non interessa andare vestiti bene. E' un po come con il cibo, si pensa che, perche si e' vegani, si debba mangiare solo pasta e pomodoro e non ci si possa permettere un certo lusso in cucina.
E invece in cucina i vegani di cose elaborate ne mangiano parecchie! e cosi vorrei che accadesse con la moda... Oggi tutti amano portare una maglietta firmata o con un brand conosciuto. A me piacerebbe diventare il brand dei vegani, una stilista che usa solo ed esclusivamente materiali non animali, senza tralasciare ovviamente l'attenzione al fair trade e alla moda quanto piu naturale possibile.
Penso che i vestiti siano uno strumento di comunicazione e se, un onnivoro vede una maglietta con su scritto veganfashion e si chiede cosa possa essere questa moda vegana...Beh, sarebbe un bel modo di far passare il messaggio vegan alla gente!"

Come poteva Zeila non essere una Vegan del Mese? Le auguriamo di proseguire nel suo percorso di ricerca e di lavoro, abbiamo bisogno di persone come lei.
Seguiremo i suoi lavori anche da questo blog. Zeila, rimani con noi.